Il dominio del campionato da parte della Juve, se ci sarà, deve ancora cominciare. Non si illudano i Gobbi per il punteggio pieno: due giornate e due vittorie striminzite, frutto più di errori avversari legati alla paura di avere di fronte i bianconeri che non della scioltezza di gioco. Se sarà ancora un anno “senza colori” lo si deve ancora comprendere. La Lazio, per alcuni tratti di partita, ha dato l’impressione di potercela fare poi, nella ripresa, la paura di poter vincere l’ha portata a rannicchiarsi indietro e… buonanotte.
Per il nostro Paese è stata una settimana terribile: i danni provocati dal terremoto che ha colpito i nostri connazionali nell’Italia centrale ha abbattuto tutti noi, molto dal punto di vista fisico ma, in modo speciale, anche moralmente. Eppure dobbiamo rialzarci: l’esempio ci arriva da tutti coloro che, per mestiere o volontariamente, si sono precipitati in soccorso alle vittime. Dobbiamo ringraziarli e unirci a loro, ognuno per come gli è possibile, affinché si possa rendere meno pesante il fardello che molti fratelli italiani sono, ora, costretti a portare. Concorriamo poi a zittire i soloni del “si poteva”, “si diceva”, “si doveva”. Alzarsi dalle poltrone tipiche dei parolai radical-chic e darsi da fare! Anche il calcio deve concorrere, con la capacità di spettacolo, a rendere meno dura la vita di chi è stato tanto dolorosamente colpito.
Lo hanno fatto Napoli e Milan giocando una partita gagliarda con il risultato, non ingannino i numeri, rimasto in bilico fino all’ultimo. Purtroppo per i casciavid, il Napoli è molto più squadra, con schemi rodati e con un Milik che, sono certo, non farà rimpiangere nessun Pipita. Il Milan per diventare realmente competitivo avrebbe bisogno di innesti in tutte le zone del campo: non è scarso come viene descritto ma, certamente, da quinto posto in giù.
Comincia a preoccupare De Boer: se fosse al Palermo Zamparini lo avrebbe già sostituito. Perché Medel in attacco? Si capisce che Banega possa tranquillamente fare il vertice basso, sa giocare per cui non esiste problema ma, se tieni l’argentino davanti ai centrali, allora non è certo il pitbull che può operare nell’area avversaria, altrimento lo avrebbero soprannominato “levriero”. Fra l’altro, non avendolo ancora venduto, c’era Brozovic in panchina adattissimo a tale scopo. Certo a San Siro la componente sfiga ha giocato la sua parte, ma i bauscia dovranno molto soffrire per vedere una squadra decente. Fra due giornate ospiteranno la Juve, rischiano di essere “augelli senza zucchero”. In compenso si è visto un buon Candreva che, almeno, sa andare sul fondo e crossare per Icardi; Kondo gira a sprazzi e Perisic non è ancora in forma. Buon per la Beneamata che ci sia la sosta per la nazionale così potrà ragionare a bocce ferme. Poi giocherà anche Joao Mario e… si vedrà.
Seppure a fatica, aprendo le marcature con un rigore, la Maggica fino a tre minuti dal termine era a punteggio pieno e pressava i Gobbi. Il rigore, terzo in due gare, era stato provocato dal cagliaritano Isla con una entrata fallosa sul Faraone. Forse Isla pensava di giocare ancora nella Juve; ora deve capire che agli isolani i rigore contro, se ci sono, li assegnano. Poi, dopo aver segnato anche un secondo vantaggio, i capitolini sono stati presi dalla sindrome del Porto e debbono ringraziare gli dei del calcio di poter tornare a Roma imbattuti.
Quasi la medesima situazione stava succedendo alla Viola che, passata presto in vantaggio, ha poi faticato a contenere il Chievo. “Pollo” Belotti, altro che gallo. Segna tre reti al povero Bologna ma, per sempre, si porterà al seguito l’onta di aver fallito, all’ultimo secondo, il rigore contro il Milan che, la scorsa settimana, avrebbe permesso a Sinisa di uscire imbattuto dal Meazza. Anche contro i felsinei ne ha cannato uno: ma il Torino non ha un altro rigorista? Normali gli altri risultati che permettono all’Inter di raggiungere il Pescara e uscire dalla zona retrocessione ove rimangono Crotone, Empoli e Atalanta. Certo è difficile, dati i risultati delle prime due partite di campionato, per i nerazzurri vedere il bicchiere mezzo pieno; ora un inaspettato parterre de roy guida la classifica. Alla Juventus si sono affiancate Genoa, Sampdoria e Sassuolo, sai i gobbi come tremano!