Cara Italia, sai, volevo scriverti già da un po’, ma stavo cercando le parole giuste, quelle belle, quelle vere, e ora che sono arrivate, non so da dove iniziare. Ieri sera, appoggiata alla ringhiera del mio balcone, ti guardavo. Davanti a me vedevo il tuo bellissimo mare e pensavo a quanto ti stiano violentando. A quanto tu, indifesa e innocente, stia subendo tutte queste cattiverie. Per mano di furbi, ignoranti e incoscienti, stai diventando quello che non sei stata mai.
Cara Italia, povera Italia, Cosa ti sta succedendo? Spesso mi accade di riflettere sul mio futuro e se ti penso mi agito e mi si chiude lo stomaco. Non voglio essere l’ennesima a lasciarti, abbandonarti, da sola e inconsapevole di quello in cui stai malamente evolvendo. Ma sai, alle volte mi diverto a sognarti con occhi diversi, con occhi pieni di speranza e lì sì, lì vedo la mia bella e amata Italia. Ti immagino in prima pagina su qualunque quotidiano internazionale, in cui vieni elogiata e premiata, non più criticata e vittimizzata. Perché sì, io lo so che, dopotutto, potresti fare un figurone davanti a tutti gli altri.
Cara Italia, meravigliosa Italia, se credessi un po’ di più in te stessa, nelle capacità che ti appartengono e alla tua invidiabile e unica bellezza, daresti filo da torcere a chiunque. Ecco cosa vorrei, che fossi più sicura, che non ti lasciassi governare da degli incompetenti idioti, che invece dessi maggiore spazio ai tuoi giovani più brillanti e intraprendenti: curali e dai loro il modo per potersi sviluppare, come una madre che accudisce i propri figli.
Pensa Italia, a quanto potrebbe essere bello essere rappresentata all’estero come un nido di intellettuali e di scienziati, un Paese all’avanguardia e non più solo come un paesello contaminato da mafie e corruzione. Pensa Italia, se la gente, anziché fuggire per potersi permettere un lavoro e costruirsi un futuro e una famiglia, desiderasse vivere qui, proprio qui con te. Pensa Italia, a quante cose potresti essere, a quante occasioni potresti offrire e che ora ti stai facendo scappare.
Cara Italia, mia vecchia e dolce Italia, curati, proteggiti e migliorati per poter tornare a risplendere, per dare una nuova visione a tutti i giovani che come me, sperano e sognano una te nuova, finalmente riscoperta.
Ecco, ora che sono riuscita a trovare le parole che cercavo, spero ingenuamente che tu riesca a capire, che questa lettera non resti appallottolata all’angolo di una camera, accanto a un cestino dell’Ikea, ma che riesca a smuovere qualcosa nel tuo animo, nel tuo orgoglio ritrovato.
Con sincero e puro affetto,
una ragazza che crede ancora in te.
Giorgia Santi