Sono appena tornato a casa dopo aver assistito ad uno spettacolo eccezionale: il musical Pinocchio interpretato dai ragazzi e volontari di una cooperativa che, composta da famiglie e giovani impegnati nel sociale, procura lavoro e divertimento a ragazzi afflitti dalla sindrome di Down o da diverse disabilità.
Conoscere queste attività, la passione con la quale molte persone dedicano lavoro e soldi, il livello cui riescono a far esprimere questi amici meno fortunati, ci rende meno pesante accettare i tanti elementi negativi che, giornalmente, vengono espressi nel nostro Paese.
E pensare che molti soloni, arringando i telespettatori assisi su pile di water, predicano, durante talk show televisivi che fanno incavolare chi paga correttamente il canone, contro queste attività private solo perché, spesso, sono collegate a mondi oratoriani e allora, invece di comprendere quanto bene facciano alla nostra società, vorrebbero distruggerle, sempre giustificando il tutto in base a false istanze di perequità e correttezza, addebitando loro ancora più imposte e tasse rispetto alle già troppe che pagano. Io invece vorrei dire grazie a questi ragazzi, le loro famiglie e i loro educatori.
Proprio sulla base di questi concetti io interpreto il mondo del calcio che deve, contemporaneamente, essere sport, divertimento e business. Le tre cose, se giustamente pesate e organizzate, non sono per niente in contrasto. La base è lo sport che senza divertimento singolo e collettivo non avrebbe però significato, e che questo porti al business è nella logica dell’autoalimentazione, ci mancherebbe che lo stato debba intervenire anche per la sopravvivenza dello sport più seguito al mondo.
La cosa più sorprendente dell’odierna giornata di campionato è l’uscita di Conte che ha parlato di tentativi di destabilizzare la Juventus. Ecco, io dico, non ha capito che le cose del calcio non sono l’elemento fondamentale della vita dei cittadini e vanno prese con la dovuta misura, altrimenti si rischia di cadere nel ridicolo. Infatti, Conte ne avrà preso atto, gli arbitri non fanno certo parte degli destabilizzatori, la rete che ha dato l’avvio alla vittoria della Goeba sul Genoa è arrivata da un rigore inesistente.
La Roma va come un razzo: gli avversari colpiscono i pali, loro fanno goal! A Udine ha fatto una gara di contenimento e, appena l’Udinese ha mollato, l’ha punita: i campionati si vincono così.
Il Napoli lotta per non perdere il passo e, per ora, ci riesce con sufficiente facilità. La Fiorentina con grande sofferenza e l’Inter agevolmente rimangono vicine alle prime tre in classifica.
Per l’Inter avevo pensato ad una vittoria con molte reti di differenza, recandomi allo stadio mi veniva alla mente una partita di venti anni fa: arrivava a S.Siro un Catania che, una serie di circostanze favorevoli, avevano portato al secondo posto in classifica. Questo aveva portato la squadra alla convinzione di essere forte. Su queste basi si era presentata in campo per giocare alla pari per la vittoria,come era finita? Cinque pere e a casa. Pensavo la stessa cosa del Verona, e pressappoco….
L’Inter corre, lotta, ha delle individualità molto forti, non penso sia all’altezza dello scudetto ma nemmeno troppo distante. Mazzarri ha preso atto di alcuni errori fatti nei minuti finali delle ultime partite e, quando il Verona ha segnato il secondo goal, si è immediatamente coperto a centrocampo. Mi hanno impressionato Guarin, Alvarez e Jonathan, molto meno Kovacic. Forse a gennaio lo presteranno a qualche squadra minore.
Cosa ne pensate del Milan?I casciavid hanno ancora perso, sarà meglio puntare alla Champions perché i primi posti del campionato sono sicuramente andati. Non capisco poi Balotelli, io lo ritengo, potenzialmente, uno dei primi cinque attaccanti del mondo, ma non vorrei che lo rimanga solo potenzialmente, pare diventato solo uno specialista di pettinature e tuffi alla ricerca di rigori. Deve capire che, oramai, lo sanno anche gli arbitri.
Dai ridiamoci sopra, martedì andrò a seguire l’Inter “all’Atalanta”, questa si impegna, di solito, solo contro i bauscia: speriamo abbia una pausa.
Forza che il calcio è bello e, unito alle attività descritte all’inizio, ci mantiene vivi, dà la giusta adrenalina alle nostre giornate e ci fa comprendere che, nel nostro Paese, ci sono anche molte cose buone e non solo la caterva di cattive notizie che, ogni giorno, ci vengono propinate.