Andando ancora indietro nel tempo, è stato addirittura Benjamin Franklin negli Stati Uniti ad avere l’idea di stravolgere l’orario per riuscire ad ottenere un risparmio di energia per la collettività. Era il 1784 e all’epoca il risparmio riguardava addirittura il consumo delle candele, sicuramente importante nel XVIII secolo, ma motivazione che fa sorridere pensando ai consumi attuali. L’idea di Franklin di un’ora legale “grezza” riguardava semplicemente il fatto di svegliarsi prima, non per scelta individuale ma per convenzione comune, per sfruttare di più le ore del giorno e dunque riuscire a tenere spente il maggior numero di candele possibile. Vivere la giornata durante le ore di luce è sempre stata un’abitudine delle società antiche, ma ora si sta valutando l’anacronismo di questa scelta, alla base delle differenti necessità energetiche che non possono essere arginate da una semplice ora di luce in più. (agg. di Fabio Belli)
L’IDEA ORIGINALE NEL 1907
L’idea originale dell’ora legale arriva direttamente e viene attribuita al britannico William Willett che la illustrò in una sua pubblicazione del 1907 intitolata “The Waste of Daylight”, nella quale si pomuoveva l’ideazione e l’adozione dell’ora legale per abbassare i costi dell’illuminazione che iniziavano a gravare sia a livello industriale, sia per le abitazioni private. L’idea divenne un progetto concreto presentato alla Camera dei Comuni nel 1908, ma fu inizialmente bocciata, venendo ufficialmente adottata dalla Germania per la prima volta nel 1916, mentre era in corso la Prima Guerra Mondiale,. nche in Italia l’ora legale fu introdotta per la prima volta nel 1916, ma nel corso degli anni apparì e sparì dai calendari degli italiani. Al 1966 risale il suo ripristino definitivo, dovuto a un periodo di crisi energetica e al bisogno di ottimizzare al massimo l’illuminazione garantita dalla luce del sole. (agg. di Fabio Belli)
IL RISPARMIO ENERGETICO E’ MINIMO
La Commissione Europea, come confermato anche dal Presidente Jean-Claude Juncker che ha citato l’enorme successo della consultazione pubblica tra milioni di cittadini, si è detta pronta ad abolire il cambio da ora legale a ora solare che avviene due volte l’anno, venendo incontro alla richiesta dei Paesi nordici, e da più parti si è sottolineato come ciò comporterebbe un notevole vantaggio anche per l’Italia dal punto di vista energetico. Ma è proprio così? In realtà, certo ci sarebbe un risparmio nei consumi come sempre accade durante i sette mesi in cui è in vigore l’ora legale, ma l’addio all’ora solare non garantirebbe quei risparmi che molti si aspettano e, secondo alcuni studi, negli ultimi anni il beneficio dell’ora legale si riduce sempre più, anche perché nelle nostre case si riduce sempre più il ricorso all’elettricità solo per illuminare, mentre il suo impiego è maggiormente destinato agli elettrodomestici. (agg. R. G. Flore)
JUNCKER, “I PAESI STABILIRANNO IL FUSO”
Si è trattato, di fatto, della consultazione pubblica di maggior “successo” tra quelle lanciate da parte dell’Unione Europea, con oltre 4,6 milioni di risposte in merito al tema dell’abolizione o meno della cosiddetta ora legale. “Ci organizzeremo di conseguenza” ha detto commentando questi dati Violetta Bulc, Commissaria ai Trasporti a Bruxelles, anticipando quella proposta legislativa che presto verrà discussa in sede di Parlamento europeo e anche del Consiglio. A tal proposito, Jean-Claude Juncker ha scritto nelle ultime ore un tweet per mezzo di una delle sue portavoci, spiegando che si cercherà di venire incontro a quella che è la volontà di milioni di cittadini europei, abolendo di fatto il passaggio dall’ora legale a quello solare. Dunque, nelle parole di Juncker si deduce che poi spetterà ai singoli Stati membri, una volta caduto quell’obbligo, decidere se restare nell’ora legale o in quella solare, mentre la scelta del fuso orario resta prerogativa di ogni singola nazione. (agg. R. G. Flore)
I VANTAGGI A CUI DIREMO ADDIO
