L’Inter crolla clamorosamente e il Milan comincia a cucirsi lo scudetto sulla maglia. L’atmosfera al Meazza è quella delle grandi occasioni, lo stadio è gremito di tifosi e le curve mostrano orgogliose le proprie coreografie. La partita si mette subito male per i neroazzurri che dopo un minuto sono sotto. Il Milan gioca sfruttando la profondità ed arriva subito davanti a Julio Cesar, il portierone respinge su Robinho, ma non può nulla sulla ribattuta di Pato. Per novanta minuti i campioni d’Italia soffriranno le incursioni degli attaccanti e dei centrocampisti rossoneri senza mai riuscire ad arginare i pericoli. Allegri prepara una partita perfetta con un pressing alto ed un continuo movimento a centrocampo che manda a “farfalle” i mediani dei campioni del mondo. Sull’altra panchina, il tecnico brasiliano, non riesce a risolvere i difetti difensivi che per tutta la stagione hanno creato problemi in casa Inter, ma soprattutto non trova le chiavi tattiche per portare gli attaccanti in area dei cugini. Il campionato è ormai chiuso.
Spiace perché in entrambi i derby, ma anche contro la Juventus, i campioni del mondo non sono riusciti a mostrare le proprie qualità, giocando senza carattere e senza testa, affrontando le partite senza mordente ed in balia di squadre con minore qualità. Bisogna voltare subito pagina, pensare alla Champions League. La parola d’ ordine è rialzarsi subito e rinascere come spesso ci hanno abituati questi campioni. Contro i tedeschi martedì è partita vera, il derby deve essere solo un ricordo. Poi chissà, in sette partite può succedere di tutto.