Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli ha esaminato e approvato i risultati al 30 giugno 2018. L’andamento del semestre risulta in linea con il percorso di focalizzazione sull’High Value ed evidenzia una crescita dei principali indicatori economici. In particolare:
– la crescita organica dei ricavi grazie al rafforzamento di Pirelli sull’High Value in tutte le Region associato a una progressiva riduzione dell’esposizione sul segmento standard;
– il miglioramento del price/mix;
– un ulteriore incremento della redditività di 1,5 punti percentuali al 18 (margine Ebit Adjusted ante costi di start up su ricavi);
– l‘ulteriore rafforzamento delle partnership con le case auto Prestige e Premium;
– l’ampliamento della capacità produttiva High Value principalmente in Europa e Nafta;
– il rafforzamento della copertura distributiva in Europa, Nafta, Apac e LatAm;
– lo sviluppo dei programmi di business che intercettano i nuovi bisogni del cliente finale (quali Cyber e Velo). A ciò si affiancano i progetti di trasformazione digitale della società e di riconversione delle produzioni da marca Aeolus a marca Pirelli nella fabbrica Jiaozou Aeolus Car.
I ricavi sono stati pari a 2.630,3 milioni di euro con una crescita organica del 5,5% rispetto al primo semestre 2017 grazie al positivo andamento del segmento High Value. Includendo l’effetto dei cambi (- 6,9%) e l’effetto della variazione di perimetro derivante dall’applicazione del nuovo principio contabile sui ricavi IFRS 15 (-0,6%), la variazione complessiva dei ricavi è stata pari a -2,0%.
I ricavi High Value hanno registrato una crescita organica del 12,7% a 1.683,7 milioni di euro (+7,8% includendo l’effetto negativo dei cambi pari a -4,9%). L’incidenza dell’High Value sui ricavi complessivi è aumentata al 64% del totale rispetto al 58,2% del primo semestre 2017.
I volumi del segmento High Value hanno registrato una significativa crescita, pari al 13,1%, con un miglioramento della quota di mercato in tutte le aree geografiche. In particolare, i volumi dei pneumatici Car New Premium superiori ai 18 pollici sono cresciuti del 18,3% attestandosi a livelli superiori al trend di mercato (+10.2%), grazie alla forte domanda sul canale Primo Equipaggiamento (+23,1% in particolar modo in Europa e Apac) e alla crescente domanda delle specialties Pirelli di calettamento =18 pollici. La differenza di crescita dei volumi High Value rispetto a quella del Car = 18 pollici è riconducibile alla minore domanda di specialties di calattemanto =17 pollici, inclusi nell’High Value, a favore di quelle a calettamento superiore, e al generale rallentamento del mercato moto Premium (-2,1% nel primo semestre 2018).
I volumi complessivi hanno registrato una flessione dell’1,2% quale risultante da un lato del forte incremento dei volumi High Value e dall’altro della flessione dell’11,3% dei volumi standard. Tale trend riflette il calo della domanda standard sui mercati maturi (Europa, Nafta e Apac), l’effetto negativo di uno sciopero dei trasportatori in Brasile nel mese di maggio e la decisione di Pirelli di accelerare la riduzione dei volumi sui prodotti a minore redditività in Europa, Latam, MEAI e Apac.
In deciso miglioramento il price/mix pari a +6,7% (+5,9% nel primo semestre 2017) grazie alla strategia di valore di Pirelli focalizzata sul crescente peso dell’High Value e al miglioramento del mix nel segmento Standard. Il miglioramento del price/mix nel secondo trimestre è stato del 6,2%, leggermente inferiore a quello del primo trimestre (+7,2%), per effetto di un maggior peso delle vendite sul canale Primo Equipaggiamento grazie alla forte domanda sul Car =18”, un differente mix regionale, con aumento delle vendite in Apac e una base di confronto più elevata in considerazione degli aumenti prezzo implementati a partire dal mese di Aprile 2017.
Negativo l’andamento dei cambi (-6,9% rispetto al +2,6% del primo semestre del 2017) dovuto al rafforzamento dell’euro rispetto al dollaro e alla volatilità della valuta cinese e di quelle dei paesi emergenti (Brasile, Russia ed Argentina) nei confronti dell’euro. L’Ebitda Adjusted ante costi di start-up al 30 giugno 2018 è stato pari a 608,3 milioni di euro, in crescita del 7,3% rispetto a 566,8 milioni di euro del corrispondente periodo 2017.
