Mancano due partite alla chiusura stagionale per i neroazzurri. Domenica la squadra di Leonardo saluterà San Siro il campionato e dopo sette giorni l’Inter si giocherà l’ultimo trofeo stagionale. È quindi tempo di bilanci. La squadra di Leo ha impressionato all’inizio e deluso nel momento più importante. Tuttavia il filo conduttore di questa annata neroazzurra è stato il numero elevato di infortuni. Benitez prima e Leonardo dopo si sono trovati con la squadra dimezzata e la primavera alcune volte in campo. Il carattere dei campioni d’Europa è rimasto intatto ed il tecnico brasiliano potrà ripartire da questo punto fermo. Stiamo entrando nei mesi caldi del calcio mercato e qualche ritocco alla rosa, Moratti dovrà farlo. In porta rimane saldo Julio Cesar, nonostante qualche svarione: il quasi trentatrenne brasiliano è infatti ancora uno dei migliori portieri al mondo. In difesa è arrivata un po’ di “sana gioventù”: Ranocchia e Nagatomo sono due giovani interessanti, ma dovranno dimostrare di avere la maturità da grande squadra.
Lucio e Samuel vanno per i trentaquattro, ma restano due centrali di spessore mondiale. In panchina i due senatori Materazzi e Cordoba non garantiscono più le prestazioni di una volta e quindi vale la pena investire su qualche giovane da fare crescere. A centrocampo i neroazzurri soffrono gli infortuni. Spesso Thiago Motta e Stankovic sono fuori per problemi fisici e i giovani del reparto non hanno ancora fatto il salto di qualità necessario per giocare in una grande squadra. Serve un centrocampista moderno che sappia dare quantità e qualità. Il problema è che i giocatori con queste capacità costano troppo e non vengono in Italia. L’importante sarà non ripiegare su giocatori nostrani non all’altezza di giocare con la maglia dei campioni del mondo.
Infine l’attacco. Il possibile arrivo di Tevez ha stuzzicato molto i tifosi interisti che sognano un tridente fenomenale con Eto’o e uno tra Milito e Pazzini insieme all’argentino in forza al City. Gli altri nomi che girano per l’attacco sono tutti interessanti e le solite voci di smentita dei diretti interessati non smorza l’entusiasmo dei milanesi neroazzurri. Resta da capire se la dirigenza di corso Vittorio Emanuele ha intenzione di vendere qualche pezzo pregiato, come ha lasciato intendere spesso.