E se fosse stato tutto architettato ad hoc? E se il famoso messaggio audio di Rocco Casalino contro il Mef fosse stato pubblicato volutamente? E’ questo il sospetto che è venuto alla deputata di Forza Italia, Laura Ravetto. Attraverso il proprio profilo Twitter, la forzista ha esternato il proprio pensiero con tali parole: «Sono l’unica a pensare che Casalino volesse proprio far uscire quegli insulti ai tecnici dell’economia per creare al MV5stelle un favoloso alibi? E tutti i giornaloni dietro… mah». Una tesi nuova, ma che potrebbe non essere così campata in aria, visto che così facendo il Movimento 5 Stelle dimostrerebbe di aver fatto di tutto per introdurre il reddito di cittadinanza nella manovra di bilancio, trovando però l’opposizione dell’ala leghista dell’esecutivo, capitanata proprio da Giovanni Tria, il destinatario delle famose “minacce”. La cosa certa è che l’audio di Casalino, pubblicato o meno volutamente, ha creato il caos nel governo: sicuri che il capo comunicazione dei grillini volesse questo? (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DI MAIO IN DIFESA DI CASALINO
Anche Luigi Di Maio scende in campo per difendere Rocco Casalino, il portavoce del presidente del Consiglio. Dopo il premier Giuseppe Conte, tocca dunque al capo politico del Movimento 5 Stelle commentare la vicenda dell’audio in cui Casalino si scaglia contro il Mef. «Qualcuno in queste ore sta facendo la morale a Rocco Casalino perché in un audio via whatsapp ha detto a due giornalisti quello che avevamo già detto pubblicamente in questi giorni e cioè che il sistema dei mandarini di stato ci rema contro». Di Maio si è poi rivolto ai giornalisti, definiti i “moralizzatori” di oggi: «Non hanno mai ricevuto messaggi privati dai portavoce delle altre forze politiche? Vogliono per caso dire che non hanno mai rilanciato un retroscena sulla base degli spin degli uffici stampa? I giornalisti che oggi hanno rilanciato questa notizia come Alessandro Sallusti e Sergio Rizzo, non hanno vocali o sms dei portavoce di Renzi, Berlusconi o di Salvini, in cui si indica la linea politica o addirittura si attacca un esponente del loro stesso partito?». Sulla stessa lunghezza d’onda Alessandro Di Battista, anche se per l’ex deputato «Casalino ha sbagliato» perché «non si mandano audio del genere in privato ai giornalisti». D’altra parte è convinto che i tecnici del Mef stiano mettendo i bastoni tra le ruote al governo. «O trovano i soldi per il reddito di cittadinanza (come li hanno trovati per le banche) o si trovano un altro lavoro. Dove sta la violenza in tutto ciò? Violenza è il sistematico tradimento della volontà popolare». Di Battista ha proseguito: «Violenza è vedere questi giornalisti fare i leoni di fronte a Rocco Casalino ma poi farsela nei pantaloni sul caso Consip». (agg. di Silvana Palazzo)
CONTE, “PIENA FIDUCIA IN LUI”
Dopo le polemiche scaturite dalla diffusione di un audio in cui Rocco Casalino minacciava una “megavendetta, una cosa ai coltelli” nei confronti dei dipendenti del Mef definiti “pezzi di m***a” che si fossero rifiutati di reperire i soldi per finanziare il reddito di cittadinanza, il portavoce del Presidente del Consiglio incassa una dichiarazione di sostegno del suo “titolare”. Come riportato da La Repubblica, il premier Giuseppe Conte ha commentato:”Le dichiarazioni del mio Portavoce Ing. Rocco Casalino hanno chiarito che la diffusione dell’audio che sta circolando in queste ore configura condotte gravemente illegittime che tradiscono fondamentali principi costituzionali e deontologici. Chiarito che trattasi di un messaggio privato, mi rifiuto finanche di entrare nel merito dei suoi contenuti. Ribadisco la piena fiducia del mio Portavoce e approfitto per ribadire la piena compattezza e unitarietà del Governo nella elaborazione della manovra economica. Sono giorni molto intensi e stiamo lavorando tutti, con il sostegno delle strutture amministrative, per realizzare le riforme più idonee a rilanciare la crescita economica e lo sviluppo sostenibile del nostro Paese”. (agg. di Dario D’Angelo)
