“Le assaggiatrici” di Rossella Postorino è uno dei cinque finalisti del Premio Campiello 2018. Il romanzo è ispirato alla storia vera di Margot Wolk, assaggiatrice di Hitler nella caserma di Krausendorf. Le assaggiatrici sono un gruppo di giovani donne che, durante la seconda guerra mondiale, decidono di offrirsi volontarie per assaggiare il cibo destinato a Hitler, prima che arrivi sulla sua tavola. Sono spinte dalla povertà e dalla fame, cercando, con questo lavoro, di nutrirsi, ma anche di guadagnare qualcosa per aiutare i loto parenti. Tra di loro ci sono delle madri di famiglia, disperate per le condizioni di estrema miseria in cui vivono i loro figli. Ci sono delle ragazze nubili e anche delle giovani donne appena sposate, come Rosa Sauer, la protagonista di questa storia. Tutte le mattine, insieme ad altre nove assaggiatrici, viene prelevata dalla casa di campagna dove vive con i suoceri dopo che il marito è partito per il fronte, e viene condotta nella dimora segreta del Führer, per svolgere il suo compito. Ogni giorno potrebbe essere l’ultimo della sua vita, ed è questo il motivo per cui, col passare dei giorni, nel suo animo si fa strada un’angoscia sempre più crudele, una paura che sconfina nel terrore, ma che non la ferma dal salire regolarmente sul pulmino delle SS. Ma, quando le viene ordinato di mangiare, è la fame ad avere la meglio e a farle dimenticare le sue ansie, anche se per tutta l’ora successiva, dovrà rimanere sotto osservazione insieme alle sue compagne, per garantire agli osservatori del Führer che il cibo non sia stato avvelenato. Nell’ambiente claustrofobico della mensa, tra le assaggiatrici si stringono legami di amicizie e di solidarietà, ma anche invidie e rancori. Rosa rimane sempre “la straniera”, forse perché viene da Berlino, dove è vissuta con il marito Gregor, fino allo scoppio della guerra. Il fatto di essere molto bella non le attira certo indulgenza né simpatia, soprattutto dopo che il tenente Ziegler si mostra palesemente interessato a lei.
Rosella Postorino, l’autrice
Rosella Postorino nasce a Reggio Calabria nel 1978, e, dopo una parentesi ligure, si trasferisce a Roma dal 2002, dove vive attualmente. Ha esordito nel 2004 pubblicando un racconto (in una capsula) all’interno di un’antologia, per poi pubblicare, tre anni più tardi, il suo primo romanzo “La stanza di sopra”, vincitore del Premio Rapallo Opera Prima. Successivamente ha pubblicato “L’estate che perdemmo Dio”, un’altra opera che analizza la psiche umana. “Il corpo docile” e il saggio “Il mare in salita” rappresentano altri due lavori della scrittrice, che si è imposta all’attenzione dei critici per questo suo ultimo romanzo “Le assaggiatrici”, in gara al Premio Campiello, molto apprezzato dai lettori. Le tematiche che maggiormente la rappresentano sono legate alla sfera emotiva dei suoi personaggi, scandagliata con estrema abilità.