Il mese di maggio, in Italia, è il mese del giustizialismo: il ticchettio delle manette gioca d’anticipo sulla hit dell’estate che anche quest’anno accompagnerà freschi happy hour e improponibili outfits. Si gira il calendario, si cambiano abitudini e mutande illudendosi che qualcosa cambierà ma già a metà strada ci si rende conto che ciò che è vero alla luce della lampada non è sempre vero alla luce del sole, odori compresi. La sintesi di tutto ciò è il calciomercato. Durante l’estate pallonara si sogna, ci si prepara, ci si arrabbia, ci si dimentica. In parole povere ci si isola dal contesto reale di ogni giorno per fare voli pindarici senza che la classifica, fredda e imparziale, imponga una riflessione alla quale come al solito tu risponderai occupato. Una cornice sudata che accompagna le azioni degli uomini del calciomercato, veri protagonisti. Scambi, acquisti, bugie, esagerazioni, tirchierie che alla fine diventano tasselli di un puzzle che tanto appassiona, anche quando non dovrebbe. Tutto questo evidentemente piace.
A proposito di appassionati, sembra che nel 2018 la nuova (?) frontiera sia studiare statistiche e fare pidocchi ai bilanci, manco fossimo competitivi secchioni in gita alla Commissione Europea. Da Tio Pepe i brufoli e gli occhiali sono banditi. Ai tempi della prima colazione, il simbolo della scienza non convinse. Due lenti per vederci meglio. Dunque o tutti gli scienziati portano gli occhiali (tradotto solo chi ha un deficit di vista può fare lo scienziato) oppure grazie a questa disciplina un domani si potrebbe vedere meglio di oggi. Solita roba, dai. Grazie ma abbiamo altre cose di cui occuparci. Jacovazzi già lo sa. Innanzitutto il cuore. Il gruppo che affronterà la prossima stagione deve essere equilibrato, non può andare di testa sua altrimenti sarà soltanto un ostacolo. Le mani. L’aspetto economico è qualcosa di cui non si può non tener conto. L’aria, ossia l’ambiente che ci circonda. Alla Juventus l’auspicio è: pochi acquisti ma fatti bene. Nessun bisogno di consigli, nessun bisogno di rifondazione, il passato non troppo remoto ha già parlato chiaramente. Fare le giuste cose anziché le belle (?) cose. Se vincere aiuta a vincere, andare sul sicuro evita figuracce. Nello specifico, massimo un paio di cambi per i tre settori (difesa, centrocampo e attacco) con particolare cautela per il reparto difensivo e attenta valutazione per la mediana.
La Vecchia Signora è già nell’Olimpo assieme a Real Madrid, Barcellona e Bayern Monaco. Se qualcuno cercherà di dissuadervi da questa verità cristallina chiedetegli quale altra squadra avrebbe potuto fare quel che ha fatto la Juve sul campo del Bernabeu.
Per il resto tutto a posto. Ora va di moda l’esser scienziati. A me la scienza non ha mai convinto. All’inizio volevo fare il liceo scientifico per indicibili motivi. Poi ho optato per la ragioneria e alla fine ho fatto le stesse cose.