Manca solo l’ufficialità, ma tutto lascia intendere che dopo la gara con il Napoli la Juventus formalizzerà a breve l’accordo preso con Antonio Conte. È bastato poco per convincere l’ex centrocampista bianconero ad accettare la panchina della Juve. Antonio ha già la maglia sotto la camicia – come ha detto il presidente senese Mezzaroma – e ha fretta di mettersi al lavoro per non lasciare nulla al caso. La sua determinazione e la sua precisione quasi maniacale (vive il calcio alla Mourinho ovvero 24 ore al giorno) lo stanno portando a valutare giocatore per giocatore: è consapevole che la Juve ha bisogno di una rivoluzione, ma nello stesso tempo per tornare a vincere subito vuole rilanciare alcuni calciatori (Melo su tutti) che per grinta e determinazione sono molto vicini alle sue caratteristiche . In verità Conte avrebbe chiesto alla Juve un lottatore come Angelo Palombo per creare un gruppo solido italiano in mezzo al campo con Pirlo e Marchisio. La scelta di Conte si sposa anche con l’intenzione di far decollare un progetto giovane che porti ogni anno almeno due giocatori della Primavera in pianta stabile nella rosa.
Il tecnico salentino ha espresso il desiderio di avere un gruppo ristretto (22 giocatori) per consolidare il gruppo e per ottenere da tutti il massimo: non dimentichiamoci che il Barcellona, leader in Italia e in Europa, ha 21 giocatori in rosa. Bisogna poi aggiungere che senza Coppe internazionali avrà la possibilità di lavorare in tutta tranquillità durante la settimana. Paradossalmente il mancato ingresso in Europa ha indirizzato Nedved e Andrea Agnelli su Antonio, scaricando Delneri: la settimana di lavoro, infatti, dovrebbe facilitare l’inserimento di un allenatore alla prima vera prova in una big.