La crisi si sta rivelando più brutta del previsto, la situazione si fa seria… al punto da far diventare seria anche una trasmissione come Annozero. Questa volta il vostro vecchio maestro Jedi non s’è addormentato affatto, tanto drammatiche erano le testimonianze degli operai che stanno perdendo il lavoro.
Di fronte alla intollerabilità delle situazioni famigliari disperate causate dai licenziamenti espresse da giovani padri di famiglia che rivendicavano soprattutto la dignità di poter lavorare, la trasmissione ha cambiato pelle.
Improvvisamente Travaglio e Vauro sono apparsi fuori luogo, troppo cinici e costruiti come sono. Più civili del solito, invece, le parti contrapposte: Marino e Lupi si sono confrontati vivacemente, ma con una educazione inconsueta nei talk show fatti per far litigare gli ospiti.
A proposito del giovane vicepresidente della Camera, bisogna dire che in accoppiata con il vicedirettore del Giornale Porro ha rispettato l’argomento e i telespettatori molto di più dei soliti disturbatori di professione Ghedini e Sallusti.
In più, Lupi è riuscito a dire apertamente a Travaglio quello che molti spettatori hanno sempre pensato di lui, mettendo anche in un certo imbarazzo Santoro, davvero poco a suo agio con i soprassalti di dignità.
In definitiva che cosa s’è capito? Che Annozero fa spettacolo quando assomiglia a un combattimento di gladiatori, o meglio di wrestling (perché nessuno si fa mai veramente male, ed è pronto a tornare la settimana successiva).
E poi, diciamocelo, per tutto il tempo della trasmissione si è stati rattristati dall’amara impressione che di fronte al precipitare della crisi nessuno ha la ricetta per uscirne. Con in più il triste presentimento che una prossima volta ascolteremo di nuovo penose testimonianze di disperazione e annunci di progressive riduzioni dell’Irap.
Tragica, per l’argomento della serata, la vignetta di Vauro su Vespa ancora senza contratto: dicono le cronache che abbia chiesto di passare da un milione e cento di euro annui a un milione e sei, per recuperare l’inflazione. E che i consiglieri, in un momento di consapevolezza sullo stato dei conti della Rai e della crisi economica, abbiano chiesto di rifletterci. Ohibò, si vede che i soprassalti di dignità sono contagiosi…