La vigilia del Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin è caratterizzata da grande fermento fuori e dentro il circus su diversi temi interessanti e si tinge, per certi versi, addirittura di giallo. Incominciamo dalla querelle-Lotus che sembra ancora lontana dall’essere chiarita: in primo luogo le ridde di voci si rincorrono su chi sarà a sostituire Kimi Raikkonen fin dall’ormai prossimo Gran Premio americano. Dopo un primo momento in cui il prescelto sembrava Davide Valsecchi, attuale terzo pilota della scuderia, oggi il nome dell’italiano è stato soppiantato da una salva altri candidati: Nico Hulkenberg, dopo aver passato due giorni nel simulatore della scuderia nero-oro ad Enstone ha declinato l’invito sembra per l’opposizione di Peter Sauber. Michael Schumacher, che indiscrezioni di fonte tedesca dicono sia stato contattato da Bouiller come soluzione di prestigio per le due gare rimanenti, pare abbia saggiamente risposto che a 45 anni non è il caso. E così ad oggi il più probabile sostituto di Kimi è un altro finlandese, Heikki Kovalainen, caduto un po’ in disgrazia dopo due stagioni non certo esaltanti alla scuderia Caterham ma che la Lotus considera maggiormente affidabile dell’eventuale debuttante Valsecchi. La soluzione del giallo dovrebbe essere comunicata ufficialmente entro poche ore, anche perché le prove incombono. Alla Lotus tiene banco anche l’assegnazione del volante 2014 dove prosegue il testa a testa fra lo stesso Hulkenberg, spinto dalle ottime prestazioni di quest’anno, e Pastor Maldonado, spinto dai quaranta milioni di dollari assicurati dal suo sponsor personale, l’azienda petrolifera statale venezuelana. Oggi sembra proprio quest’ultimo il favorito, cosa che ha probabilmente spinto Hulkenberg a non forzare situazioni di frattura con la Sauber che resta per lui una opzione più che concreta per la prossima stagione. Intanto però, Maldonado ha fatto visita in settimana ad Hinwil, sede elvetica proprio della Sauber cui i famosi quaranta milioni farebbero comodo almeno tanto quanto alla Lotus. Anche qui un risvolto “giallo” si delinea dietro all’ipotesi Maldonado: sembra infatti che i famosi “soldi russi” attesi dalla scuderia svizzera non siano poi così certi e che per questo motivo il posto da titolare di Sergey Sirotkin, dato per certo dalla stessa scuderia qualche tempo fa, sia tutt’altro che confermato. Vedremo. Chi certamente dovrà trovarsi un nuovo seggiolino per il prossimo anno è Sergio Perez, ufficialmente scaricato dalla McLaren dopo un anno al di sotto delle aspettative. Ed in vista del reintegro nel calendario del Mondiale del Gran Premio del Messico, questa per lui non è certo una buona notizia. Al suo posto sembra ormai certa – manca solo l’ufficialità – la promozione del danese Kevin Magnussen, ventunenne danese figlio d’arte: suo padre Jan disputò due stagioni in F.1 negli anni ’90 con la Stewart e nel 1995 sostituì l’infortunato Mika Hakkinen nel Gran Premio del Pacifico proprio sulla McLaren. Altra notizia dell’ultim’ora: Daniil Kyvat ha ottenuto la superlicenza e sarà al volante della Toro Rosso al posto di Vergne nelle prove del venerdì ad Austin. Chiudiamo con Nelson Piquet, operato per un problema cardiaco a San Paolo: intorno alle condizioni effettive del sessantunenne bizzoso ex-campione aleggia l’incertezza e le notizie filtrano con il contagocce. Anche qui, giallo, quindi. Speriamo a lieto fine.