CESSIONE AS ROMA – Ranieri rimane e Montali promosso a uomo di fiducia della cordata americana. Sono queste le indiscrezioni rivelate oggi da Nando Sanvito, giornalista di Mediaset Sport, intervistato da ilsussidiario.net sull’avvicendamento societario che sta tenendo con il fiato sospeso i tifosi giallorossi.
A tuo avviso quali saranno le mosse dei nuovi proprietari americani sul piano sportivo?
Di Benedetto e i suoi partners hanno raggiunto col socio di minoranza Unicredit un patto pluriennale e una sinergia molto stretta, al punto che è proprio la Banca ad essere delegata a disegnare le strategie sul piano sportivo
E quali sarebbero tali strategie?
Da quel che si è potuto capire, le principali mosse saranno due: da una parte offrire all’attuale allenatore Claudio Ranieri un anno in più di contratto, senza clausole, nel senso che il rinnovo sarà a prescindere dalla qualificazione o meno in Champions League. Dall’altra promuovere Gianpaolo Montali a referente del progetto con una carica di amministratore delegato o direttore generale
Ma non si parlava di Carlo Ancelotti?
Ancelotti è stato effettivamente contattato dal gruppo di Angelucci, ma poi abbiamo visto che la vicenda della proprietà ha preso un’altra piega…
Dobbiamo aspettarci una campagna acquisti pirotecnica?
Non credo proprio. Nell’immaginario popolare la parola americano suona come "Paperon de Paperoni", ma non è così. 130 milioni per l’acquisto del club, 50 per la ricapitalizzazione, un altro centinaio per far fronte al monte stipendi annuale sono già cifre importanti. Credo che per questa estate l’obiettivo principale sia confermare la rosa attuale. Da qui a giugno 2012 ci sono infatti cinque giocatori in scadenza: Cassetti, Perrotta e Mexés subito; Ménez e De Rossi l’anno prossimo
Nessun acquisto importante dunque?
E’ chiaro che se Mexes non rinnova, un difensore centrale di prima fascia andrà reperito sul mercato. Stesso discorso vale per una punta di rincalzo se Adriano (come sembra) andrà via. C’è anche la necessità di ringiovanire progressivamente la rosa. Però non credo a fuochi d’artificio per il primo anno, anche se la pressione della piazza romana in tal senso sarà enorme e in qualche modo la nuova proprietà dovrà tenerne conto.