Anche Vittorio Sgarbi commenta il caso Brizzi, in virtù delle ultime novità sul suo delicato caso, e affida a Facebook la sua lunga riflessione. “Cosa ci insegna il caso di Fausto Brizzi? Innanzitutto di coltivare l’esercizio del dubbio, sempre. Poi che i processi, se ci sono le prove, si fanno nelle aule dei tribunali. Brizzi è stato invece crocifisso sui social, additato come un mostro. Pagando un prezzo altissimo: una reputazione di uomo e regista distrutta in poche ore, la disdetta dei contratti cinematografici, gli insulti di milioni di imbecilli che, come iene sulla preda, per giorni e giorni lo hanno maciullato. – così prosegie – Ovviamente di questa violenza non pagherà nessuno.” A tutta questa vicenda, Sgarbi propone la sua ironica soluzione: “Io personalmente ho risolto questo problema. Faccio firmare alle donne che mi “concupiscono” una liberatoria: “La sottoscritta Vanessa… dichiara di fare sesso liberamente con Vittorio Sgarbi senza nulla a pretendere in cambio…”. Chi è interessata può richiedere i moduli, a pagamento, ai miei collaboratori.” conclude. (Aggiornamento di Anna Montesano)
FAUSTO BRIZZI FA CAUSA A CHI LO HA DENUNCIATO
Fausto Brizzi, pronto a richiedere il risarcimento alle ragazze che lo hanno accusato di molestie sessuali, vede la luce in fondo al tunnel. Una delle presunte vittime, che a febbraio ha accusato il regista di molestie sessuali, attraverso dei messaggi inviati contraddice la sua tesi: “Che belle sensazioni che ho avuto”. Mentre qualche giorno dopo essersi rivisti scriveva: “Appena posso ti richiamo. Ti devi inginocchiare perché non mi hai fatto una dedica”. Il regista aveva regalato un libro alla ragazza senza farle la dedica. La notte delle presunte molestie invece la ragazza postava su Facebook frasi a favore dei film del regista. Passa quindi ora al contrattacco Brizzi che adesso avvierà una richiesta di risarcimento danni.
BRIZZI IN ATTESA DEL RESPONSO DEL GIUDICE
Tocca ora al giudice per le indagini preliminari pronunciarsi sulla proposta di archiviazione della Procura, e i legali di Brizzi potranno valutare i margini della manovra risarcitoria. Ricordiamo che il caso emerse in maniera decisa dopo un servizio delle Iene in cui varie ragazze, di preciso dieci, con la voce camuffata e il volto oscurato, accusavano il regista di molestie sessuali. Delle dieci testimonianze, solo tre erano però diventate denunce. Dall’entourage di Brizzi trapela tutta la voglia di avere giustizia: “Tolleranza zero nei confronti di chi riproporrà insinuazioni o allusioni in ordine a presunte molestie sessuali da parte del regista”. L’idea generale è quella di un’unica regia dietro le accuse a Brizzi che hanno pesantemente inciso sulla condizione psicologica e lavorativa del regista. Vedremo quindi nei prossimi giorni quali saranno i passi che deciderà di fare Fausto Brizzi deciso a riprendersi la sua vita insieme alla verità.