Montella potrebbe anche farcela a mantenere la panchina. Ma solo perché, forse, i casciavit non hanno i dane’ per pagare un altro allenatore. Certo se non farà risultato, la prossima giornata con il Sassuolo, allora tutto precipiterà. L’allenatore campano afferma che la squadra ha dato il massimo e giocato bene: nonostante ciò ha preso due pere dai gobbi, figuriamoci se giocava male. Mazzarri si starà scaldando: già all’Inter era arrivato con Mirabelli e Fassone. La squadra corre ma, anziché buttare soldi per Kessie, Biglia, André Silva e Kalinic, non si poteva comperare un solo attaccante ma veramente capace? Il Milan, lo scorso campionato, ha fatto più di quanto ci si aspettasse per due motivi: una fortuna sfacciata e un’umiltà di gioco esemplare. Difesa esasperata e contropiede, quando possibile, rapidissimo; ora gioca in modo presuntuoso, pressa troppo in avanti e, con ciò, scopre la difesa che obiettivamente già balla da sola. Mazzarri, se arriverà, giocherà nell’unico modo possibile per i rossoneri: difesa molto chiusa e ripartenze. Come diceva il saggio: meglio giocar male e far punti che giocar comunque male e non farne.
LA ROMA VINCE ANCORA
Questo lo ha capito Di Francesco: per la terza volta la Maggica, in versione Rometta, ha piazzato l’1-0 con grande fatica. Splendida rete di El Shaarawy ,piattone al volo su calcio d’angolo. Poi basta, però tre bei punti. Un pensiero: il Comitato Olimpico ha decretato che i videogiochi sono uno sport. Perché non ammettere alle Olimpiadi anche le gare sulla soluzione dei rebus, parole crociate e, ancora meglio, chi fa la pipì più lontano? Cosa ne pensa Renzi? Lo sapremo ascoltando una delle sue prossime prediche. Torniamo alle cose serie chiedendoci come sia possibile che squadre come il Benevento militino in serie A. Ci vuole un po’ di rispetto per gli spettatori, pagano il biglietto; se non riduciamo la serie maggiore a sedici squadre avremo sempre partite ridicole. In dieci minuti la Lazio aveva già messo sotto i campani con due reti; gli avversari non riuscivano a passare la metà campo, ma che partita è stata?
NAPOLI CAPOLISTA
Diversa sicuramente da Napoli-Sassuolo: i partenopei hanno macinato gioco per tutta la partita eppure, a fine primo tempo, hanno avuto una delle loro piccole défaillance subendo così la rete del pareggio. Hanno rimediato subito, ma questi vuoti sono molto pericolosi, specialmente contro squadre, come quella emiliana, che lottano su ogni palla. Si dice che gli azzurri corrano molto e scoppieranno; a me pare che, più che correre, facciano muovere rapidamente la palla. Giocando di prima, fanno stancare più gli avversari che loro stancarsi loro stessi. Favorita per lo scudetto rimane, purtroppo,la Juve ma, come la strega di Biancaneve, non è la più bella del campionato; nel gioco i vesuviani l’hanno superata. L’Atalanta pare più concentrata sull’Europa che sul campionato: stia attenta, si fa in fretta a scivolare all’indietro. Cristante ha sbagliato un rigore assegnato alla Dea; se nomen omen, mi impauriscono le imprecazioni post errore.
INTER OK NEL POSTICIPO
Lasciando perdere i team impantanati in zona Milan, analizziamo il successo della Beneamata in quel di Verona. Dopo mezz’ora di dominio sterile, i bauscia hanno infilato l’Hellas con una delle pochissime ripartenze permesse ai nerazzurri dagli avversari che hanno passato la metà campo non più di tre volte. Undici in difesa e palle buttate in avanti, alla sperindio, dai veneti; è stato proprio il primo tempo di una partita del lunedì! Poi, ad inizio ripresa, fallo di Cerci su Handanovic ma… rigore per il Verona. Segna il Pazzo. L’Inter era ripartita bene ma incapace di concretizzare la propria netta supremazia; avanti tutta dei nerazzurri con gialloblù sempre più arroccati in difesa. A differenza del primo tempo Gagliardini, Vecino e Borja Valero hanno guadagnato terreno a centrocampo e costretto gli scaligeri nella loro area: ennesimo calcio d’angolo e, sulla respinta, Perisic cannoneggia e infila nella rete dei veneti. L’incontro diviene un poco più veloce perché il Verona non ha più nulla da perdere e viene avanti. Pur non sfruttando a dovere le praterie che si creavano nella difesa veneta, i nerazzurri controllano l’incontro, ogni tanto qualche svarione ma solo per divertire il popolo. Nei prossimi giorni ricorrerà la festa dei Santi: i bauscia debbono ringraziarli per il secondo posto insperato in classifica e ante Gobbi. Il giorno dopo si commereranno i morti: se ci fossero tifosi di squadre milanesi che si aspettavano di più, su col morale, il calcio è solo un gioco.