Tra le varie riforme a cui sta lavorando il governo potrebbe essercene una per il bollo auto. L’esecutivo M5s-Lega intende lavorare sulla riduzione delle emissioni, ma bisogna tener conto anche dell’Unione europea che vuole uniformare le regole per tutti i Paesi membri. Si potrebbe arrivare allora ad una tassa legata al possesso, indipendentemente dall’utilizzo dell’auto. Il bollo auto potrebbe essere legato all’inquinamento prodotto dall’auto, quindi si pensa ad un aumento delle accise su quelle a gasolio, anche per finanziare le misure di carattere fiscale e disincentivare l’uso dei veicoli alimentati a diesel. Per quanto riguarda la riforma a cui pensa l’Europa, ci vorrà più tempo. Vi abbiamo parlato del congegno elettronico per rilevare la distanza percorsa e usarla per il calcolo dell’importo del bollo auto. L’intenzione della commissione Trasporti del Parlamento europeo è di lanciarlo nel 2023 con una sperimentazione iniziale sui mezzi pesanti. Nei tre anni successivi si passerebbe all’implementazione sulla totalità del parco auto. Per la definitiva introduzione bisognerà aspettare allora il 2026. (agg. di Silvana Palazzo)
BOLLO AUTO, PROBABILE REVISIONE IN ARRIVO
Il bollo auto potrebbe presto essere riformato. Lo ricorda businessonline.it, spiegando che da un lato c’è il Governo che vorrebbe rendere più costosa la tassa per i veicoli più inquinanti, mentre dall’altro l’Ue punterebbe a cercare di far pagare il bollo non più a seconda della potenza dell’auto, ma in base ai chilometri percorsi. Chiaramente per poter arrivare a una tale misura bisognerà dotare i veicoli di un apparecchio simile alla scatola nera che oggi si usa per le assicurazioni, di modo da poter verificare qual è stato l’effettivo utilizzo del mezzo. Potrebbero quindi essere riviste anche le esenzioni ora previste per il bollo auto, anche se resta da capire quanto potere resterebbe in mano alle Regioni, in caso di riforma della tassa, visto che ora hanno la possibilità di poter stabilire delle agevolazioni e degli sconti, dal momento che si occupano anche di riscuotere il bollo.
ESENZIONE BOLLO AUTO, LA PROPOSTA DI TOTI PER GENOVA
L’esenzione dal bollo auto 2018 in base alla legge 104 può rivelarsi molto utile per gli invalidi. E una misura per far sì che non si debba pagare la tassa di circolazione potrebbe arrivare anche per quanti hanno visto distrutta la propria auto nel crollo del Ponte Morandi di Genova. Il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha infatti ricordato che “molti dei veicoli sepolti dal ponte sono ancora soggetti al pagamento del bollo, e l’Ordinanza di Protezione Civile non contempla questa tipologia di danno. Stiamo avviando contatti con il Pubblico Registro Automobilistico per ottenere la rottamazione d’ufficio dei veicoli coinvolti, senza aggravio di spese per i cittadini. Questo ci consentirà di predisporre possibili misure di ristoro, da inserire nella Legge di stabilità regionale per l’anno 2019”. L’obiettivo, quindi, è quello di far partire dei rimborsi l’anno prossimo.
BOLLO AUTO, ESENZIONE CON BEFFA SULL’ASSICURAZIONE
L’esenzione del bollo auto, come si è avuto modo di spiegare, non riguarda solo i veicoli non inquinanti, ma anche gli invalidi. Tuttavia Il Tirreno riporta una vicenda non proprio positiva in questo senso, visto che una donna che ha deciso di intestare l’auto di famiglia alla madre invalida al 100%, usufruendo quindi dell’esenzione del bollo, si è ritrovata “beffata” da una stangata per la polizza auto. Infatti, le è stato chiesto un alto premio per via del fatto che ci sarebbe stata una partenza dalla 14a classe bonus/malus. Alla fine la donna ha deciso di cambiare intestazione dell’auto, in modo da non sborsare 1.500 euro non preventivati per l’assicurazione, anche se ciò ha voluto dire pagare l’importo relativo alla pratica per il passaggio di proprietà. Dunque conviene tenere in considerazione anche l’aspetto assicurativo quando si ragiona sulla possibilità di usufruire di un’agevolazione sul bollo auto.
