-La richiesta di radiazione per Luciano Moggi era tanto scontata quanto inopportuna. L’indagine che ha visto come protagonista in negativo l’ex direttore generale bianconero era partita male e rischia di finire peggio. Ai più erano sembrato troppo frettoloso il processo messo in scena in fretta e furia nell’estate 2006, così come era palese che le intercettazioni uscite in seguito avrebbero meritato un azzeramento del dibattimento. La Federazione, visti anche i recenti casi di calcio scommesse, avrebbe fatto bene a chiudere la vicenda, invece spinge per dare ragione a se stessa e giustificare così i provvedimenti presi dopo il Mondiale di Berlino da Guido Rossi. Riabilitare Moggi o attenuare la sua posizione significherebbe rimettere in discussione gli ultimi cinque amponati. Troppo per una Federazione debole. Gli stessi addetti ai lavori sanno che quanto è successo in passato non è poi così anomalo, non a caso le dichiarazioni le dichiarazioni di chi vive nel calcio sono state piuttosto chiare. Resto sempre più convinto che calciopoli sia una grossa bufala così come lo è questa vicenda di calcio scommesse (almeno per quanto riguarda le squadre di serie A).
Con la giustizia sommaria che vuol colpire qualcuno per educare un intero movimento non si va da nessuna parte. Per evitare gli errori del passato (vedi lo scudetto assegnato a tavolino all’Inter) sarebbe opportuno rimandare l’inizio del campionato a ottobre, anche perché alcune squadre potrebbero essere coinvolte (così dice la Procura) dal giro di scommesse. Meglio fare chiarezza prima (senza aver fretta di formulare i calendari) piuttosto che vivere un’intera stagione di dubbi e pregiudizi con la sorpresa finale di retrocessioni o penalizzazioni. Questo vale per le società ma anche e soprattutto per i giocatori.