Cari amici interisti non montiamoci la testa, ringraziamo per i 6 punti nelle prime due gare di campionato, come non succedeva nemmeno ai tempi di Mourinho, ma stiamo zitti e coperti, ci aspetta un campionato da Europa League. Certo si vede molto di più’ rispetto allo scorso campionato, quest’anno abbiamo un signor allenatore e non un apprendista o dei bolliti. Il Catania, rivelazione del passato campionato, si è’ privato quest’anno dei suo migliori giocatori e rischierà’ molto. La classifica si sta chiaramente spaccando in due parti: 7/8 squadre che lotteranno per scudetto e Coppe e le altre che vivranno alla giornata per non retrocedere. Certo Juventus, Napoli e Fiorentina impressionano per la continuità di gioco e la voglia di lottare per tutta la partita. Il Milan dipendera’dagli umori di Balotelli, se Mario ha voglia basta mettergli nove giocatori piu’ un portiere attorno e lui può’ farti vincere con chiunque. Ritornera’Kaka’, mi sembra un revival inutile, il Milan ha bisogno di qualcuno in difesa che sappia colpire di testa! Vedo con grande piacere la decisione della Lega Pro di limitare la presenza nelle squadre di over 25. E’ una decisione giustissima! Il professionismo deve limitarsi alla serie A e B altrimenti rischiamo di avere ragazzi che giocano, come unica attività’, nei campionati minori e poi si trovano a 30 anni senza arte ne parte. Se a 25 anni non sei ancora nei due campionati maggiori e’ meglio avere una attività’ collaterale che ti permetta di crescere e vivere dignitosamente quando smetterai di giocare. Certo che parlare di calcio in momenti come questi dove decisioni, spero ponderate fino all’esasperazione, di poche persone possono portarci in una guerra che, come tutte le guerre non si può prevedere come si svilupperebbe e comunque non sarà mai la soluzione di alcun problema,sembrerebbe da superficiali. Noi però confidiamo che nelle menti dei decisori si faccia strada la capacità’ di comprendere che il mondo può’ proseguire solo se tutti noi sviluppiamo il desiderio di confrontarci comprendendo che ogni uomo,chiunque sia o comunque pensi,e’un nostro simile con il quale discutere, trattare e raggiungere soluzioni. Si vive di confronti,non di scontri! È’ per questo che anche in questo momento e ‘ importante continuare a parlare di sport, come il calcio, dove l’avversario è fondamentale e non puoi abbatterlo, senza di lui non può svolgersi l’incontro. Speriamo allora che alla ripresa del campionato si possa gustare in amicizia, della quale fanno parte anche gli sfottò, il derby d’Italia a San Siro per il quale non mi preoccuperei se, per una volta, non fosse il migliore a vincere.