Se la Commissione Europea è arrivata al punto di voler abolire l’ora legale, dando di fatto seguito ad un sentimento popolare diffuso, è evidente che lo spostamento di un’ora avanti delle lancette dell’orologio comporta più disagi che benefici. Eppure c’è un motivo se per tanti anni l’orario estivo è stato “corretto” con quello legale. Si tratta a quanto pare di vantaggi trascurabili per la maggior parte della popolazione europea, o quanto meno per quella porzione che ha votato il sondaggio proposto dalla Commissione. Ma di cosa parliamo nello specifico? Come ricordato da SkyTg24, l’aumento delle ore di luce garantisce un aumento della vitalità, dovuto anche all’arrivo della primavera. Inoltre è stato scientificamente dimostrato che la luce stimola la produzione di vitamina D, fondamentale per il sistema immunitario. In più la luce del sole ci invoglia a vivere all’aria aperta e a svolgere attività fisica, con benefici importanti per tutto l’organismo. Una volta abolita l’ora legale dovremo fare affidamento soltanto sulla nostra buona volontà. (agg. di Dario D’Angelo)
LA VITTORIA POLITICA DEI PAESI NORDICI
Il cambio da ora legale ad ora solare, quello che ogni anno ci costringe a spostare le lancette degli orologi – analogici e digitali – avanti di un’ora, rischia di finire per sempre nel dimenticatoio. La Commissione Europea ha infatti intenzione di abolire l’ora legale facendo sì che a restare in vigore per tutto l’anno sia l’orario estivo, e cioè quello che ci regala di sera un’ora in più di luce. Come riportato da Il Messaggero, se questa riforma otterrà la maggioranza dei voti del Parlamento Europeo e verrà poi approvata dal Consiglio Ue dei capi di Stato, assisteremmo di fatto ad una vittoria politica dei Paesi nordici. Proprio alcuni di loro, tra cui Finlandia e Lituania, a cui si sono aggiunti in seguito Estonia, Svezia e Polonia, oltre ad alcuni eurodeputati liberali tedeschi, ne chiedono da tempo l’abolizione, ritenendo l’ora legale ormai scollegata dalle motivazioni riguardanti un presunto risparmio energetico e adducendo anche motivi di sanità pubblica, quali i costi necessari a sopperire ai disturbi del sonno provocati dal cambio di orario. (agg. di Dario D’Angelo)
“ADDIO DISTINZIONE TRA ORA SOLARE E LEGALE”
L’iter prevede che se dalla Commissione Europea arriverà il via libera – e ci sono tutte le condizioni dopo quanto detto dal presidente Juncker – si passa poi al Parlamento Europeo, i capi di Stato dei Paesi membri e infine il Governo comunitario, ovvero il Consiglio Europeo. SI vuole abolire l’ora legale e dopo anni di “annunci” ora sembra che siamo arrivati al punto di non ritorno: «addio alla destinazione tra ora solare e legale», così è stato perentorio il Presidente della Commissione dopo il sondaggio record (dove però, il vero dubbio, è che hanno partecipato praticamente tutti tedeschi). «Non è un referendum, è una consultazione, e terremo conto nella nostra analisi in modo debito di tutti gli aspetti legati ai contributi ricevuti oltre ad altri studi e rapporti», ha assicurato poco fa in una nota pubblica il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas. (agg. di Niccolò Magnani)
LA COMMISSIONE UE HA DECISO: “ABOLIAMOLA”
Ore contate, è il caso di dire, per l’ora legale. Come riportato da La Repubblica, la Commissione Europea proporrà di abolirla in tutta l’Unione europea. Ad annunciarlo è stato il presidente Jean-Claude Juncker in un’intervista al canale televisivo tedesco Zdf, spiegando: “La gente vuole farlo, quindi lo faremo”. Il convincimento di Juncker sulla volontà popolare è dato dal sondaggio online condotto fra luglio e agosto, in cui la maggior parte dei 4,6 milioni di partecipanti ha espresso il proprio favore alla possibilità di eliminare la convenzione secondo cui in estate si spostano le lancette un’ora avanti per godere al massimo delle ore di luce nell’arco del giorno. Juncker ha commentato:”Abbiamo realizzato una consultazione pubblica e milioni di cittadini hanno risposto. Sono dell’avviso che in futuro debba essere l’ora estiva (ovvero l’attuale ‘ora legale’) a divenire la regola”. Come riportato da Afp, Juncker ha detto che la Commissione Europea prenderà oggi una posizione ufficiale al proposito. (agg. di Dario D’Angelo)
PARTECIPAZIONE RECORD AL SONDAGGIO
E’ stato definito il sondaggio più partecipato di sempre, quello al quale hanno partecipato oltre 4,6 milioni di europei, chiamati ad esprimersi sull’ora legale. Ebbene, l’80% si è detto contrario, chiedendone così la sua abolizione in favore dell’ora solare. Al momento si resta in attesa della comunicazione ufficiale ma sulle anticipazioni finora giunte non sarebbe ancora arrivata la smentita. Ora ci si domanda in che modo il Parlamento Europeo affronterà la questione. Certamente si tratterà di un percorso lungo e per nulla semplice e per questo non imminente. L’iter sulla possibile abolizione era stato avanzato da due membri del Parlamento Europeo, uno ceco ed uno francese ma la loro risoluzione relativa all’eliminazione della direttiva che impone in Europa il passaggio al doppio cambio orario era stata respinta lo scorso febbraio. Altri Paesi si erano espressi ritenendo necessario un ulteriore approfondimento e tra coloro che avevano sollecitato a più ripresa la Commissione c’era stata in particolare la Finlandia che non vede affatto di buon occhio il cambio all’ora legale. Ora l’Europa come deciderà di intervenire? (Aggiornamento di Emanuela Longo)
