Non erano le strigliate tipiche da genitori, non erano le botte che qualsiasi bambino, tra un pianto e un capriccio, accetta di ricevere da mamma e papà: erano veri e propri maltrattamenti quelli a cui venivano regolarmente sottoposti tre fratellini di età compresa fra i 6 e i 10 anni, riusciti a scappare di casa e a chiedere aiuto. Hanno avuto la prontezza d’animo e il coraggio di fermare un passante e di ragguagliarlo sulla loro situazione, sulle punizioni che i genitori, due nigeriani residenti ad Arezzo ed in regola con il permesso di soggiorno, erano soliti riservargli. E chissà che agitazione, che fermento avranno provato, fermando un estraneo per caso, scelto fra tanti, temendo che magari questi avrebbe potuto non dare peso al loro racconto, riportarli a casa, tra le “grinfie” dei presunti genitori orchi. (agg. di Dario D’Angelo)
LA FUGA DAI MALTRATTAMENTI
È scappato di casa per sfuggire ai maltrattamenti subiti dai genitori. Non ne poteva più un bambino di dieci anni di Arezzo, che è fuggito con i due fratellini più piccoli. Un passante lo ha notato per strada: il bambino si è rivolto a lui e gli ha chiesto aiuto dopo essere scappato di casa in tutta fretta e senza scarpe, con i due fratelli, in seguito al presunto maltrattamento subito, l’ennesimo. E quindi il passante ha allertato la questura che ha preso in carico la vicenda. Ora lui e i due fratelli minori (il più piccolo ha 6 anni) sono stati collocati in una struttura protetta dalla polizia, mentre i due genitori sono stati denunciati. Secondo il racconto fatto alla polizia, e riportato dal TgCom24, le punizioni che i genitori riservavano ai figli andavano dalle aggressioni verbali a quelle fisiche. Li avrebbero picchiati con un bastone e un manico di scopa, li avrebbero costretti a sostenere dei pesi per ore e li avrebbero chiusi al buio in una stanza.
A 10 ANNI SCAPPA CON I FRATELLINI DAI MALTRATTAMENTI DEI GENITORI
La Procura di Arezzo si sta occupando del caso insieme al Tribunale dei minori di Firenze. Le varie fasi dell’attività investigativa svolta sono state estremamente delicate e hanno portato al deferimento di due cittadini nigeriani, marito e moglie, entrambi residenti ad Arezzo e in regola con il permesso di soggiorno, accusati di maltrattamenti e lesioni nei confronti dei loro tre figli. L’attività di indagine si è occupata di trovare riscontro su quanto raccontato dai piccoli e, grazie al supporto essenziale della locale Procura, la Squadra Mobile locale ha provveduto a collocare i tre minori d’urgenza in una struttura, allontanandoli dalla coppia. Come riportato dal Corriere di Arezzo, il Tribunale dei minori di Firenze deve invece valutare eventuali revoche circa la responsabilità genitoriale in capo ai due nigeriani. Dopo l’ennesima punizione, il bambino più grande è scappato di casa e ha chiesto aiuto ad un passante che si è subito rivolto alla Polizia di Stato.