Affluenza boom, ma pure lamentela per le difficoltà delle tracce: prendono al via oggi i primi test di ingresso per le facoltà universitarie a numero chiuso e i primi a cimentarsi sono i 67mila candidati che stanno affrontando le prove per accedere a Medicina e Chirurgia. Sono infatti numeri record anche se solamente uno su sei riuscirà a superare questo “taglio” e anche su questo punto si concentrano le proteste di alcune associazioni di studenti, nonostante il neo Ministro dell’Istruzione e della Ricerca, Marco Bussetti, ha ricordato alla viglia che assieme agli atenei di tutta Italia sono stati comunque aumentati i posti a disposizione nei corsi a numero chiuso. Ad ogni modo, nella giornata di oggi sono andate in scena diverse proteste come a Firenze e Siena, costringendo all’intervento anche le forze dell’ordine e che porteranno alcuni minorenni ad essere denunciati per manifestazione non autorizzata; dal canto suo, invece, l’UDU (Unione degli Universitari) ha fatto sapere che dei suoi rappresentanti oggi sono stati all’ingresso delle varie facoltà di tutta Italia per distribuire delle guide ai test e vigilare anche sulla situazione. (agg. R. G. Flore)
ARRIVANO LE PRIME SOLUZIONI
In una giornata che vede cimentarsi in una delle più difficili prove d’ingresso per i corsi di laurea a numero chiuso, vale a dire quello di Medicina e Chirurgia, circa 67mila studenti italiani, cominciano ad arrivare le prime risposte e soluzioni al test che, secondo le previsioni, premierà solamente un candidato su sei e sulla cui difficoltà sono già cominciate ad arrivare le prime critiche. E come accade puntualmente per questo genere di “eventi”, i siti specializzati nel mondo dell’istruzione e delle università, nonché quelli dedicati agli studenti, stanno pian piano pubblicando alcune soluzioni per alcuni dei quesiti che riguardano Chimica, uno degli argomenti che più preoccupava alla vigilia. Inoltre, non sono mancate nemmeno le domande inerenti alla cultura generale dei candidati, di cui una verteva sulla Costituzione italiana e un’altra invece sul significato del termine “frattale” (agg. R. G. Flore)
PROTESTA DEL FRONTE COMUNISTA
Sono iniziati presso il forum di Assago, i test di ammissione al corso di laurea di medicina e chirurgia presso l’università statale di Milano. Come riferito dai colleghi dell’agenzia Ansa, già alle 7:00 di questa mattina erano più di 3.300 gli iscritti all’esame, in coda ai cancelli del noto palazzetto meneghino. Intervistati alcuni dei presenti, come ad esempio un 21enne che spiega: «E’ la terza volta che provo il test di Medicina sono già iscritto ad odontoiatria, ma riprovo. Questa sarà l’ultima, però. Sono disgustato da questi test che non premiano la conoscenza e vanno solo a fortuna». Questo invece il parere di Giulia, altra candidata: «Ho già tentato a Novara – dice – è un test troppo selettivo e ci vuole fortuna. Su tremila candidati e solo 300 posti disponibili è più la fortuna che la conoscenza degli argomenti. Credo che dovrebbero fare come in altri paesi, cioè lasciare accesso libero e se nel primo anno non passi gli esami lasci la facoltà». Da segnalare la protesta, pochi minuti prima dell’inizio del test di ingresso, da parte del Fronte della Gioventù Comunista, in risposta all’accesso a numero chiuso: «Test d’ingresso: una selezione di classe. Nessuna meritocrazia senza uguaglianza». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CACCIA ALLE SOLUZIONI
Record di iscritti al test di medicina: in 67.009 vogliono entrare nella tanto sognata facoltà. Il numero chiuso non ha scoraggiato gli aspiranti studenti. Con numeri così alti, ogni alternativa al numero chiuso rischia di creare solo confusione e abbassare la qualità lavorativa. L’unica ipotesi plausibile è di aumentare il numero di ammessi, infatti quest’anno ci sono 700 posti in più. L’ideale sarebbe arrivare a 15mila iscritti, il 50% in più rispetto al livello attuale. Nel giro di due anni si può raggiungere questo obiettivo, ma a patto di aumentare borse di studio per le specializzazioni, altrimenti si rischia di avere medici a metà percorso formativo. E ovviamente ci vogliono investimenti importanti. Il Professor Gaetano Manfredi, presidente dei rettori delle Università italiane, come riportato dal Giornale, auspica una maggiore collaborazione tra Università e scuole superiori per garantire una formazione adeguata ai test. (agg. di Silvana Palazzo)
A CHE ORA ESCONO LE SOLUZIONI?