CASALINO, “VIOLATA RISERVATEZZA”
Bufera su Rocco Casalino per l’audio in cui il portavoce di palazzo Chigi accusa di immobilismo i tecnici del Mef. Il portavoce del premier è intervenuto per spiegare la natura della conversazione. «Sta circolando un messaggio che riproduce una conversazione assolutamente privata avuta con due giornalisti», ciò per Casalino «viola il principio costituzionale di tutela della riservatezza e, se fosse accertato che sia stata diffusa dai destinatari, viola le più elementari regole deontologiche». Consapevole del delicato incarico che ricopre, Casalino ha voluto fare chiarezza sui contenuti di quella conversazione: «Sono da considerare alla stregua di una libera esternazione espressa in termini certamente coloriti, ma che pure si spiegano in ragione della natura riservata della conversazione, che non c’era nessun proposito da perseguire in concreto ma più una sensibilità presente all’interno dei 5Stelle e che era mia premura rappresentare». (agg. di Silvana Palazzo)
L’ATTACCO DEL PD E LA DIFESA DEL M5S
Da una parte c’è chi difende a spada tratta Rocco Casalino, leggasi il Movimento 5 Stelle, dall’altra, chi lo attacca senza mezzi termini, ovvero, il Partito Democratico. E’ questa la duplice reazione all’audio choc che è stato diffuso in queste ore da La Repubblica e da Il Giornale, con protagonista il capo-comunicazione del M5s e i suoi attacchi nei confronti del ministero dell’economia e della finanza. Fra coloro che si sono opposti fermamente alle parole di Casalino, anche la deputata del Pd Raffaella Paita, che intervenendo sulla questione ha ammesso: «Minacce e insulti. Eccolo il vero volto dei cinque stelle – le sue parole riportate dal quotidiano freepress Leggo – adesso che i conti vengono al pettine e che le promesse più false della storia della politica non possono essere mantenute, da Palazzo Chigi, secondo quanto raccontano stamani alcuni quotidiani, parte la rappresaglia contro il ministro Tria direttamente dalla viva voce di Rocco Casalino che di minacce se ne intende». Quindi la Paita si domanda: «Mi chiedo se possa il portavoce del presidente del Consiglio permettersi di minacciare il ministro dell’Economia del governo per cui lavora. Se il suo ruolo non sia diventato imbarazzante, visto che l’oneroso stipendio gli viene retribuito dai cittadini italiani e non dalla Casaleggio che per Tria ha evidentemente altri progetti. Eccolo qua il cambia emento. Servito sul piatto dell’onestà, quella degli elettori in buona fede, che nella prossima manovra non troveranno nulla di quello che attendevano». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL COMMENTO DI DE LUCA
Proseguono le reazioni dal mondo della politica in merito all’audio diffuso in queste ore con protagonista il capo della comunicazione del Movimento 5 Stelle, Rocco Casalino. Sulla vicenda si è espresso anche il presidente della regione Campania, De Luca, che nel corso del suo appuntamento settimanale sull’emittente privata, Lira Tv, ha spiegato: «Chi sicuramente sta tranquillo è tale Casalino, eminente protagonista del Grande Fratello e una delle menti pensanti di questo governo. Abbiamo appreso che si mette in tasca 170mila euro lordi l’anno. Anche il netto è un ottimo stipendio. Questo signore guadagna più di un primario ospedaliero. Mi ricordo le marce del M5s in piazza, ‘onestà, onestà, trallallà, ullallà’, e ora 170mila euro… Casalino Rocco». De Luca non si è quindi espresso in merito all’audio shock che sta minando la tenuta del governo, ma ha comunque ironizzato sull’esponente del M5s più discusso del momento. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LA REPLICA DI GIORGIETTI
