LAZIO – Una serie che non finisce, una convinzione che aumenta. La Lazio non sbaglia più un colpo dalla giornata di esordio (0-2 in casa della Sampdoria) e si conferma capolista sempre meno precaria del campionato. A Palermo arriva la quinta vittoria consecutiva, e arriva in casa di un’avversaria che, anche se pur ammaccata quest’anno di fronte al pubblico amico, è sempre squadra da tenere in grande e seria considerazione. Ma l’attuale Lazio ha assunto una tale autoconsapevolezza che anche ostacoli un tempo complicati oggi appaiono di facile aggiramento in virtù di un complesso di grande equilibrio: Dias, autore della rete decisiva, è l’ottavo marcatore mandato a segno in questa stagione. Vantaggio ristabilito sull’Inter e incrementato nei confronti del Milan. La condizione ideale per affrontare domenica il derby, un appuntamento cui le due romane giungono con stato d’animo differente – come d’abitudine – ma con i ruoli nettamente ribaltati rispetto al recente passato.
Giornata di pochi brividi e molti sbadigli. Rare le cose da mandare a memoria e, tra queste, il risveglio del Napoli. Brava la squadra di Mazzarri a reagire immediatamente alla botta interna incassata dal Milan, con tre punti utili per riproporsi a contatto ravvicinato con le grandi. E brava anche la Sampdoria a reagire con un successo a un fine settimana reso teso e tormentato dalla vicenda Cassano. Ma, come accadde la passata stagione quando Del Neri mise fuori il fantasista per scelta tecnica, anche stavolta i blucerchiati hanno metabolizzato i fulmini dello spogliatoio per trasformarli in energia vincente. E, guarda caso, il ritorno di Pozzi come spalla in attacco, ha fatto ritrovare a Pazzini quella via del gol persa dalla scorsa stagione.
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L’accenno alla Sampdoria introduce a un ultimo argomento, quello delle panchine. Mugugni a Bari, dove Ventura incassa la quarta sconfitta consecutiva (con il rientro eccellente dell’Udinese, che vince da quattro turni) che cancella tutte le belle parole di un anno fa; difficoltà a Brescia dove Iachini, pur facendo giocare anche bene i suoi, si ritrova alla quinta sconfitta di seguito; venti di bufera a Cesena, dove Ficcadenti – tanto elogiato a inizio stagione – ora comincia a sentire il fiato di eventuali pretendenti alla sua panchina. Lunedì è abitualmente giorno di rivolgimenti e interventi chirurgici da parte dei presidenti. Attendiamo.