In tutta Italia, fin dalle prime ore dell’alba questa mattina sono state parecchie le “code” per arrivare alle varie sedi del Test di Medicina: a Milano, ad esempio, il ritrovo era al Forum di Assago dove poco dopo le ore 7 gli oltre 3.300 iscritti all’esame erano in coda ai cancelli del palazzetto, divisi tra i diversi accessi e in ordine alfabetico. In molti ammettono la propria forte critica con il metodo del numero chiuso di accesso all’Università, «disgustato da questi test che non premiano la conoscenza e vanno solo a fortuna», attaccano alcuni studenti in coda. Intanto è bene sapere che non vi sono orari certi sull’uscita delle soluzioni del Test di Medicina nelle prossime ore – ovviamente una volta che sarà finito il Test – visto che il Miur non l’ha specificato. «L’anno scorso il Miur non fece attendere troppo tutti gli aspiranti medici e pubblicò le soluzioni del test medicina durante il pomeriggio del giorno stesso del test, il 5 settembre verso le ore 17.30», spiega Studenti.it provando così a fornire un’indicazione ai tantissimi studenti che oggi pomeriggio si riverseranno sul web per provare a controllare di aver fatto giusto/sbagliato le varie domande del test. (agg. di Niccolò Magnani)
100 MINUTI PER 60 QUESITI
Iniziano oggi i test di ingresso per i corsi di laurea in vista dell’anno accademico 2018-2019. Si comincia con Medicina, Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria, i corsi che storicamente registrano le maggiori iscrizioni da anni a questa parte. Quindi domani sarà la volta di veterinaria, poi architettura, le professioni sanitarie e infine scienze della formazione il prossimo 26 ottobre. Gli studenti che vorranno accedere ad una delle facoltà suddette avranno meno di due ore di tempo, precisamente 100 minuti, per rispondere a 60 diversi quesiti inerenti la materia di studio e argomenti di cultura generale. Anche quest’anno resta però il problema del numero chiuso, che fa storcere ormai da tempo il naso a molti, a cominciare dall’Udu, l’Unione degli Universitari, a cui ha fatto eco anche la Rete degli Studenti Medi, rappresentata da Gianmarco Manfreda: «Se questo è veramente il Governo del cambiamento – le sue parole riportate dall’agenzia Ansa – gli chiediamo di cancellare il numero chiuso, partendo dal presupposto che bisogna pensare a scuola e università come a due percorsi non distinti ma in continuità». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL COMUNICATO DI UDU
Non è certo la prima volta che diversi studenti (non tutti, va detto, le categorie sono comunque ben distinte) chiedono l’abolizione del numero chiuso di accesso all’Università: ovvio che i Test d’ingresso sono il momento privilegiato dell’anno per manifestare tale dissenso e così, puntualmente, spunta il comunicato di Udu e Rete Studenti. «Quest’anno il numero chiuso compie 18 anni. Come ogni diciottesimo compleanno che si rispetti, anche per il numero chiuso il festeggiamento è d’obbligo. Peccato che a festeggiare saranno in pochi: gli ordini professionali che traggono vantaggio dal basso numero di laureati; i baroni e i rettori universitari, che in questi anni hanno fatto di tutto per avallare questo sistema; i governi, che anno dopo anno, hanno messo in campo politiche di smantellamento; le case editrici, che coi manuali di preparazione ai test e i vari corsi di formazione hanno lucrato per anni su questo sistema», scrive Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell’Udu (Unione degli Universitari), che conclude la sua arringa spiegando che «Il numero chiuso, che escluderà oltre un milione di studenti dall’università, deve essere cancellato, tanto a livello locale, quanto a livello nazionale – aggiunge la nota – Siamo di fronte ad un sistema irrimediabilmente compromesso. Medicina ovviamente è il caso più significativo, per l’altissimo numero di studenti che ogni anno tentano di entrare e per la peculiarità dell’intero percorso». (agg. di Niccolò Magnani)
VALUTAZIONI E PUNTEGGI
