Marcia indietro del governo in merito all’obbligo di vaccinazione degli alunni. Dopo che il decreto milleproproghe aveva modificato la precedente normativa, concedendo l’iscrizione all’anno scolastico con la sola autocertificazione, ora nessun alunno non in regola con la profilassi verrà ammesso all’anno scolastico 2018-2019. E’ bagarre sui social, con le associazioni No Vax che sono sul piede di guerra, ma a tutt’oggi, giovedì 6 settembre 2018, servirà obbligatoriamente la vaccinazione per poter iniziare ad andare a scuola. Nel frattempo sono partiti i controlli a campione da parte dei carabinieri del Nas, il Nucleo Anti Sofisticazioni, come riferito dall’edizione online del Piccolo. Si sta controllando che tutta la documentazione fornita dai genitori sia in regola. e che non sia invece contraffatta, come aveva denunciato una mamma di Brescia attraverso la propria pagina Facebook. Chi dichiara il falso rischia una denuncia per reato penale con pene fino a due anni di reclusione. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LE PAROLE DEL PRESIDENTE MATTARELLA
Sull’emendamento del Governo che mantiene l’obbligo delle vaccinazioni per ottenere l’iscrizione nelle scuole, è arrivato il commento positivo anche da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che si è soffermato sulla necessità del Paese di avere fiducia nella scienza e nei suoi progressi. “Nei confronti della scienza non possiamo esprimere indifferenza, né diffidenza verso le sue affermazioni e i suoi risultati“. Mattarella ha spiegato come l’Italia debba: “Saper distinguere il vero dal falso e riconoscere il valore della ricerca scientifica, che le nostre università conducono con serietà e rigore“. Un segnale che, viste le decisioni prese dal Governo, sembra congelare le tante polemiche, di forte impatto mediatico, costruite attorno al tema vaccini negli ultimi mesi. (agg. di Fabio Belli)
APPROVA L’ISS
Anche l’Istituto Superiore della Sanità ha commentato positivamente la decisione del Governo riguardo la marcia indietro sul decreto Lorenzin, che di fatto mantiene l’obbligo delle vaccinazioni per andare a scuola. Ha spiegato ianni Rezza, epidemiologo e direttore del Dipartimento malattie infettive dell’ISS: “Si tratta di una scelta saggia. Non credo che si possa parlare di una sconfitta della maggioranza, ma si tratta di una decisione di buon senso dopo aver preso atto della situazione. Credo che tutte le leggi siano migliorabili e ciò vale anche per l’obbligo vaccinale. Ma farlo con urgenza avrebbe generato solo confusione. L’emendamento della sospensione dell’obbligo vaccinale mi sembrava un provvedimento poco meditato e che sarebbe intervenuto a scuole già aperte.” Gli ambienti scientifici sono dunque compatti nel giudicare positivamente la decisione del Governo. (agg. di Fabio Belli)
PLAUSO DI ASSOCIAZIONE PRESIDI E PD
La maggioranza fa un passo indietro sui vaccini e prepara un emendamento che va a confermare l’obbligo nelle scuole. Sono diversi i gruppi parlamentari che hanno presentato degli emendamenti ora al vaglio della maggioranza e che abroga dal decreto Milleproroghe il comma secondo il quale non sarebbe obbligatorio il vaccino per i bambini di materne e asili. La notizia ha ovviamente fatto esultare l’Associazione nazionale presidi, il cui presidente Antonello Giannelli, come riporta RaiNews, ha commentato: “E’ una buona notizia che denota sensibilità da parte del Parlamento rispetto alle ragioni da noi esposte in audizione davanti alle commissioni della Camera”, aggiungendo, “è una grande vittoria di civiltà”. Anche per il Pd si tratta di un importante successo: “E’ un successo importante ottenuto anche grazie al contributo decisivo dei parlamentari del Partito democratico”, ha spiegato il capogruppo Dem in commissione Affari sociali, Vito De Filippo. Mentre il segretario del Partito democratico, Maurizio Martina ha esultato: “Dietrofront di Lega e Cinque Stelle sui vaccini, battuta la loro visione oscurantista. Resta l’obbligo. Grazie alle tantissime famiglie che si sono battute come noi per il diritto alla salute dei bambini e per la scienza”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LORENZIN: “SCIENZA BATTE IGNORANZA”
«Vittoria della scienza su ignoranza e pregiudizio. Grazie al mondo scientifico, della scuola e della cultura e grazie alle forze politiche che si sono battute per ristabilire il primato della salute collettiva. Un abbraccio alle coraggiose mamme di IoVaccino. Finalmente i loro bimbi potranno andare a scuola sicuri»: così l’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin dopo la notizia che l’emendamento sulla non obbligatorietà dei vaccini è stato cancellato dal Governo nel prossimo Milleproroghe. Sulla stessa scia dell’ex titolare ora leader di Civica Popolare, un altro strenuo difensore della necessità di rafforzare la copertura vaccinale in Italia, il professore e docente del San Raffaele Roberto Burioni: «Ho detto che avrei giudicato il governo solo in base ai fatti. Sono felice che la ragione abbia prevalso, lo prendo come un segno di buon auspicio per tutto il resto», scrive su Twitter il noto virologo che proprio sui vaccini ha costruito una sorta di “seconda carriera” per sfidare con le armi della scienza l’ignoranza e le “bufale” circolanti sul web. (agg. di Niccolò Magnani)
NUOVA LEGGE PER SUPERARE DECRETO LORENZIN
