Vi ricordate l’anno di Lippi-Tardelli? Ecco, la squadra bauscia di questo campionato è uguale. È molto più vicina alla zona retrocessione che non all’Europa. A Napoli dopo sei minuti era già sotto di due reti. In seguito tutti avanti, velleitari tentativi di segnare, anche un po’ di sfiga, ma nessun gioco di squadra. È un team che ha bisogno di ritrovarsi, ci fosse una vera società alle spalle da oggi sarebbe in ritiro per creare un amalgama, una capacità di parlarsi in campo, di aiutarsi l’un l’altro. Contro i partenopei si è capita l’importanza di un leader come Medel in campo, ma fino a Gennaio non lo si rivedrà. Allora, vista la forza degli azzurri sulle fasce, la squadra andava impostata con la difesa a tre per avere doppia copertura sulle fasce, Kondo, Brozovic e J.Mario in mezzo e due punte. Invece, con solo due centrocampisti a coprire, l’Inter ha sì attaccato e creato occasioni, ma appena la palla era in possesso dei campani ballava più che in discoteca. Certo il primo goal del Napoli è macchiato da un fuorigioco non rilevato, ma il resto della partita è stato dominato dai ciucciarielli che, dopo settimane tentennanti, sono parsi girare al massimo. Gli interisti parevano così tristi che neanche Trump sarebbe riuscito a galvanizzarli, figuriamoci Pioli. Sembrano quei bambini che potrebbero fare di più ma non studiano, bocciati e anno da ripetere.
Ci ha preceduti in avanti la Sig.ra Fraizzoli, Lady Renata.L’ho incontrata nel parcheggio di San Siro dopo la vittoria sulla Viola. Era con la nipote e il fido dott. Colombo, al mio saluto ha risposto con un “buonasera” raggiante di vittoria. Mi spiace sia deceduta dopo la partita di Napoli: non lo meritava. Condoglianze a Leonardo e Renato. Nel suo ricordo di grande tifosa lanciamo un: “Fozza Inda”, puntate a fare 50 punti per una salvezza onorevole, di più pare impossibile.
Purtroppo l’interesse della gente comune sul campionato va scemando. Quando non c’è la lotta, con polemiche, fra Bauscia e Gobbi, chi non è tifosissimo si annoia. La Juve, infatti, ha fatto un solo boccone dell’Atalanta. I tifosi della Dea anziché stare “schisci” si sono presentati allo Stadium e, pota qua, pota là, hanno spinto la squadra ad attaccare sperando nella vittoria. Pazzia, i bianconeri,con metà squadra in venti minuti hanno fatto rimettere la palla al centro due volte ai Bergheimer e…arrivederci. Fra l’altro gli Atalantini attaccavano quasi fossero degli sparring partner pronti a sacrificarsi, senza carattere, dando quasi l’impressione di avanzare per darsi un contegno, molli come sempre quando giocano con la Juve. Che volessero scansarsi senza farlo capire?
Stavolta Sparta-Inter piange ma Atene-Milan ride. Il povero Crotone, che al Meazza già avrebbe avuto motivo di rammarico pareggiando, è uscito con zero punti. Il famoso lato B dei casciavit non cede ancora. Nonostante paresse finito quando ha sbagliato un rigore regalatogli dall’arbitro, è riapparso a quattro minuti dal termine sotto forma di un imbambolamento globale della difesa calabrese e, forse, anche del guardalinee. È l’anno delle sorpresissime: il Lipsia in testa nella Bundesliga, il Milan secondo in Italia.
Per fortuna che la Maggica c’è. Infatti, di forza, ha battuto la Lazio nel derby. Le due squadre si sono equivalse per un’ora, poi i giallorossi hanno fatto valere la maggiore fisicità e voglia di vincere. La Lazio ha ceduto per una leggerezza sulla prima rete e un cattivo piazzamento di Marchetti sulla seconda. Con le sconfitte contemporanee della Dea, del Torino e degli aquilotti si è creato un solco fra le prime tre e il popolino che insegue. Nella prossima giornata assisteremo allo scontro diretto fra Roma e Milan, chi vince manterrà una piccolissima speranza per lo scudetto. Questo per non scrivere che il campionato è già finito. Sono molto amareggiato per quanto successo nella mia Saronno. In special modo mi preoccupo per l’esistenza in Ospedale dei Cazzaniga ma, ancor più, perché nell’ospedale pare ci fosse gente che sapeva e ha finto di non vedere. Costoro sono i più pericolosi!