Torna la Champions League (seppure ai preliminari) e si riapre la stagione del Milan, impegnato con la squadra che prima del sorteggio si voleva a tutti i costi evitare. Il ritorno alle partite ufficiali porta con sé anche giocatori che sembravano scomparsi: Urby Emanuelson (ormai nel ruolo di terzino sinistro) e Nigel de Jong, che nel 2013 non si era ancora visto causa infortunio. Entrambi olandesi, proprio come gli avversari. Ma la vera sorpresa è vedere un Milan in palla, capace di rendersi pericoloso dopo i primi minuti arrembanti dei padroni di casa (è stato di Christian Abbiati il primo intervento importante). I quali, però, si fanno infilare facilmente da un cross di Ignazio Abate (proprio lui, il telepass biondo) che pesca Stephan El Shaarawy, il quale, ignorato dai difensori avversari, può con calma battere di testa (il suo primo gol di testa rossonero) Jeroen Zoet. Dopo solo un minuto, inoltre, il portiere olandese allunga sulla traversa un tiro di Mario Balotelli. Ci pensa poi il suo connazionale Adam Maher a pareggiare i conti dei legni, con una botta che per fortuna non infila Abbiati. Il primo tempo si chiude quindi con i rossoneri in vantaggio.
Nella ripresa il Milan soffre meno, eppure viene punito dal gol di Tim Matazv, sloveno che coglie al balzo il pallone che Abbiati si lascia sfuggire dalle mani dopo il tiro di Jeffrey Bruma. Una papera? Difficile a dirsi con il giro che prendono i palloni con certe fucilate. Fatto sta che il risultato si fissa sull’1-1, nonostante Karim Rekik e Andrea Poli abbiano a disposizione un colpo vincente a testa nell’ultimo quarto d’ora.
Il pareggio alla fin fine è un risultato giusto e offre buone possibilità di passaggio del turno tra otto giorni, quando si giocherà il ritorno a San Siro. Nel frattempo il Milan comincerà anche il campionato sul difficile campo (almeno dal punto di vista dei ricordi) del Verona. Dal match con il Psv arrivano però buone indicazioni, non solo per quanto riguarda la condizione atletica (che andrà però testata proprio nell’impegno ravvicinato di sabato). L’anno scorso si temeva infatti che, nonostante quel che avveniva in nazionale, il faraone e SuperMario non potessero convivere lì davanti. A Eindhoven, invece, si è visto che i due si sono cercati, creando dei brividi per gli avversari.
Insomma, le chance per passare il turno mercoledì prossimo ci sono tutte. Riuscirci è importante: per avere un obiettivo degno di nota nella stagione (giocare in Champions è sicuramente meglio che disputare l’Europa League) prima ancora che introiti economici. Questi del resto non si sa se verrebbero usati per un qualche colpo di mercato dell’ultimo minuto. Considerando che chi gestisce la baracca ha fatto intravvedere all’inizio del calciomercato la possibilità di mettere in vendita il giocatore che ha dato la svolta alla scorsa stagione, vale a dire El Shaarawy, non avere buone aspettative è meglio.