Il campionato è finito con la solita, noiosa, vittoria Gobba. Non c’è più fantasia, bisogna fare come nel ciclismo di inizio secolo: fu proibito a Binda di partecipare al Giro d’Italia perché la sua vittoria sarebbe stata troppo scontata. Così bisognerebbe procedere con la Juve: lasciamola libera per la Champions, magari potrebbe riuscire, anche se difficile da credere, a vincerla. Con l’Hellas è stata una passeggiata atta a rendere omaggio a Buffon. Una festa che, nelle dovute proporzioni, viene fatta in tutte le aziende a chi va in pensione. Spesso è l’ultimo momento in cui il pensionando può credere di avere molti amici; dal giorno seguente, spariscono. Ognuno di noi ha l’obbligo del futuro, non averlo sarebbe peggio, però lo vedo come un obbligo pesante con cui convivere, fingendosi contenti fino al momento in cui obblighi non c’è ne saranno più. Quando un campione lascia a tutti spiace; un poco per lui ma, specialmente, perché ci si accorge che il tempo passato si è allungato erodendo quello futuro. E qui, chi l’ha avuta in dono viene sorretto dalla speranza; altrimenti non è facile.
IL FUTURO DI BUFFON
Potrebbe essere che Salvini e Di Maio abbiano in mente proprio lui, Buffon, come misterioso personaggio per palazzo Chigi: si chiama Gigi, è un professionista amato dal popolo, l’identikit corrisponde. It can be! Purtroppo nel contratto governativo non sono riuscito a trovare la parte riguardante incentivi alle imprese per permettere loro di adeguarsi ai dettami di Industrie 4.0 al fine di rimanere internazionalmente competitive; spero sia nascosta fra i diversi capitoli perché, senza il proseguire di tali provvedimenti, sarà difficile per l’industria nazionale tenere il passo con il resto del mondo, anzi la sicura perdita di competitività potrebbe creare pesanti problematiche sociali. Industria 4.0 premia le aziende virtuose diminuendo il loro carico fiscale e incentiva, con Formazione 4.0 la possibilità, per coloro che operano in fabbrica, di adeguare il proprio livello culturale ai nuovi paradigmi dell’organizzazione aziendale. Le nostre aziende non debbono fare la fine del Crotone che, dopo aver lottato strenuamente, è retrocesso in serie B. Purtroppo nell’ultima giornata ha trovato un Napoli desideroso di chiudere in bellezza un grande campionato, che avrebbe potuto anche vincere. Zenga ha svolto uno splendido lavoro in Calabria; se rimarrà, sono certo, riporterà i rossoblu subito nella massima serie. Ha vinto anche il Milan, contro una Fiorentina scesa in campo solo per obblighi imposti dalla Federcalcio. Lo dimostra il fatto che nel secondo tempo abbia sostituito il portiere con il citofono. I casciavit hanno relegato l’Atalanta al settimo posto, con buona pace dell’amico con il quale avevo scommesso che la Dea sarebbe stata fuori dalle prime sei. Poco da dire su Sassuolo vs Roma: partita inutile che è servita a far conoscere la Maggica a Reggio Emilia.
L’INTER VOLA IN CHAMPIONS LEAGUE
La Lazio è partita mostrando di essere troppo forte per i bauscia di questi tempi. Inoltre se:Perisic fa autorete, Icardi sbaglia occasioni facilissime e Candreva non scende in campo è evidente che la Champions rimane un sogno. Spalletti ci ha messo mezz’ora a comprendere che la squadra era schierata male; erano necessari tre centrali con Candreva e Cancelo sulle due fasce. Appena cambiato lo schieramento è partito un altro incontro: nerazzurri all’attacco e subito pareggio. Poi avanti tutti e, come prevedibile, una bella corsa di Felipe Anderson che straccia in volata i piloni centrali milanesi e… buonanotte Anche Rafinha a mezzo servizio, qualcosa va rivisto anche a centrocampo; Spalletti sostituisce Candreva e Rafinha con Karamoh e Eder, non Ronaldo o Messi. Cosa può accadere? Parrebbe niente. Rocchi fischia un rigore per i bauscia – netto – il Var lo annulla, why? Altro rigore incancellabile, e Icardi fa il 2-2. Poi pazza Inter è pazza Inter: rischia la rete Karamoh, la segna Vecino. Ora è Champions per le truppe dallo stendardo con i colori del cielo a della notte. Bella partita, gli spettatori si sono divertiti, gli interisti di più e, forse, anche i tifosi della Maggica!