L’Ebit Adjusted ante costi di start-up è cresciuto del 6,8% a 473,3 milioni di euro rispetto a 443 milioni di euro del corrispondente periodo del 2017. Il miglioramento è legato all’effetto delle leve interne quali il prezzo/mix e le efficienze, che hanno più che compensato l’aumento del costo delle materie prime, l’inflazione dei costi (in particolare nei mercati emergenti), i maggiori ammortamenti e gli altri costi legati allo sviluppo del business, l’effetto negativo dei cambi e la flessione dei volumi per effetto principalmente della progressiva riduzione sul segmento standard.
L’Ebit margin Adjusted ante costi di start-up è stato pari al 18% in crescita rispetto al 16,5% dello stesso periodo del 2017. Nel corso del primo semestre 2018, i costi relativi ai nuovi programmi di start-up, quali il consolidamento di Jiaozou Aeolus Car per cui procede la conversione in marchio Pirelli, al lancio di nuove attività quali il Cyber e il Velo, e ai progetti di trasformazione digitale della società sono stati pari a 23,2 milioni di euro (26,8 milioni nel primo semestre 2017). Nel secondo trimestre l’Ebit margin Adjusted ante costi di start up è stato pari al 18,5% rispetto al 17,5% del primo trimestre 2018 e al 16,6% del secondo trimestre 2017.
L’Ebit Adjusted è stato pari a 450,1 milioni di euro, in crescita dell’8,1% rispetto a 416,2 milioni di euro del corrispondente periodo 2017, con un margine sulle vendite in miglioramento di 1,6 punti percentuali al 17,1% rispetto al 15,5% del primo semestre 2017.
L’Ebit è stato pari a 377,7 milioni di euro, in crescita del 18,7% rispetto ai 318,2 milioni di euro del primo semestre 2017. A livello geografico, l’Europa ha registrato nel primo semestre 2018 una crescita organica dei ricavi pari a +4,1% (+2,3% includendo l’effetto cambi pari a -0,5% e l’effetto dell’adozione del nuovo principio contabile IFRS 15 pari a -1,4%) sostenuta dall’andamendo dell’High Value (+11,2% la crescita organica). La profittabilità si posiziona a livelli mid-teens, in miglioramento rispetto al primo semestre 2017 per effetto principalmente del continuo miglioramento del mix.
Il Nafta ha registrato una crescita organica dei ricavi pari a +7,5% (-2,9% includendo l’effetto dei cambi pari a -10,4%) grazie al buon andamento dell’High Value (+7,4% la crescita organica) per effetto della crescita sostenuta nel canale Ricambi, dell’introduzione di prodotti all season e di una maggiore penetrazione del canale retail. La redditività si è posizionata a livelli high-teens, leggermente inferiore rispetto a quella del primo semestre 2017 per effetto principalmente degli impatti valutari.
L’Apac ha registrato la redditività più elevata fra tutte le macroaree, a livelli twenties, in miglioramento rispetto al primo semestre 2017. I ricavi complessivi nell’area Apac, soprattutto grazie alla performance dell’High Value, sono aumentati del +15,2% rispetto al primo semestre 2017. Includendo gli effetti negativi dei cambi (-4,6%) la crescita dei ricavi è stata pari a +10,6%. I ricavi High Value sono cresciuti a livello organico del 25,7% grazie alla maggiore esposizione sul primo equipaggiamento, che conta nuove foniture e omologazioni con brand europei e locali e all’incremento della quota di mercato nel canale Ricambi.
In crescita a livelli Mid single-digit la redditività nell’area Latam per effetto principalmente delle continue azioni di miglioramento e di riconversione del mix. Nel corso del primo semestre 2018 i ricavi hanno registrato una variazione organica pari a -2,2% (-22,2% includendo l’effetto negativo dei cambi pari a – 19,8%), dovuta a un calo dei volumi del 9,4% per effetto:
– della debolezza del mercato, particolarmente accentuata nel secondo trimestre dell’anno (-4,3% il mercato totale, -7,2% il canale replacement) per l’impatto negativo dello sciopero dei trasporti in Brasile che a maggio ha bloccato l’intera economia per 12 giorni. La situazione è progressivamente ritornata alla normalità con la ripresa della produzione automobilistica già nel mese di giugno mentre le vendite tyre sul canale replacement scontano le incertezze dello scenario economico e politico;
– del proseguimento del focus sul mix, con la progressiva riduzione del segmento Standard;
– della destinazione di parte della produzione all’export verso il Nord America in considerazione
della crescente domanda per i prodotti High Value;
La strategia di focalizzazione sui segmenti più profittevoli e la ripresa del mercato hanno inciso positivamente sui risultati del primo semestre della Russia, con un ulteriore miglioramento della profittabilità a livelli high-teens (low-teens nel corrispondente periodo 2017). I ricavi hanno registrato una crescita organica del 17,0% (+4,4% includendo l’impatto dei cambi negativo per 12,6%).
