Dietro al caso del Regina Margherita di Torino emerge una inquietante possibilità che gli inquirenti avrebbero preso in considerazione nel valutare l’intera vicenda: e se dietro al prelievo dei genitori della piccola denutrita vi fosse la presenza di una setta? Non vi sono ovviamente conferme, eppure da più parti – da La Stampa e Giornalettismo fino a qualche associazione scesa in campo per salvaguardare la salute della bimba – i racconti fatti dalla piccola di 10 anni ai medici potrebbero esserci gli indizi della setta “il gruppo degli Esseri Umani”. È un gruppo del “guru” piemontese Andrea Castellani, già coinvolto in passati in altri presunti casi di minori sottratti alle cure della sanità pubblica e “docente” delle pratiche per divenire “sovrani di se stessi” (ovviamente dietro lauto pagamento, un classico..). I genitori in realtà hanno smentito nettamente tale opzione, con l’avvocato della famiglia che ha riportato le parole del padre: «Non diciamo sciocchezze, non facciamo parte di nessuna setta e siamo una famiglia per bene. Non abbiamo mai maltrattato nostra figlia. Ora sta migliorando ed è seguita». (agg. di Niccolò Magnani)
I DUBBI E LE DENUNCE
La piccola di 10 anni sarebbe in questo momento in una comunità per curare la sua malnutrizione-anoressia che ha rischiato seriamente di portarla alla morte: restano però dubbi attorno ai genitori che sono anche indagati per presunti maltrattamenti. La bimba non è dato sapere dove sia stata mandata, anche se il legale della famiglia sostiene che le autorità sono state avvisate e che non è avvenuto alcun rapimento. Restano però i dubbi e i timori da parte dell’ospedale dove era stata ricoverata a Torino: a quanto risulta da La Stampa, in ospedale volevano applicare una norma del codice – in particolare il 403, che consente di bypassare la potestà genitoriale – ma non è stato possibile farlo subito e poi i genitori si sono portati via la piccola. Il padre intanto si trova a casa sua e alcuni giornalisti sono assiepati fuori per chiedere conto della bimba: lui “allarga le braccia ma non risponde”, spiegano dalla Stampa, mentre parla il legale al posto suo. La piccola però non c’è e l’ipotesi della comunità si allarga sempre più. (agg. d Niccolò Magnani)
AVVOCATO DEI GENITORI: “NON L’ABBIAMO RAPITA, STA IN UNA COMUNITÀ”
«È in una struttura pubblica. Di eccellenza. Dove l’abbiamo portata per darle il meglio dell’assistenza possibile. Dove sarà curata. E sarà aiutata. Ma attenzione, senza strapparla dall’affetto della sua famiglia»: parla così ad un collega de La Stampa l’avvocato dei genitori della bimba anoressica di 10 anni portata via contro il parere dei medici dall’ospedale martedì scorso. In sostanza, non è stata “rapita” come hanno scritto alcuni ma semplicemente è stata portata in una comunità specializzata sui casi di malnutrizione, denutrizione e comportamenti alimentari. «Abbiamo agito per tutelarla. È vero, è stata portata fuori dall’ospedale anche se i medici non volevano. Ma è nella legge. Non ci sono violazioni»: non dice però dov’è per evidenti motivi di privacy l’avvocato Jolanda Noli, legale che ha seguito fin dal principio il caso torinese. Parla di “anoressia infantile”, o “disturbo dell’alimentazione” e secondo lui non vi sarebbe alcuno maltrattamento: «Stanno benissimo e la Procura sa dove sono. Lo sa anche la Città della Salute. La piccola mangia da sola, e senza sforzi. Anche il petto di pollo, se davvero vuole saperlo», conclude l’avvocato che ha spiegato come i genitori stiano facendo il massimo per la cura e la salute della loro bimba. Il caso è intricato e complesso e intanto la Procura indaga. (agg. di Niccolò Magnani)
GENITORI INDAGATI PER MALTRATTAMENTI
I genitori della bambina di 10 anni ricoverata all’ospedale Regina Margherita di Torino per alcuni problemi dovuti ad una presunta denutrizione sono indagati. La Procura di Torino ha aperto un fascicolo d’inchiesta nei confronti della coppia che martedì scorso ha portato via la bambina dall’ospedale senza il via libera dei medici. I magistrati sono in contatto con la procura dei minori che, come riportato dal Corriere della Sera, sta seguendo da vicino e nel massimo riserbo la vicenda. Il reato ipotizzato dai magistrati sarebbe quello di maltrattamenti. La bambina era ricoverata perché denutrita, ma non è in pericolo di vita. I servizi sociali avrebbero chiesto l’allontanamento dalla famiglia perché, si presume, che fosse costretta a lunghi digiuni. «Se non ci fossero motivazioni sanitarie non saremmo così preoccupati», sussurra il personale sanitario che aveva preso in cura la piccola. (agg. di Silvana Palazzo)
BAMBINA RICOVERATA PER DENUTRIZIONE: GENITORI LA PORTANO VIA
Una bambina di 10 anni è sparita dall’ospedale Regina Margherita di Torino mentre i servizi sociali attendevano l’autorizzazione da parte del Tribunale dei Minori per l’allontanamento dai suoi genitori. Sono stati proprio la madre e il padre a portarla via dal reparto insieme ad un uomo che ha dichiarato di essere il loro avvocato. È successo martedì e per la sparizione della bambina, risultata denutrita, indaga la polizia, coordinata dalla procura. Non si tratta di un rapimento, il caso si configura come un allontanamento contro il parere dei medici. Forse i genitori temevano che fosse in arrivo un provvedimento del tribunale. Gli investigatori e i medici che hanno visitato la bambina sospettano che sia denutrita perché il cibo in casa veniva usato come un premio, quindi il mandarla a letto senza cena era una punizione o ricatto. Il personale sanitario ha provato a fermare i genitori che però hanno lasciato l’ospedale.
POLIZIA SULLE LORO TRACCE
Nonostante i tentativi dei medici e l’arrivo della polizia, i genitori della bambina di 10 anni denutrita sono andati via dall’ospedale Regina Margherita di Torino con la figlia. Quando sono stati informati dai medici dei lunghi tempi necessari per portare la figlia ad una completa guarigione, i genitori avrebbero preso la decisione di portarla via. E ora nessuno sa dove siano. La direzione sanitaria ha inviato gli atti e le cartelle cliniche della bambina alla procura. Come riportato da Il Giornale, la polizia ha diramato un mandato di ricerca in tutto il territorio nazionale per ritrovare la bambina e restituirla alle cure dei medici, preoccupati per il «grave stato di malnutrizione» in cui versava. La piccola necessita di cure urgenti ed è ritenuto alto il rischio che sia in pericolo di vita. È stato creato un identikit dei ricercati, grazie alle descrizioni fornite dal personale del Regina Margherita, per aiutare gli inquirenti nella loro identificazione.