Manca davvero poco al via del Test d’ingresso 2018 a Medicina: 67.005 aspiranti camici bianchi faranno a breve la loro entrata in aula e alle 11 si cimenteranno per 100 minuti nelle 60 domande così suddivise: 2 quesiti di cultura generale; 20 di ragionamento logico; 18 di biologia; 12 di chimica; 8 di fisica e matematica. Come ricorda Il Corriere della Sera, la valutazione massima a cui si può ambire è di 90 punti, ovvero 1,5 punti per ogni risposta esatta. Ad ogni risposta errata verranno sottratti 0,4 punti, mentre per ogni ogni domanda lasciata in bianco non si avrà né un bonus né un malus: ciò significa che gli aspiranti medici faranno bene a sorvolare sui quesiti sui quali non sono sicuri per evitare di incappare in una penalità che potrebbe compromettere il loro ingresso in facoltà. Ma ormai ci siamo, è quasi tutto pronto: dalle 11 si comincia! (agg. di Dario D’Angelo)
C’E’ POSTO PER UN CANDIDATO SU 6
Mancano poche ore al via dei tanto temuti test di ingresso 2018 per l’accesso alle facoltà universitarie a numero chiuso, tra cui quella di Medicina, una delle più ambite e che come ogni anno fa registrare sempre un vero e proprio boom di iscrizioni. E anche questa volta sarà così, dove il test di Medicina vedrà cimentarsi un numero record di partecipanti e, tenuto conto anche dei posti disponibili begli atenei di tutta Italia, secondo le previsioni solamente uno su sei di loro riuscirà a coronare il sogno di intraprendere questo percorso di studi, laddove il restante 84% circa dovrà rivolgersi altrove oppure ritentare per l’anno accademico 2018/2019. Si comincia domani con Medicina e Chirurgia, assieme a Odontoiatria mentre nei successivi giorni sarà il turno di altre professioni inerenti l’ambito sanitario: i posti in totale sono 9779, con un sensibile incremento comunque rispetto a soli dodici mesi fa (9100), anche se le domande restano ancora in proporzione molte di più dell’effettiva richiesta (67mila, anche qui il dato è in crescita rispetto al 2017 anche se di poche unità). (agg. R. G. Flore)
BOOM DI CANDIDATI PER MEDICINA
Sono oltre 83mila gli studenti che da domani saranno impegnati nei test di ammissione all’Università, a caccia di un posto nelle facoltà a numero programmato. A rompere il ghiaccio martedì 4 settembre, saranno i candidati che aspirano ad ottenere un posto presso le facoltà di Medicina e Odontoiatria, Architettura e Veterinaria per il prossimo anno accademico 2018/2019. In 67mila hanno presentato l’iscrizione ai test per l’ammissione alla facoltà di Medicina ed Odontoiatria ai quali quest’anno sono riservati più posti rispetto al precedente anno accademico per via della mancanza di medici in corsia. Saranno in tutto 9.779 i posti a disposizione negli atenei italiani per le facoltà di Medicina, contro i 9.100 dello scorso anno. Mercoledì toccherà invece agli oltre 8.100 candidati che aspirano ad ottenere uno dei 759 posti in Veterinaria (anche qui in aumento rispetto al 2017), mentre giovedì si cambia ambito dando spazio alle prove di ammissione dei quasi 8 mila aspiranti architetti ai quali saranno riservati 7211 posti. La maggiore quota, tuttavia, resta proprio quella per Medicina, il cui aumento dei posti per la facoltà cresce in concomitanza con quello dei posti per le specializzazioni.
TEST INGRESSO 2018 MEDICINA: A VETERINARIA I PIÙ SELETTIVI
In merito ai test d’ingresso 2018 alla facoltà di Medicina, anche quest’anno saranno 60 i quesiti ai quali i candidati dovranno rispondere, avendo a disposizione un tempo di 100 minuti. Le domande saranno a risposta multipla, due di cultura generale, 20 di ragionamento logico, 18 di biologia, 12 di chimica e 8 di fisica e matematica. Due le prove messe a disposizione dal Miur: una in lingua italiana, l’altra in lingua inglese nota come test Imat (International medical admission test) e che si svolgeranno in due differenti date: la prima domani 4 settembre, la seconda il prossimo 13 settembre. Sebbene i numeri di posti a disposizione per la facoltà di Medicina siano in aumento rispetto al passato anno accademico, come spiega Il Sole 24 Ore soprattutto in Veterinaria si registreranno i test più selettivi per via dei posti limitati a fronte del numero molto elevato di domande giunte. In generale, come spiega il Miur, ci sarà un posto ogni sei domande per Medicina e Odontoiatria e solo uno ogni dieci per Veterinaria.