Il Meai ha registrato una redditività a livelli mid-teens, in leggera flessione rispetto al corrispondente periodo 2017 per effetto dell’andamento dei cambi. I ricavi hanno registrato una variazione organica pari a -1,1%, (-8,5% includendo l’effetto dei cambi), per effetto delle riduzione dei volumi sul segmento Standard.
Il risultato da partecipazioni al 30 giugno 2018 è negativo per 4,5 milioni di euro, in deciso miglioramento rispetto ai -12,9 milioni di euro del corrispondente periodo 2017. La variazione si riferisce principalmente all’effetto positivo derivante dalla valutazione a fair value della partecipazione detenuta in Mediobanca fino allo scorso 11 gennaio.
Il risultato netto delle attività in funzionamento (Consumer) al 30 giugno 2018 è stato pari a 181,9 milioni di euro, in crescita del 169% rispetto ai 67,6 milioni di euro al 30 giugno 2017. Il risultato riflette, oltre che il miglioramento del risultato operativo e del risultato da partecipazioni, anche minori oneri finanziari netti per 108,4 milioni di euro (118 milioni di euro nel primo semestre 2018 rispetto ai 226,4 milioni di euro del primo semestre 2017). Tale dato riflette principalmente il confronto favorevole rispetto al semestre precedente quando erano stati sostenuti oneri per 61,2 milioni di euro derivanti dalla chiusura anticipata del vecchio finanziamento rimborsato a giugno 2017, della riduzione dell’indebitamento, dal repricing, avvenuto a gennaio 2018, della principale linea bancaria del gruppo e dalla riduzione dei tassi di interesse in Brasile.
Il risultato netto delle attività operative cessate, che si riferisce ad alcune attività Industrial residuali, è negativo per 4,7 milioni di euro.
Il risultato netto totale è positivo per 177,2 milioni di eurorispetto a un valore positivo di 67,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2017 (che non includeva il risultato delle attività operative cessate).
Il flusso netto della gestione operativa al 30 giugno 2018 è stato negativo per 589,0 milioni di euro (-437,6 milioni nel corrispondente periodo 2017) e incorpora investimenti per 179,2 milioni di euro destinati principalmente all’incremento della capacità High Value in Europa e nell’area Nafta, alla riconversione strategica della capacità Standard in High Value in Brasile e al costante miglioramento del mix e della qualità in tutte le fabbriche, L’andamento del flusso netto della gestione operativa è legato principalmente alla variazione del capitale circolante (997,7 milioni di euro di assorbimento nel primo semestre 2018 rispetto a 767,9 milioni di euro nel primo semestre 2017) che riflette:
– la crescita dei crediti commerciali, in linea con la tradizionale stagionalità del business;
– la riduzione dei debiti commerciali;
– un incremento delle scorte per effetto dello sciopero degli autotrasportatori in Brasile, del rallentamento del mercato Primo Equipaggiamento in Nafta e del miglioramento del servizio sull’High Value.
Nel secondo trimestre il flusso netto della gestione operativa è stato positivo per 137 milioni di euro.
Il flusso di cassa netto ante operazioni straordinarie è stato negativo al 30 giugno 2018 per 693 milioni di euro rispetto a un valore negativo di 756,7 milioni di euro registrato nel primo semestre 2017. Il flusso di cassa totale è stato negativo per 698 milioni di euro (positivo per 784,2 milioni nel corrispondente periodo 2017 per effetto principalmente dell’aumento di capitale sottoscritto da Marco Polo), e include l’effetto negativo per 5 milioni di euro derivante dalla riorganizzazione del segmento industrial (relativi alla cessione di parte di residuali asset Industrial in Cina e alla variazione del capitale circolante relativo alle attività cessate) il cui impatto nel primo semestre 2017 era stato positivo per 351,5 milioni di euro.
