A cinquant’anni dalla sua morte, Mediaset ricorda Padre Pio con un documentario tutto dedicato alla sua missione. Lo speciale, dal titolo Gli anni felici di Padre Pio, racconterà infatti la vita del Santo da Pietrelcina, con un focus sulla sua vita e sulle testimonianze di chi l’ha conosciuto. Un’ora di storie, racconti e ricordi tutti dedicati alla straordinaria figura di uno dei protagonisti più carismatici, amati e discussi della chiesa cattolica dello scorso secolo. Ma nel corso della docu-fiction, che prenderà il via in seconda serata a partire dalle 23.10, si parlerà anche del fenomeno delle stimmate, comparse esattamente cento anni fa, ai primi di settembre del 1918, e scomparse completamente dopo la sua morte: “Gli scienziati definiscono questo un assurdo fisio-patologico perché ogni ferita, qualunque sia la sua origine, nel momento stesso in cui si forma comincia un processo di riparazione attraverso la formazione di questo tessuto particolare cicatrizzante”, rivela lo scrittore e giornalista Stefano Campanella in un’intervista concessa a Famiglia Cristiana, “la scomparsa delle stimmate è un fenomeno che è stato constatato da testimoni autorevoli e credibili ed è stato anche fotografato”.
CANALE 5 E RAI 1 RICORDANO PADRE PIO
Mentre Canale 5 nella seconda serata ripercorrerà Gli anni felici di Padre Pio attraverso un documentario trasmesso in prima tv, la rete ammiraglia Rai ripercorrerà la storia del Santo da Pietrelcina con una puntata speciale tutta dedicata al suo ricordo. Nel corso dell’appuntamento in onda nella seconda serata di questa sera, Bruno Vespa ospiterà infatti il Premier Giuseppe Conte, che ripercorrerà la sua infanzia a San Giovanni Rotondo rivelando il suo particolare rapporto con Padre Pio. Il Premier, infatti, porta sempre con sé un’immagine del Santo da Pietrelcina, al quale è legato da una devozione particolare, che affonda le sue radici nelle scelte di famiglia: “Prima di venire a Roma per l’università ho vissuto molti anni a San Giovanni Rotondo. Tutta la mia famiglia era molto devota. Mio padre ha accettato l’incarico di segretario comunale lì proprio perché devoto”.