Rafa Benitez ancora a rischio esonero? Non cessano le voci di una panchina in bilico e la società non fa molto per smentire queste chiacchiere, anzi spesso le fomenta senza nemmeno accorgersene. Si continua a dire che lo spagnolo ha bisogno di tempo per riuscire a plasmare la squadra che ha in mente, tuttavia gli si sta mettendo molta fretta. E’ chiaro che non si può pretendere un ambiente senza pressioni per l’allenatore dell’Inter, ma sicuramente la società potrebbe fare maggiormente quadrato attorno al tecnico spagnolo.
Non si può non commentare la partita di lunedì sera tra Barcellona e Real Madrid. Qualcuno ha giustamente constatato la forza e la bellezza del calcio blaugrana, ma in Italia il pensiero predominante è stato principalmente il piacere della sconfitta di Mourinho. Giornalisti, opinionisti e tifosi hanno espresso tutta la loro frustazione verso un uomo che ha vinto tutto senza piegarsi alle volontà dei piani alti del calcio. Un uomo che anche questa volta non si è nascosto ed è riuscito a dire, dopo una così scottante sconfitta, parole non banali ed intelligenti. Se per i tifosi milanisti e juventini lunedì sera è stata la gioia più grande che ricordano da alcuni anni a questa parte, per i tifosi nerazzurri la riflessione è stata quella che il Barcellona è la squadra più forte degli ultimi anni, a parte per le due partite in cui ha incontrato l’Inter.
A San Siro meno di un anno fa, la squadra catalana, imbattibile e che tutti ammirano, ha preso una lezione di calcio e un bagno di umiltà dalla squadra di Milano. Conoscendo Mourinho questa sconfitta diverrà presto la principale motivazione per fare bene e questo rende il Real un avversario ancora più pericoloso dopo questa debacle.
Concludo con un pensiero sul calciomercato, a breve si saprà dell’arbitrato del contratto di Fantantonio. Tra gli interisti c’è ottimismo e paura in quanto la qualità del giocatore è indiscutibile, ma il suo impatto sullo spogliatoio è una grossa incognita. Dalla sua c’è che con l’età è sicuramente maturato, ma dall’altra parte c’è la certezza che lo scontro con il presidente Garrone sia solo l’ultima goccia del famoso vaso che trabocca sempre quando c’è lui di mezzo.