Si può morire di mal di testa? Sembra assurdo eppure la storia che arriva da Cerveteri ci parla di una tragedia nella quale rimangono molti punti interrogativi. Il 54enne Luigi Nagni si era svegliato con un fortissimo mal di testa, che sembrava essere collegato a una normale emicrania. Invece è stato trovato all’alba senza vita con ormai nulla da fare. Lascia la moglie, tre figli, i genitori e anche due sorelle. Al momento rimane difficile capire quale sia la causa della sua morte anche se si pensa alla base ci sia un aneurisma cerebrale. La rottura di questo può portare all’emorragia e quindi alla morte in pochi minuti. Si tratta di una malformazione vascolare che si può capire molto facilmente grazie a esami strumentali ai quali si presenta come una bacca attaccata a un ramo. Probabilmente saranno effettuati ora degli esami sul corpo per capire meglio cosa ha portato a questa tragedia.
L’ANEURISMA CEREBRALE
Forti e persistenti mal di testa obbligano a effettuare degli esami strumentali per togliere ogni dubbio. A oggi alcuni dati statistici italiani ci parla di circa l’1% della popolazione che soffre di aneurisma cerebrale. Solo lo 0.2-0.3% va incontro nell’arco della sua vita a un’emorragia subarcnoidea. Sono numeri statistici che possono farci pensare a un’incidenza decisamente bassa sulla popolazione, ma non devono ingannare perché corrispondono comunque a un numero alto di persone. Si parla di 10-15 individui ogni 100mila soggetti a emorragia subracnoidea considerando quante persone abitano in Italia sicuramente è facile arrivare a capire che si tratta di numeri alti nonostante la bassissima percentuale esposta. Una situazione dunque che invita a monitorare le proprie condizioni soprattutto in presenza di evidenti sintomi.