È ancora il Monte Cervino ad essere inquietante e tragico protagonista in questa terribile estate di incidenti in montagna: è notizia di pochi minuti fa, con un alpinista che è precipitato purtroppo da quota 3800 metri mentre stava percorrendo la Cheminée a valle della capanna Carrel. Ne dà notizia Repubblica con l’allarme scattato e dato dal compagno di cordata che accompagnava l’alpinista italiano nell’attraversata: in vetta il cellulare non prendeva e il compagno è dovuto tornare fino a Capanna Carrel per poter rilanciare l’allarme tremendo. In poche ore il corpo dell’alpinista è stato recuperato e trasportato in Svizzera dall’Air Zermatt: purtroppo era senza vita ormai, mentre l’amico è stato riportato a valle dal soccorso valdostano intervenuto. La Polizia cantonale del Vallese procederà all’identificazione e all’indagine sull’accaduto, ma intanto AostaSera riporta qualche dettaglio in merito: la vittima è toscana, come il compagno che ha dato l’allarme e nel pomeriggio gli uomini della stazione del Sagf della Guardia di finanza del Breuil raccoglieranno la sua testimonianza.
CERVINO, NUOVA TRAGEDIA DOPO IL 14 AGOSTO
Quanto avvenuto oggi, ancora in un alveo di mistero per via delle pochissime informazioni recepite anche dalle stesse autorità, ricorda purtroppo una tragedia avvenuta molto poco tempo fa: sempre sul Cervino, lo scorso 14 agosto Fiorenzo Bottega – 52enne, anche lui alpinista esperto (originario di Conegliano) – è morto in Valle d’Aosta mentre si trovava in cordata con altre tre persone. Secondo quanto riportato dalle cronache locali, l’alpinista chiamato “Fiore” ha perso l’equilibrio precipitando per centinaia di metri e nulla purtroppo è servito l’intervento del soccorso alpino valdostano allertato dai compagni di scalata. Proprio ieri nella parrocchia di Santa Maria di Fatima, a Parè di Conegliano, si sono svolti i funerali con amici e familiari increduli per quanto avvenuto solo pochi giorni prima al loro amato Fiorenzo.