La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2018 è negativa per 3.916,5 milioni di euro rispetto ai 4.176,5 milioni di euro del primo semestre 2017 e 3.218,5 milioni di euro del 31 dicembre 2017.
Il risultato netto di pertinenza della Capogruppo è stato pari a 172,0 milioni di euro, rispetto ai 67 milioni di euro del primo semestre 2017 (che non includeva il risultato delle attività operative cessate).
I dati previsionali 2018 confermano le performance operative indicate lo scorso 14 maggio, nonostante la maggiore volatilità dei cambi e la decisione di accelerare sulla riduzione dell’esposizione nel segmento standard a minore redditività. Tali previsioni sono in linea con la strategia di valore del piano industriale 2017-2020, incentrato sulla focalizzazione sull’High Value.
Per il 2018, sulla base dei risultati del primo semestre, Pirelli prevede:
– Ricavi pari a circa 5,4 miliardi di euro con una crescita organica di circa il 7% grazie al rafforzamento sull’high value che rappresenterà oltre il 60% dei ricavi;
– Confermata la crescita dei Volumi High Value (=+13%), mentre prosegue la riduzione dell’esposizione sul segmento Standard con un’accelerazione sull’uscita da calettamenti minori e a ridotta profittabilità (circa -9% l’andamento sui volumi standard, -6%/-5% la precedente indicazione). Volumi complessivi, rispetto al 2017, attesi invariati;
– Confermato il miglioramento del price/mix (+6,5% /+7,5%)
– Riviste le attese sui cambi: da -5% /-4,5% a -6%/-5% per effetto di una maggiore volatilità dei cambi
dei paesi emergenti;
– Confermate le previsioni di profittabilità, con un Ebit Adjusted ante costi start-up atteso superiore a 1
miliardo di euro. L’effetto derivante dalla maggiore volatilità dei cambi e da minori volumi, per la progressiva ulteriore riduzione sullo Standard, è compensato da:
-un maggior contributo del price/mix (~+15€ milioni rispetto alla precedente indicazione);
-un minore impatto derivante dai costi delle materie prime (impatto positivo atteso di circa 17
milioni di euro);
– minori costi per circa 20 milioni di euro correlati alla razionalizzazione dei volumi standard,
prevalentemente in Sud America
–L’incidenza del segmento High Value sull’Ebit Adjusted ante costi di Start up è prevista superiore
all’83%;
– Confermati costi di start up a circa 40 milioni di euro;
– Confermato Ebit Adjusted atteso a circa 1 miliardo di euro;
– Confermato rapporto fra posizione finanziaria netta ed Ebitda Adjusted ante costi start-up pari a circa 2,3 volte;
– CapEx pari a circa 460 milioni di euro, in linea con le precedenti indicazioni.
Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli – con riferimento al prestito obbligazionario denominato “Pirelli & C. S.p.A. €600,000,000 1.375 per cent. Guaranteed Notes due 25 January 2023” (ISIN: XS1757843146) emesso da Pirelli & C Spa nell’ambito del programma EMTN da 2 miliardi di euro e quotato alla Borsa del Lussemburgo – ha deliberato di procedere a operazioni di acquisto di tali obbligazioni per un valore nominale complessivo pari a un massimo di 150 milioni di euro. Le operazioni di acquisto, a contropartita diretta sul mercato, saranno effettuate da un primario intermediario internazionale nei termini e condizioni del regolamento del prestito e delle normative applicabili. Tali operazioni, finalizzate al successivo annullamento dei titoli acquistati, avverranno nell’ambito dell’usuale gestione pro-attiva del profilo finanziario della società.
Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli, su proposta del Vice Presidente Esecutivo e CEO Marco Tronchetti Provera, ha proceduto in data odierna alla cooptazione di Ning Gaoning e alla sua nomina a Presidente del Consiglio di Amministrazione, in sostituzione di Ren Jianxin, dimessosi in data 30 luglio 2018. Ning Gaoning – che ha dichiarato di non essere in possesso dei requisiti di indipendenza ai sensi del TUF e del Codice di Autodisciplina – è stato qualificato dal Consiglio quale amministratore non esecutivo e al medesimo è stata attribuita la rappresentanza legale della Società ai sensi di statuto.
Il Consiglio ha altresì nominato il nuovo amministratore quale componente del Comitato Nomine e Successioni.