Le detrazioni sulle spese scolastiche al 19% sono poco conosciute dagli italiani, come emerso dall’Osservatorio Findomestic, ma le famiglie si stanno comunque attrezzando per risparmiare. Per esempio, prenotando i libri di testo nei supermercati. Vi sono infatti catene della grande distribuzioni che offrono dei buoni sconto a chi prenota i libri. Sconti che arrivano anche al 25%. Ci sono poi delle imprese che offrono ai propri dipendenti, come frutto degli accordi di welfare aziendale, delle agevolazioni relative proprio alle spese scolastiche sostenute per i propri figli. Tutte agevolazioni importanti se si pensa che, secondo Federconsumatori, quest’anno ogni famiglia spenderà più di 500 euro per il corredo scolastico di ogni figlio. Cifra che non comprende il costo dei libri di testo, che spesso sono piuttosto cari.
DETRAZIONI SPESE SCOLASTICHE DEL 19%
Le detrazioni per le spese scolastiche sono poco conosciute dagli italiani. Lo mette in luce l’Osservatorio mensile di Findomestic, realizzato in collaborazione con Doxa. Di fatto nella dichiarazioni dei redditi si possono portare al massimo 717 euro, con una detrazione del 19%. Complessivamente sono circa 8 milioni gli studenti (o meglio i genitori che li hanno a carico) che avrebbero diritto a tale sconto sulle tasse. Certo se queste detrazioni non vengono usate lo Stato risparmia, ma sicuramente viene meno la ragione stessa per cui sono state introdotte: ovvero aiutare le famiglie a fare i conti con spese che con gli anni aumentano sempre più. Secondo Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic, “il 41% degli intervistati non è conoscenza dell’agevolazione fiscale e l’8% sceglie consapevolmente di non approfittarne”.
LE VOCI MAGGIORI DI SPESA
Secondo i dati raccolti, quest’anno gli italiani pensano di spendere per la scuola circa 611 euro, contro i 654 dell’anno scorso. Al nord-ovest, però, si arriva a 698 euro, mentre al Sud e nelle Isole ci si ferma a 540 euro. Dunque ci sono differenze territoriali importanti. Le voci principali di spesa sono rappresentate da libri/dizionari e accessori di cancelleria. Libri e dizionari, in paticolare, rappresentano l’esborso maggiore per il 65% degli intervistati con figli in età scolare (dato in calo rispetto al 2017 quando aveva raggiunto il 70%). Segue la cancelleria che si riporta ai valori del 2016 (43% in crescita rispetto al 36% dello scorso anno) e i trasporti (20%, in calo rispetto al 26% rilevato negli ultimi due anni). Inoltre, se le coppie con un solo figlio spendono in media 458 euro, quelle più numerose (due o più figli) arrivano mediamente a 686 euro.