Abbiamo chiesto a Nando Sanvito, giornalista sportivo di Mediaset, di chiarirci alcuni retroscena di calciomercato in casa Inter e Milan, in esclusiva per ilsussidiario.net
L’altro giorno hai rivelato che l’entourage di Ronaldinho pensa che l’ esclusione del brasiliano sia pilotata allo scopo di costringerlo ad andarsene a gennaio e utilizzare così gli 8 milioni lordi del suo ingaggio semestrale per arrivare a un centravanti – come Matri – che sia alternativo ad Ibrahimovic. Stanno davvero così le cose?
Di certo c’è che il Milan ha giocato 6 partite in 20 giorni sempre con lo stesso trequartista di 34 anni (Seedorf) e logica avrebbe voluto che in alcuni casi, magari anche solo a partita in corso, qualcuno gli desse il cambio in quel ruolo. Ronaldinho a Auxerre, dove fece gol, entrò solo perché uno sfinito Ibrahimovic impose ad Allegri di toglierlo, il resto sono 3 gare di fila senza un minuto, una apparizione all’86’ con la Fiorentina e quella di Genova al 90’. Tutto ciò è difficilmente giustificabile, a meno che ipotizzare un suo negativo atteggiamento a Milanello, escluso dallo stesso tecnico, che in queste settimane ha pubblicamente elogiato l’impegno di Ronaldinho
Venerdì c’è l’arbitrato sul caso Cassano e si è parlato di un interesse dell’ Inter…
In effetti il presidente Moratti ha fatto un’apertura verso Cassano, l’aveva già fatta dopo una iniziale riluttanza ai tempi di Mourinho, ma fu l’allenatore portoghese – al di là degli elogi pubblici – a bocciare poi il suo arrivo alla Pinetina. Mi risulta però voglia correre il rischio col minor danno possibile ed è per questo che sta ponendo come condizione al giocatore una importante riduzione dello stipendio.
I 2,6 milioni netti attuali non mi sembrano uno sproposito per un club come l’ Inter…
C’è il tema del fair play finanziario e soprattutto la cautela di un ingaggio che non renda poi proibitivo vendere il giocatore in caso di mancato feeling con l’ambiente nerazzurro. Si ragiona attorno alla riduzione di almeno un terzo dell’attuale stipendio. Non è scontato che il matrimonio vada in porto.
Eto’o ha chiesto scusa a tutti, ma c’è chi sospetta che la sua testata avesse come scopo potersi preparare al meglio per la Coppa del Mondo
So che sui blog dei tifosi interisti è stato avanzato questo sospetto, non potendo non sapere il camerunense che le telecamere avrebbero evidenziato il suo gesto e la squalifica sarebbe stata sicura. Ma, sebbene in effetti la Coppa del Mondo sia l’unico trofeo per club che manca all’ex giocatore del Barça, preferisco pensare a un calenton, come dicono gli spagnoli, cioè a un colpo d’ ira incontrollata. Del resto fermarsi quando si è in forma come lo era lui può essere controproducente, ma non ci sono certezze, solo lui sa la verità.
Mourinho, tramite il preparatore atletico Rui Faria, è tornato a pungere Rafa Benitez
Gli ha portato bene, visto che è tornato a vincere. Battute a parte e reso onore alla bravura del duo Mourinho-Rui Faria, penso che Benitez, se la riteneva dannosa per la preparazione atletica, doveva rifiutare la tournée estiva americana programmata da Mourinho, così come doveva essere intransigente con l’immobilismo della società sul mercato. Era considerato uno dei migliori allenatori al mondo, poteva permettersi il lusso di stare fermo anche un anno se non avessero accettato le sue condizioni. Invece si è arreso come se fosse un allenatore di provincia che pur di lavorare dice sì a tutto. Adesso Moratti ha ragione a dire che non deve lamentarsi. Penso comunque che Benitez abbia la professionalità per risollevare le sorti dell’Inter
Restando a Mourinho, vuoi commentare l’ultimo suo show, quello delle auto espulsioni di Xabi Alonso e Sergio Ramos, pilotate dalla panchina?
Francamente di quella vicenda la cosa penosa mi pare il finale, lui che si presenta in conferenza stampa fingendo indignazione con l’arbitro e attaccando come bugiardi i giornalisti che gli chiedono conto del trucchetto. Meno male che solo poco tempo fa parlava di prostituzione intellettuale…