Ma cosa mi combinano gli italioti mediatici? Per un po’ di tempo il loro vecchio Yoda si è interessato a ben altri e più evoluti sistemi solari… e non appena gli capita di puntare la parabola del ricevitore interstellare sul Bel Paese, cosa gli tocca di vedere? Articoli grondanti veleno, polemiche pretestuose, battaglie su spostamenti di trasmissioni commentate come se si trattasse di un nuovo Vietnam.
L’impressione è che il vostro paese stia perdendo la bussola dietro a gossip e questioncelle di poco conto invece di cercare di discutere e risolvere i gravi problemi che lo attanagliano.
Cosa sta succedendo in queste ore? Che a fronte della decisione di affidare ad uno speciale di Porta a Porta la cerimonia della consegna della prima casa ai terremotati, rimandando inevitabilmente la partenza di Ballarò per non sovrapporre due trasmissioni analoghe, Floris, Santoro, i consiglieri Rai di sinistra (con tutto l’immancabile codazzo degli “articoli-ventuno”)… stanno scendendo in campo gridando allo scandalo per il fatto che i palinsesti verrebbero imposti dall’esterno.
Non ce n’è prova, ma se anche fosse vero per una volta, basterebbe ricordare per quanti anni, tutte le volte che c’è stata la sinistra al potere, non c’è stato nemmeno bisogno di gridare allo scandalo per qualche telefonata dalla politica: ci pensavano già direttamente, ad agire in nome e per conto loro, i fedeli proconsoli addetti alle reti, ai tg e ai palinsesti.
Naturalmente in quel caso si trattava di professionisti indipendenti, mentre oggi saremmo di fronte a servi del potere. Per anni la sinistra ha imposto tanto Tele Kabul quanto le gratuite volgarità di Luttazzi che si beveva la pipì di una ballerina o si mangiava una cacca di cioccolato, o inneggiava alla fellatio alle 10 di sera…sbandierandole come l’avanguardia della libertà di informazione.
Per anni hanno fatto il bello e il cattivo tempo… e ora, che ogni tanto vengono ripagati con la stessa moneta – magari un po’ maldestramente, come ha detto qualcuno del PDL a un TG – gridano allo scandalo.
Il più clamoroso esempio di faccia tosta è costituito da Santoro: fazioso per definizione, amante di una televisione fatta di tesi precostituite e di imboscate mediatiche, cerca ogni volta di gridare al martirio per salvaguardare il suo assai ben pagato fortilizio e proteggere i suoi marines d’assalto come Travaglio e Vauro, cui ben poco interessa la dignità e il rispetto, e molto lo scandalo, lo scompiglio, l’aggressione: perché fanno audience.
Da questo punto di vista, per la verità, non entusiasma nemmeno Vespa per le sue troppe e insistite puntate su Cogne. Ma sulla consegna delle prime case ai terremotati più fortunati che cosa si pretendeva, che il Cavaliere si facesse infilzare da conduttori ostili per definizione?
Santoro e Floris farebbero bene ad abbozzare. Facendo il lavoro dei veri giornalisti, controllando magari che la consegna delle case continui in tempo, e non si fermi alle cerimonie inaugurali. Ma gli interessa fare i giornalisti veri o hanno scelto anche loro di comandare una squadra di rugby come Feltri?