Allegri l’aveva previsto, l’ultima giornata del 2011 l’ha confermato: Milan in testa al campionato, sia pure in coabitazione con la Juventus. I rossoneri coronano una rimonta avviata immediatamente dopo la figuraccia rimediata a Torino la sera del 2 ottobre, quando la classifica li poneva ad appena 5 punti, distanti di 6 dai bianconeri in fuga. Undici gare dopo il Milan riagguanta la rivale, forte di nove vittorie e due pareggi (un bottino che porta gli uomini di Allegri a ben 80 punti ottenuti nell’anno solare) e prova a dare la svolta invernale al torneo, come accaduto un anno fa, grazie al raggiungimento della forma migliore e agli aiuti del mercato di gennaio. Galliani ha già promesso che un attaccante arriverà e sarebbe l’arricchimento ulteriore per il reparto che – in questo momento – sta facendo la differenza: con 35 reti è nettamente il più forte del campionato. Perché se è vero che oggi Ibrahimovic è più che mai decisivo, nella seconda parte del campionato lo svedese ebbe una flessione pericolosa, e il Milan vuole attrezzarsi per non patirne eventuali conseguenze.
Milan-Juventus dovrebbe essere il duello che ci accompagnerà a lungo nel 2012. L’aggancio in vetta è giunto dopo il pareggio della squadra di Conte a Udine: partita molto attesa alla vigilia, molto deludente nei fatti. Avversarie più attente a controllarsi che ad aggredirsi, lo 0-0 conclusivo ne è stata la logica conclusione. Con una nota di merito in più per la squadra di Guidolin, promossa a una verifica contro una grande e quanto mai inserita nel gruppetto di testa. Un gruppetto che potrebbe a breve allargarsi all’Inter: quarta vittoria consecutiva (con risveglio di Milito: non segnava in casa in campionato dal 19 gennaio) e zona Champions distante appena sei punti. Impensabile poco tempo addietro. Risposte opposte dalle due romane: il Chievo si rivela la squadra compatta temuta da Reja e impone un pareggio deludente alla Lazio; la Roma prosegue sull’onda lunga di Napoli e ribadisce la propria facilità di gioco (e di gol) anche a Bologna.
A proposito di Napoli: scoppiettante la risposta a chi lo dava in crisi, ma scoppiettanti saranno anche i prossimi giorni a Genova, visto che Preziosi non sarà fiero della figuraccia rimediata dai rossoblù. Anche l’Atalanta mette in campo il carattere, era l’unica via possibile per allontanare momentaneamente la tempesta scommesse che si sia sta nuovamente addensando sulle teste nerazzurre. Basterà?