Sta facendo il giro del web l’audio con protagonista Rocco Casalino, il capo comunicazione del Movimento 5 Stelle, che ha minacciato il ministero dell’economia e della finanza se non dovessero trovare le risorse necessarie per la manovra di bilancio. 120 secondi che hanno indignato il Partito Democratico, a cominciare da Matteo Orfini, il presidente del Pd, che scrive così attraverso il proprio profilo Twitter, rivolgendosi al primo ministro italiano: «Il presidente Conte dimostri di avere un briciolo di autonomia e allontani questa gente indegna». Sulla questione è intervenuto anche il sottosegretario alla presidenza del consiglio Giancarlo Giorgetti, che ha invece cercato di riportare la situazione alla normalità, placando le acque: «Le parole di Rocco Casalino contro i tecnici del Mef sono gravi? – dice, come riferisce l’edizione online de La Repubblica – dipende se il portavoce ha il potere di cacciare i tecnici, non credo che lo abbia. Poi basta non avere il portavoce, come non ce l’ho io». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LA DIFESA DEL M5S
Scoppia il caso Rocco Casalino nel governo: il portavoce del Presidente del Consiglio che in una registrazione WhatsApp annuncia una “megavendetta” che si tradurrà nel “fare fuori tutti questi pezzi di m***a del Mef”. Il M5s sul suo blog prende però le difese del suo esponente attraverso un post intitolato:”La linea del Movimento cinquestelle non è mai cambiata”. Sul blog pentastellato si legge: “Quello che è stato ripetuto per l’ennesima volta ai giornalisti De Angelis e Salvatori da Rocco Casalino, e che oggi campeggia su tutti i giornali, era la linea del MoVimento 5 Stelle detta e ridetta in tutte le salse. Siamo assolutamente convinti (ed è sotto gli occhi di tutti) che nei ministeri c’è chi ci rema pesantemente contro: uomini del Pd e di Berlusconi messi nei vari ingranaggi per contrastare il cambiamento, in particolare il reddito di cittadinanza che disintegrerà una volta per tutte il voto di scambio. La spalla di questi uomini del sistema sono i giornali del sistema. Difendono tutti gli stessi interessi: i loro. Il MoVimento 5 Stelle difende quelli dei cittadini”. Clicca qui per l’audio di Rocco Casalino. (agg. di Dario D’Angelo)
L’AUDIO DI CASALINO
Dopo la polemica per lo stipendio più alto di quello del Premier, Rocco Casalino torna al centro delle vicende di cronaca. Il portavoce del presidente del consiglio è il protagonista di un audio shock registrato in un bar: «Se non si trovano i soldi per il reddito di cittadinanza – dice Casalino al suo interlocutore – noi del M5s per tutto il 2019 ci dedicheremo a far fuori una marea di gente del Mef». Il responsabile della comunicazione di Palazzo Chigi si rivolge in particolare al ministro dell’economica, Giovanni Tria, da tempo nel mirino del M5s e della Lega per la sua estrema fiscalità: «Non ce ne frega niente – dice – sarà una cosa ai coltelli…».
UN’INTERCETTAZIONE VOLUTA
Stando a quanto scrivo Repubblica e Il Giornale, non si tratterebbe di una intercettazione ma di una sorta di dichiarazione spontanea, con l’obiettivo che la stessa venga diffusa, anche perché la persona con cui parla Casalino non interviene mai. «Se vuoi far uscire una cosa simpatica – dichiara l’esponente del Movimento 5 Stelle – scrivi che nel Movimento è pronta la megavendetta». L’audio sta imbarazzando e non poco i grillini, anche perché rischia di minare un equilibrio precario all’interno del governo, in un momento delicato come quello dell’ultimazione della manovra di bilancio.