Dietrofront del governo sui vaccini: i bambini non immunizzati restano fuori da scuola. È pronto un emendamento che sopprime un comma del decreto Milleproroghe che avrebbe reso i vaccini non obbligatori per materne e asili. La legge Lorenzin dunque non è stata “disinnescata”, anzi torna in pista. Per l’ex ministro della Salute è una «vittoria della scienza su ignoranza e pregiudizio». Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto: «Nei confronti della scienza non possiamo esprimere indifferenza e diffidenza verso le sue affermazioni e risultati». L’obiettivo del MoVimento 5 Stelle resta però quello di superare il decreto Lorenzin. Lo ha chiarito Vittoria Baldino, relatrice M5s al decreto Milleproroghe. Per le politiche vaccinali si pensa ad «un provvedimento normativo ad hoc: il ddl che abbiamo già depositato al Senato e di cui si inizierà l’esame nel più breve tempo possibile». Il governo vuole puntare su una «disciplina organica e razionale» per arrivare al superamento della legge Lorenzin, «un testo di carattere emergenziale, causa dei malfunzionamenti e del caos che abbiamo dovuto affrontare fino ad oggi». (agg. di Silvana Palazzo)
“BAMBINI A SCUOLA? SOLO IMMUNIZZATI”
Il Governo, alla fine, ha cambiato idea: un nuovo emendamento sostituisce il precedente (presentato da Lega e M5s) nel Decreto Milleproroghe ponendo fine alle proteste scattate tra luglio e agosto a firma Vittoria Baldino e Giuseppe Bompane (Cinque Stelle). In poche parole, viene stoppato il testo – già approvato in Senato – per poter bloccare l’ingresso a scuola dei bambini da 0 a 6 anni che non sono stati vaccinati. L’emendamento di fatto blocca la possibilità che in classe potessero entrare bimbi non vaccinati, tanto all’asilo nido quando alla scuola materna: viene esclusa anche l’ipotesi di “classi differenziate”, di fatto riportando l’alveo originario del Decreto Lorenzin così tanto criticato dallo stesso Governo gialloverde. Ieri ricordiamo che nel corso dell’audizione alla Camera delle Commissioni Affari Costituzionali e Legislativa, tutti gli esperti si erano espressi contro il cambiamento del Decreto Lorenzin, sebbene ancora del tutto perfettibile. (agg. di Niccolò Magnani)
IL CASO DI MILANO
Caso unico a Milano: a un bambino stato vietato l’ingresso all’asilo nido perché privo del certificato di vaccinazione nonostante le proteste dei genitori. In totale in Lombardia il 95% dei bambini di età compresa fino ai 6 anni risulta in regola, anche se sempre a Milano le famiglie che pur hanno eseguito la vaccinazione ma non hanno ancora ricevuto dal comune l’apposita documentazione, sono circa 500 cosa che la dice lunga del caos venutosi a creare. Tutti questi bambini però hanno avuto regolare accesso alle strutture scolastiche: il Comune ha messo a disposizione un centro di documentazione in Alzaia Naviglio Grande 20. La scadenza per presentare i documenti necessari alla frequenza scolastica è il 7 settembre. Dunque pienamente rispettata in Lombardia la legge sull’obbligatorietà della vaccinazione per frequentare le scuole di infanzia e sull’introduzione dell’anagrafe vaccinale che monitora le famiglie non in regola (Agg. Paolo Vites)
AUTOCERTIFICAZIONE
Rinviare l’obbligo vaccinale è una follia per medici e società scientifiche. Lo hanno ribadito medici e società scientifiche in Parlamento, mentre i presidi insistono: i bambini non entrano a scuola senza certificato. L’autocertificazione prevista dalla circolare dei ministri Grillo e Bussetti infatti per loro non basta. E allora ol governo M5s-Lega fa a sorpresa retromarcia, abolendo la prevista proroga di un anno dell’obbligo vaccinale. È spuntato un emendamento del relatore al Milleproroghe che farebbe tornare in pista in decreto Lorenzin che prevede da subito l’obbligatorietà della vaccinazione e la presentazione del certificato per l’iscrizione a scuola. L’incertezza regna sovrana nelle scuole: nelle regioni dove è già cominciato l’anno scolastico sono partite le prime sospensioni. Una situazione di grande confusione, e a farne le spese sono presidi e famiglie. «Secondo la legge Lorenzin i bambini devono avere la certificazione dei vaccini fatti, secondo la circolare ministeriale è sufficiente l’autocertificazione» afferma l’Associazione Nazionale dei presidi del Lazio.
VACCINI, TORNA L’OBBLIGO DEL CERTIFICATO A SCUOLA?
Per i presidi resta in vigore l’obbligo su dieci vaccinazioni previsto dalla legge Lorenzin, quindi se i genitori non vaccinano i loro figli questi non possono accedere a nidi e materne. E ciò vale fino a vaccinazione avvenuta o presentazione della prenotazione presso l’Asl. Mentre da sei a sedici anni possono accedere a scuola, ma rischiano multe da 100 a 500 euro. Il Parlamento potrebbe risolvere a sorpresa il problema con una proroga di un anno dell’obbligo vaccinale stabilito dal decreto Lorenzin. In questo modo il governo spazzerebbe via ogni dubbio emerso dopo la circolare dei ministri della Salute e dell’Istruzione, Grillo e Bussetti. Per i presidi prevale la legge Lorenzin a fronte della circolare. Dopo le posizioni a favore dell’obbligo vaccinale espresse all’interno della maggioranza, a partire dal medico e deputato Giorgio Trizzino e la senatrice Elena Fattori entrambi di M5s – potrebbe dunque arrivare, come riportato dal Sole 24 Ore, una retromarcia clamorosa.