Imbarazzante. È questa la parola che meglio descrive la prestazione neroazzurra di sabato scorso a Catania. Chi ama l’Inter non può salvare nemmeno il primo tempo, nonostante la squadra sia andata negli spogliatoi in vantaggio di una rete. È vero, Cambiasso ha segnato al primo tiro in porta della partita, ma dopo è stato un monologo siciliano per tutto il resto dei primi 45 minuti. L’Inter ha retto fino alla pausa perché con esperienza è stata chiusa e stretta senza lasciare spazi alla squadra isolana. Nel secondo tempo, la disorganizzazione e il disequilibrio dei ragazzi di Ranieri hanno fatto crollare l’assetto tattico neroazzurro e perdere la partita. Montella ha messo in campo una squadra equilibrata e molto organizzata, che ha saputo approfittare degli svarioni degli avversari ed ha vinto la partita. Se contro il Napoli la partita è stata falsata da un rigore inventato e da una espulsione ingiusta nel primo tempo, il rigore estremamente generoso dato ai siciliani non basta a spiegare il tracollo dei campioni del mondo. Il Catania ha meritato i tre punti in una partita in cui i tiri nello specchio della porta dei padroni di casa sono stati due. Preoccupa molto la condizione fisica dei neroazzuri, soprattutto in un reparto dinamico come dovrebbe essere il centrocampo. Zanetti non riesce a dare la quantità a cui ci ha abituato da molti anni, Cambiasso e Stankovic sembrano essere spaesati ed un lontano ricordo dei campioni che sono, mentre Muntari ha ancora una volta dimostrato di non essere un giocatore da Inter. Anche negli altri reparti troviamo giocatori che non riescono ad esprimersi ai loro livelli abituali, su tutti Lucio, che sembra essere un lontano parente del giocatore straordinario che è. Lo scorso anno si diceva fossero bolliti, salvo poi rimangiarsi tutto quando recuperarono 16 punti da Gennaio a Marzo. Certo l’età anagrafica non aiuta anno dopo anno, ma non basta a spiegare la quart’ultima posizione. Nella testa e nel fisico i campioni del mondo sono alieni a coloro che vinsero 5 trofei in una stagione e mezza. Ranieri deve trovare subito la medicina adatta perché, nonostante l’inizio peggiore di sempre dell’Inter, i punti alla vetta sono meno di quelli lasciati per strada lo scorso anno. Crederci è d’obbligo, ma serve subito una sterzata.