Numeri alla mano, la Juventus può ancora vincere lo scudetto. Non possono essere i quattro punti di distacco a frenare l’entusiasmo della compagine bianconera. Sì, il Milan ha dimostrato di saper vincere con facilità le sfide contro le piccole e medie squadre, ma ha anche messo in mostra alcuni evidenti limiti nei big match. A 11 gare dal termine del campionato i rossoneri hanno ancora qualche sfida delicata: il Parma in cerca di punti, l’imprevedibile Roma in casa, l’ostico Catania, il Chievo e il Siena che cercano la salvezza in trasferta, e il derby con l’Inter. Non sono infallibili, altrimenti non avrebbero perso quattro partite. A questo si aggiunge anche l’impegno, faticoso per le gambe e per la testa, della Champions League. Temono la Juve? Forse sì, altrimenti Allegri non farebbe riferimento a Marotta e soci in ogni conferenza stampa pre e post partita. La Juventus ha dalla sua, invece, la possibilità – dopo un tour de force che le ha fatto perdere molti punti – di rifiatare, giocando solo una gara alla settimana. La Vecchia Signora vista all’opera contro il Genoa è sembrata una squadra in salute, che ha sbagliato solo al momento della conclusione. Adesso Antonio Conte deve essere bravo a gestire i giocatori, puntando sull’inserimento definitivo di Martin Caceres (al posto di Bonucci), accantonando l’impiego di Borriello e sfruttando di più il talento di Del Piero a partita in corso e la freschezza di Giaccherini. La trasferta di Firenze è un duro banco di prova che dirà molto sulle ambizioni da scudetto. Giusto, però, precisare che quello che fin qui è stato raggiunto è importante. Per intendersi, se dovesse arrivare un secondo posto, sarebbe un ottimo risultato. Non dimentichiamoci, inoltre, che è ancora in corsa anche nella Coppa Italia. Il segreto per ritrovare la forma migliore è proprio quello di acquistare la serenità di chi non ha nulla da perdere. Non a caso la Juventus ha steccato i recuperi perché sapeva di dover inseguire il Milan. Anche a Conte serve la giusta tranquillità per valutare al meglio l’andamento delle partite, magari cambiando gli interpreti al 60’ e non a 20 minuti dal triplice fischio. Un dato curioso, ma che testimonia bene i problemi juventini, è proprio quello relativo alle sostituzioni: nelle ultime uscite Conte ha quasi sempre tolto o fatto girare i tre del reparto offensivo, provando più volte a mescolare le carte.
Dietro, nonostante le assenze, quella bianconera resta la miglior difesa del campionato. A centrocampo non resta che sperare in una forma ritrovata di Marchisio, l’uomo in più nella prima parte della stagione. I tifosi bianconeri devono, comunque, essere fiduciosi per il prosieguo del campionato.