GLI STUDI SU EFFETTI NEGATIVI DEL CAMBIO ORARIO
Sono in particolare quattro i Paesi europei che ormai da anni si battono affinché l’ora legale possa essere del tutto abolita. In generale il doppio cambio orario annuale non piace a gran parte degli europei o almeno a gran parte dei 4,6 milioni che hanno partecipato alla consultazione lanciata dalla commissione europea. In Finlandia, Lituania, Svezia e Portogallo, come spiega il quotidiano La Stampa nell’edizione online, negli anni si sono svolti numerosi studi da parte di diversi movimenti attivi sul fronte e che hanno dimostrato scientificamente come il cambiamento orario possa avere degli effetti negativi sulla salute psico-fisica degli stessi cittadini. Da questi studi, ad esempio, è emerso che nei giorni immediatamente successivi al cambio dell’ora legale, ci sarebbe un aumento degli infortuni sul lavoro. Dopo il risultato record del “sondaggio”, ora l’Ue è di nuovo chiamata ad esprimersi sull’annosa questione. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
L’80% CONTRO IL DOPPIO CAMBIO
Per otto cittadini europei su dieci, l’ora legale andrebbe abolita. Si torna anche quest’anno sull’annosa questione che accende il dibattito e che porta all’insistente domanda sul destino dell’ora legale. Ebbene, questa volta coloro che hanno risposto al “sondaggio” lanciato dalla Commissione europea tra il 4 luglio ed il 16 agosto ha riportato risultati record a sostegno dello stop al doppio cambio di ora annuale. Un quesito già finito nell’Aula dell’Europarlamento dopo che alcuni Paesi avevano fatto sentire la propria voce a Bruxelles per porre fine all’ora legale, senza tuttavia giungere ad una decisione in merito. Sebbene non siano ancora stati resi noti i numeri esatti della consultazione, secondo la testata tedesca Westfalenpost – che cita fonti Ue – si parla del ben l’80% a sfavore dell’ora legale. Al sondaggio hanno partecipato 4,6 milioni di europei ma, come spiega La Stampa, i Paesi maggiormente orientati a questo cambio sarebbero Finlandia, Lituania, Svezia e Portogallo, dove già sono stati realizzati degli studi a sostegno dell’inutilità e degli effetti negativi del doppio cambio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ABOLIRE L’ORA LEGALE? L’UE DEVE PRENDERE UNA DECISIONE
L’ora legale potrebbe essere abolita. Un tormentone che ciclicamente si ripete ma che questa volta sembrerebbe essere qualcosa di più di una semplice “indiscrezione”. Come riferisce Il Post, fra lo scorso mese di luglio e agosto, 4.6 milioni di persone hanno partecipato ad un sondaggio indetto dalla commissione europea, sull’efficacia o meno dell’ora legale, ovvero, lo spostare avanti le lancette dalla primavera fino all’inizio dell’autunno, per godere di maggiore luce di sole e quindi risparmiare in corrente e riscaldamento. Un sondaggio a cui l’80 per cento delle persone ha risposto sottolineando “l’inutilità” di tale spostamento di orario, e ovviamente l’Unione Europea dovrà ora tenerne conto.
COME CAMBIA DAL NORD AL SUD DELL’EUROPA
Secondo il sito Euractiv, «Tutto lascia pensare che gli europei smetteranno presto di spostare le lancette degli orologi». Ma perché l’ora legale andrebbe annullata? Semplicemente perché gli effetti su alcune nazioni europee sono decisamente più concreti rispetto a quelli su altre, soprattutto nella zona del sud del Vecchio Continente, leggasi Italia, Spagna e Portogallo. Nel nostro paese, ad esempio, nel momento di massimo luce il sole sorge verso le 5:30 e tramonta alle 21:00, e senza l’ora legale sorgerebbe alle 4:30 per tramontare alle 20, in poche parole, si gode di un’ora in più di sole la sera, tenendo conto che al mattino in pochi sono svegli all’alba. In Finlandia, invece, la situazione cambia radicalmente, con giornate in cui vi sono ben 19 ore di luce, sorgendo alle 4 e tramontando alle 22:40, per via della diversa esposizione rispetto all’equatore e al Polo nord. Situazione molto simile anche in Germania e in Francia, due dei paesi che da anni chiedono l’abolizione dell’ora legale. A questo punto non ci resta che attendere la replica, se mai ci sarà, dell’UE.