Non sempre quando il Milan gioca bene ottiene il massimo risultato. Era successo contro il Barcellona in Champions League, è capitato questa sera contro la Juventus, in una partita che rischia di passare allo storia più per gli errori arbitrali (e le relative polemiche) che per i gol di Antonio Nocerino (grazie anche alla collaborazione di Leonardo Bonucci) e di Alessandro Matri. Purtroppo già da diversi giorni qualcuno a Torino aveva deciso di caricare questo match con troppi dubbi e sospetti sugli atteggiamenti e le decisioni degli arbitri: un clima che non si è certo rivelato utile a un sereno svolgersi della sfida.
Alla fine il pareggio lascia invariata la situazione in cima alla classifica (Milan a +1, ma Juventus che deve recuperare ancora la partita con il Bologna). In realtà, però, rafforza la squadra di Antonio Conte. Non solo perché mantiene la sua imbattibilità dopo ben 24 partite, ma anche perché in caso di parità di punti alla fine del campionato sarà avvantaggiata dal computo degli scontri diretti. Per Massimiliano Allegri c’è poi la delusione di non aver battuto ancora i bianconeri nelle tre partite disputate finora nella stagione (ma potrebbe rifarsi con la semifinale di ritorno di Coppa Italia in programma il 21 marzo) e di essere ancora fermo a quota due vittorie contro le “big” di questo campionato.
Eppure non c’è nulla da rimproverare al Milan. Nessun giocatore è apparso sottotono (salvo Alexandre Pato, ancora in fase di recupero e sostituito all’inizio del secondo tempo da Stephan El Shaaraway) e gli uomini di Allegri sono riusciti a esprimere buon gioco nonostante le assenze di Kevin Prince Boateng (che aveva aperto le marcature nella vittoria contro l’Arsenal) e di Zlatan Ibrahimovic (da cui finora erano sembrate dipendere le sorti dell’intero gruppo). Tutta la squadra ha corso, pressato, lottato. Buone le prove degli esterni Luca Antonini e Ignazio Abate. Robinho è sempre apparso al centro dell’azione. Urby Emanuelson sembra essere entrato in un buono stato di forma. In generale, poi, come già visto nella gara contro l’Arsenal, la condizione fisica e atletica dei rossoneri è cresciuta in maniera netta rispetto solo a un mese fa. Peccato solo che la “benzina” sia finita presto, circa a mezzora dal 90°.
Alla fine quanto visto oggi lascia comunque ben sperare. Con i vari rientri dagli infortuni e dalle squalifiche, il Milan potrebbe solo crescere e migliorare. E poi ci sono ancora diverse partite da giocare. L’importante sarà cercare di sbagliare il meno possibile, perché i bianconeri sono ancora “in bilico”: non sono andati mai a vuoto, ma d’altra parte non sono mai riusciti a prendere il largo. Ora che non ci sono più scontri diretti, a decidere lo scudetto saranno i passi falsi.