La domanda mi viene spontanea: parto dagli errori di Icardi o dalle grandi parate di Sirigu che, nell’occasione, pareva Zamora? Una partita dominata dai nerazzurri, che però non sono mai riusciti a dare la botta finale. Icardi e Vecino hanno avuto almeno cinque facili occasioni ma – in parte – le hanno buttate al vento, per la rimanente ci ha pensato la bravura, o meglio il lato B, di Sirigu con apoteosi negli ultimi minuti, collegata alla traversa colpita da Vecino. Perisic in giornata negativa, difesa sorretta solo da Skriniar che ha sistematicamente anticipato Belotti: pareva Bernardini contro Vinicio in una Inter-Napoli di 60 anni fa. Per il resto partita non eccezionale: il Toro si è trovato in vantaggio senza volerlo, con l’unico tiro effettuato da Iago Falque che, per colpa di Miranda, ha potuto portarsi la palla sul sinistro e battere a rete. Ritmo bauscia molto basso; d’altra parte, prima o dopo, una toppata spetta a tutti, stavolta è stato il turno della Beneamata. Per andare in Champions va aumentata la rapidità a centrocampo ed essere più cattivi quando capitano le occasioni; ora si è fatta sotto anche la Samp, che ha maramaldeggiato nel derby della Lanterna, e i posti per la Grande Europa sono solo quattro.
JUVENTUS CON SOFFERENZA, FRENA IL NAPOLI
È andata meglio alla Juve. Andati in svantaggio a Torino con il Benevento, i Gobbi si sono trovati di fronte una squadra arroccata in difesa e con un portiere che pareva insuperabile. Rispetto ai bauscia, hanno potuto approfittare di una papera del portiere Brignoli che, indeciso se rimanere in porta o uscire su Cuadrado, è rimasto nella terra di nessuno favorendo così la seconda rete bianconera. Non è servito al Napoli tenere il possesso palla per tutto l’incontro con il Chievo: questa squadra, piena di calciatori esperti, quando si chiude con due linee a quattro davanti al portiere può, nei periodi in cui non ci siano turni infrasettimanali, fermare chiunque. La perdita di Ghoulam per i partenopei è un fatto gravissimo, maggiore rispetto all’assenza di Milik. Senza di lui viene a mancare la grande spinta che dava, a sinistra, quando Insigne si accentrava.
LA ROMA VOLA
Viceversa, la Maggica che ha recuperato tutti i propri giocatori e si pone come complesso capace di porre in difficoltà chiunque si sia posto come obiettivo lo scudetto. Talvolta balla in difesa, dispone però di un attacco formidabile dove il Faraone non fa rimpiangere Salah. Spunti interessanti ci arrivano dalle elezioni in Sicilia ove le sperimentazioni sono sempre state all’o.d.g. Mi ricordo ancora l’operazione “Milazzo” quando la giunta regionale nacque con un’alleanza P.C.I. -M.S.I. per escludere la DC. In questa edizione ci sono candidati presentatisi come supporter del leader PD siciliano, che poi hanno invitato a votare Musumeci, centrodestra, la Lega – non più Nord – vuole mostrare di essere forte anche al Sud, Renzi anziché partecipare alla campagna elettorale preferisce flirtare con Obama, rimpatriata fra ex Presidenti? Bersani con Fava, candidato MDP, mira a prendere i classici due piccioni: superare il PD, dare una scrollata alla segreteria di Renzi. I partiti che in Europa si riferiscono al partito popolare europeo si trovano in parte nel centro destra, e i rimanenti con il PD; poi ci si lamenta che la gente non vada a votare o miri a punire i partiti! Non si capisce più niente. Non che altri abbiano leader migliori. Il leader catalano, Puigdemont, con il suo comportamento ha riscattato Schettino. Staremo a vedere, ogni giorno ci possono essere novità.
POCHE SORPRESE IN SERIE A, ADDIO JURIC
Non come nel campionato dove le sorprese, come si è visto anche in questa giornata, sono pochissime. Chi sperava nella sorpresa Milan è rimasto deluso: i casciavit non sono riusciti ad autodistruggersi rilanciando il povero Sassuolo di quest’anno. Con una rete per tempo hanno ridato un poco di ossigeno alla panchina di Montella; era ciò che i non milanisti volevano, finché ci sarà l’allenatore campano sarà dura per i rossoneri risollevarsi. Montella non è riuscito a vincere nemmeno la gara per essere il primo allenatore esonerato, quest’anno, in serie A: o ha fregato Juric del Genoa licenziato da Preziosi, lo richiameranno dopo le prossime due o tre sconfitte.