Il 7 giugno del 2017 è uscito il decreto legge numero 73 che ha portato in Italia da 4 a 10 il numero delle vaccinazioni obbligatorie tra infanzia e adolescenza. L’obiettivo è quello di andare a contrastare il calo delle vaccinazioni sia quelle che erano già obbligatorie che quelle da considerarsi raccomandate. A oggi infatti la copertura vaccinale media in Italia è sotto il 95% cioè la soglia raccomandata dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità). Si vuole dunque garantire quella che viene chiamata ”immunità di gregge”. Si tratta cioè del fenomeno grazie al quale è possibile proteggere indirettamente quelli che per motivi di salute non possono essere vaccinati. Un decreto nato per combattere il fenomeno sempre più dilagante nel nostro paese dei no-vax, convinti che invece i vaccini siano una pratica evitabile e a volte anche pericolosamente dannosa.
“DISPOSIZIONE URGENTI IN MATERIA DI PREVENZIONE VACCINALE”
Il Decreto legge viene chiarito come “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale”. Questo era stato chiarito dalla Legge di conversione numero 119 del successivo 31 luglio. Questa prevedeva serie di vaccini obbligatori per minori fino ai sedici anni e per i minori stranieri non accompagnati. Si parla dunque di vaccini anti-polimielitica, anti-morbillo, anti-tetanica, anti-difterica, anti-pertosse e molti altri ancora. Va ricordato inoltre che le vaccinazioni obbligatorie sono tutte totalmente gratuite. Sono diverse quelle che invece a oggi non sono ancora vaccinazioni obbligatorie ma raccomandate come l’anti-meingococcica B e C. Sicuramente importante rimane in questi casi anche l’informazione per far capire quali sono i reali rischi.