Questo “angolino” infrasettimanale lo spedisco da Hannover, dove si sta svolgendo EMO 2017, la mostra mondiale della macchina utensile, la macchina che fa le macchine e fa se stessa. Grande partecipazione alla conferenza stampa dell’Ucimu, in fiera l’altro ieri, a dimostrazione del grande interesse che la macchina utensile italiana desta. Abbiamo presentato anche Bimu-Sfortec 2018, che si svolgerà a Milano; ho notato un grande avvicinamento al campionato di calcio italiano da parte di espositori e visitatori provenienti da tutto il mondo, con gli asiatici in prima linea. L’Inter, fra gli amici con occhi a mandorla, ha molti estimatori, seguita dal Milan e, a molta distanza, dalla Juve.
FRENATA INTER
Ho visto Bologna vs Bauscia in albergo attorniato da cinesi. Deludente il gioco nerazzurro; accettabile il risultato Inter. In difficoltà nel primo tempo di fronte al Bologna che, con Verdi, si è portato in vantaggio dopo aver buttato altre occasioni. Joao Mario lento e compassato, solo l’ingresso di Eder ha dato smalto alle azioni dei milanesi che, con un rigore evidentissimo, hanno potuto mandare a rete Icardi. Entrambe le squadre possono trovare motivi di rammarico nel risultato: avrebbero potuto vincere sia l’una che l’altra. Giusto il pareggio che premia la buona volontà dei felsinei e la capacità di reazione dell’Inter. Questa è comunque ancora lontana dal divenire una squadra pronta per i grandi risultati; troppo lento il centrocampo e, in attacco, non è possibile escludere Eder, va messo dietro Icardi. In altro modo, il gioco appare monotono. Candreva continua a crossare per nessuno, i nerazzurri vincono solo la gara dei calci d’angolo. Forse Eder potrebbe fare le veci dell’assaltatore che manca. Certo la squadra è più grintosa e con maggior fame rispetto allo scorso campionato ma, come scrivevo nel precedente angolino, deve ancora trasformarsi da individualità, spesso anche forti, in un’armata calcistica. La forza dei bauscia si misurerà nell’ormai vicino derby: li si “parrà la virtute” di Spalletti & c. Massima fiducia unita ad altrettanta allerta.
ADDIO BERSELLINI
E’ tornato alla Casa del Padre Eugenio Bersellini, mitico allenatore della Beneamata ai tempi di Fraizzoli. Detto “il mago di Borgotaro” e “il sergente di ferro”, seppe vincere un campionato e due coppe Italia con una squadra costruita con pochi soldi. È entrata nella storia la rete di Mozzini che, a pochi minuti dal termine, nel 1980, regalò all’Inter il pareggio con la Maggica e lo scudetto. Riposi in pace il nostro Genio.
ATALANTA E MILAN VANNO
Non ce l’ho con Benevento, è una splendida città, ma chi l’ha porta tata nella massima serie? Peggio di quando vi partecipavano Legnano e Pro Patria. La Maggica ha fatto quello che ha voluto; nel calcio non è come maneggiare la fionda, Davide non può battere Golia! Come contro il Napoli, la gara andava sospesa per manifesta inferiorità irpina. Ho scommesso, con uno sfegatato atalantino – sì, esistono anche i tifosi della Dea – una cena che la squadra bergamasca non arriverà nelle prime sei in classifica; comincerò a fare dei piccoli risparmi mensili per pagare la cena. Però, se nella coppa europea dei poveri battesse il Milan, pagherei con minor dolore. L’arbitro ha visto un rigoruccio per i casciavit contro la povera Spal: va bene così, se lo ha fischiato ci sarà stato, forse. Il lato B di Montella si è evidenziato ad inizio ripresa: salvataggio di Bonucci sulla linea a portiere battuto. A scanso di equivoci, subito un altro rigore ai rossoneri e addio ferraresi.
NAPOLI E JUVENTUS A PUNTEGGIO PIENO
La Lazio pensava di riuscire nell’impresa di battere il Napoli: sono passati in vantaggio e si sono sentiti pronti a vincere. Non hanno capito che i partenopei li stavano preparando come il maialino da arrostire, li hanno fatti ingrassare, abbattuti e cotti. Da sottolineare la rete di Martens, uno spettacolo! La Gobba, dopo un primo tempo insignificante, ha poi fatto valere la maggiore forza fisica su una Fiorentina oramai spompata, che solo nei minuti finali ha avuto una piccola reazione, un solletico per i Gobbi. Ora i bianconeri sono primi in classifica con il Napoli: scommettiamo che lo resteranno fino al termine del campionato? Ci sto a perdere la scommessa.