BOLLO AUTO, OLTRE ALL’ESENZIONE C’È L’ADDIZIONALE
Il bollo auto offre delle possibilità di esenzione o di sconto sull’importo della tassa di circolazione, ma può anche comportare un suo aumento nel caso di veicoli di potenza superiore a 185 Kw. Il sito dell’Aci ricorda infatti che dal 2012 è stata introdotta un’addizionale di 20 euro per ogni Kw eccedente la soglia dei 185 Kw. Tuttavia è stato anche disposto che questa addizionale si riduca del 40% dopo cinque anni dall’immatricolazione, del 70% dopo dieci anni e dell’80% dopo 15 anni. La tassa aggiuntiva si cancella poi del tutto trascorsi 20 anni dall’immatricolazione. C’è anche da tener presente che nel caso non si paghi questa addizionale, si rischia una sanzione pari al 30% dell’importo non versato. Dunque, come si vede, non per tutti ci sono agevolazioni, esenzioni e sconti sul bollo auto
BOLLO AUTO, ESENZIONE ANCHE PER QUELLE STORICHE
Posto che esistono delle esenzioni specifiche per il pagamento del bollo auto 2018, che possono arrivare anche fino a 5 anni, non bisogna dimenticare che ci sono veicoli che non pagano del tutto la tassa di circolazione. Si tratta delle automobili storiche. Tuttavia questa forma di agevolazione, come spiega il sito del Quotidiano Nazionale, spetta a quelle vetture con più di 20 anni, tenute in buono stato e in condizioni originali, iscritte a un club Asi. Dunque per avere questo tipo di agevolazione occorre adempiere qualche adempimento burocratico. Il sito del QN ricorda anche che nel caso non si sia pagato il bollo auto e non si riceva alcun tipo di contestazione per tre anni, non si sarà più tenuti ad alcun pagamento perché oltre tale termine è impossibile richiedere il pagamento arretrato. Ciò non toglie che sia meglio (e anche doveroso) effettuare il versamento del bollo auto nei tempi previsti.
ESENZIONI: TUTTE LE SITUAZIONI
Novità importanti in merito al bollo auto 2018 per il quale è prevista una possibile esenzione per 5 anni. Ci sarebbero quindi delle condizioni per le quali non sempre si versa il bollo auto. Queste possono essere di natura locale o regionale e la notizia potrebbe essere finalmente vista di buon occhio dagli automobilisti italiani, sempre molto critici rispetto a questa imposta. I motivi di esenzione sempre più in aumento dipendono da diversi fattori tra cui l’auto acquistata in primis e sono pensati per favorire il ricambio del veicolo verso modelli meno inquinanti. Come sappiamo, il pagamento del bollo auto viene richiesto a chiunque sia proprietario di una vettura, anche se questa è destinata a restare ferma. Il calcolo della somma da versare però varia in base alla potenza dell’auto ed alla regione di residenza. In generale, spiega Businessonline.it, le esenzioni per il bollo auto sono previste per disabili, invalidi e portatori di handicap secondo quanto previsto dall’art. 30 comma 7 della legge 388/2000. Esenzioni anche per le auto ibride, quelle elettriche e per le aiuto alimentate a gpl e metano. Niente versamento per il bollo auto 2018 se il veicolo è intestato a persona disabile o che ha a carico un soggetto disabile, ma anche per i mezzi intestati alle Onlus, le ambulanze e veicoli destinati a trasportare persone in determinate condizioni particolari o organi e sangue. Esenti dalla tassa anche le auto storiche. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
BOLLO AUTO 2018, POSSIBILI ESENZIONI
Si avvicina la fine dell’anno e per molti il pensiero corre al bollo auto. Anche se è ormai sempre più diffusa la pratica di pagarlo a seconda del mese di immatricolazione della proprio vettura. C’è chi ricorda in ogni caso che esiste la possibilità di non pagare per 5 anni questa imposta sul possesso dell’auto. Certamente un importante risparmio di spesa, che non è però accessibile per tutti. Come ricorda businessonline.it, infatti, solo in taluni casi è possibile avere questa agevolazione fiscale. Poiché il bollo auto viene riscosso dalle Regioni, spetta a loro decidere anche i casi di esenzione. Quindi è bene informarsi a seconda della propria residenza. In linea di massima, comunque, le agevolazioni per i portatori di handicap sono praticamente diffuse ovunque, anche perché i veicoli rappresentano in molti casi quasi l’unica possibilità di percorrere dei tragitti non serviti da mezzi pubblici per chi ha già difficoltà a spostarsi.
LE RIDUZIONI FISCALI
Diverso il caso delle agevolazioni per chi decide di sostituire una vecchia auto con una meno inquinante o di trasformare la propria attuale in una più rispettosa dell’ambiente. Il bollo auto in questo caso può essere ridotto o persino cancellato per un limitato periodo di tempo, di modo da incentivare il rinnovo del parco auto all’insegna della riduzione dell’inquinamento. In Campania si arriva a cinque anni di esenzione dal bollo auto per le auto elettriche. Trattandosi di veicoli che hanno un costo importante, avere un’agevolazione fiscale può essere comunque importante e rappresentare una ragione per acquistarli comunque. Ci sono riduzioni del bollo auto anche per chi effettua un intervento alla propria auto, di modo che possa essere alimentata anche a gpl o metano, carburanti che risultano essere meno inquinanti.