Da capogiro. L’incitamento dal primo all’ultimo minuto dello Juventus Stadium racconta molto di quanto è considerata la Champions. La squadra di Conte ha conquistato i quarti di finale della massima competizione europea dopo un digiuno lungo sette anni. I bianconeri superano gli ottavi con grande personalità e, soprattutto, rimanendo imbattuti; a questo si aggiunge l’inviolabilità della porta: Buffon, infatti, non subisce reti da quasi 500 minuti. I tifosi bianconeri credono ancora di più in questa compagine che può togliersi delle belle soddisfazioni, anche in Champions dove ha la miglior difesa e il secondo miglior attacco. Il tutto nel segno di Buffon che, come il buon vino, migliora a vista d’occhio. Anche contro gli scozzesi ha messo a segno una parata miracolosa ed è stato continuamente incitato dai tifosi. Sa benissimo che il portiere non può deconcentrarsi altrimenti rischia di unire errori a errori. È comunque impressionante il carisma con il quale segue ogni momento della gara anche a palla lontana: è un vero leader, una sorta di allenatore in campo. Ormai su Gigi si è scritto e detto tanto ma ogni volta non smette di stupire. Se contro il Celtic la difficoltà principale era legata alla capacità di mantenere alta la concentrazione, la Juve ha ricevuto a pieno titolo un attestato di maturità. È a pieno titolo fra le otto grandi d’Europa: può giocarsela con tutti anche se alcuni avversari (Bayern su tutti) possono sembrare proibitivi. Grande merito va dato giustamente ad Antonio Conte che sa far rendere al meglio i suoi uomini anche quando sembra spremere i suoi interpreti. Pur essendo alla prima esperienza da tecnico in campo internazionale, Antonio sta raccogliendo i frutti della semina settimanale a base di dure sedute di lavoro. La pioggia incessante ha spazzato via anche le polemiche delle scorse settimane sullo scarso calore apportato dal pubblico (in 39mila nell’ultima prova europea). Ora per regger lo stress psicofisico dato dagli impegni europei è arrivato il momento di inserire nel progetto più calciatori. Una nota positiva, infine, va attribuita a Quagliarella che, se pur utilizzato con il contagocce, ha il miglior rendimento realizzativo della rosa. Nel frattempo per l’anno prossimo la società sta stringendo i tempi per Jovetic anche se resta da vincere la sfida del City. Mentre un eventuale (potremmo definire probabile) addio di Carlo Ancelotti libererebbe anche Verratti, sostituto ideale di Andrea Pirlo. Non ci saranno cessioni illustri anche perché la dirigenza ripone molte aspettative sul tesoretto che può arrivare dalla Champions. Mauricio Isla, invece, non verrà riscattato.