Arrivano parole rassicuranti dal forum di Cernobbio per le sorti del governo il giorno dopo lo scontro tra Salvini e i giudici che sembrava poter fare da apripista ad una spaccatura con il MoVimento 5 Stelle, da sempre molto sensibile sui temi della giustizia. A pronunciarle è il leader della Lega in persona, come riportato dall’Ansa, che smentisce chi pensa che tra i suoi obiettivi a breve scadenza possa esserci un ritorno alle urne:”Non guardo i sondaggi ora che danno la Lega primo partito. Io il sondaggio lo guarderò fra cinque anni. Farò tutto quello che è umanamente e politicamente possibile perché il governo esaurisca il contratto firmato con gli italiani per i prossimi cinque anni. Non mi interessa andare all’incasso adesso e lasciare il Paese nell’instabilità. Mi interessa di più dimostrare che quello abbiamo promesso faremo”. (agg. di Dario D’Angelo)
BONAFEDE PLAUDE SALVINI, “BENE RISPETTO MAGISTRATURA”
Sembra tornare il sereno nella compagine governativa dopo la precisazione di Matteo Salvini, protagonista ieri di un video-show su Facebook in cui attaccava a muso duro i giudici di Palermo che hanno deciso di indagare sul suo conto per sequestro aggravato di persona in relazione alla vicenda della nave Diciotti carica di migranti. “Nessun golpe giudiziario, ci sono delle inchieste e io spero che facciano bene e in fretta”, ha chiarito oggi il leader della Lega e a queste dichiarazioni ha applaudito il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che ieri per primo aveva criticato l’alleato di governo sottolineando che “rievocare toghe di destra e di sinistra è fuori dal tempo”. Il Guardasigilli, intervistato da Maria Latella su SkyTg 24, ha dichiarato:”Mi fa piacere che abbia precisato che c’è il massimo rispetto per la magistratura. Il mio non era un attacco a Salvini ma una precisazione. Un ministro ha il diritto di dire che un magistrato sta sbagliando, ma dire che un magistrato sta sbagliando perché è di destra o sinistra è errato. Non credo che Salvini voglia questo, che riporterebbe l’Italia al passato e sono sicuro è d’accordo con me”. (agg. di Dario D’Angelo)
TENSIONE SALVINI-DI MAIO?
Matteo Salvini vs magistrati, il ministro dell’Interno va dritto per la sua strada, forte del consenso popolare e dell’azione di governo promessa in campagna elettorale. E non mancano però le tensioni anche all’interno della stessa maggioranza. Luigi Di Maio, come vi abbiamo raccontato, ha preso le distanze dall’attacco alla magistratura del collega vice-premier, così come il ministro della Giustizia pentastellato Alfonso Bonafede. Secondo quanto riportato dai colleghi dell’Ansa, la situazione resta di alta tensione, con Salvini e il ministro del Lavoro che si sono incontrati nel corso della notte per un chiarimento. Secondo quanto si apprende, il leader del Movimento 5 Stelle ha espresso tutte le sue perplessità per i toni usati dal segretario federale della Lega. L’Ansa sottolinea inoltre che il premier Giuseppe Conte “aveva infatti spiegato che da legale avrebbe difeso Salvini. Ma, sottolineano fonti del governo, il sottotesto delle sue parole era che il leader leghista si deve comunque sottomettere alla legge e ala giustizia: ha il diritto di difendersi, ma con un avvocato”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“SPERO FACCIANO IN FRETTA”
Rivede un po’ il tiro il ministro dell’interno, Matteo Salvini. Dopo lo sfogo di ieri su Facebook, con tanto di video in cui legge l’avviso di indagine da parte della procura di Palermo, il leader del carroccio è tornato a parlare quest’oggi. Il vice premier è presente a Cernobbio per il forum Ambrosetti, e nell’occasione ha replicato ai giornalisti presenti che lo incalzavano sulla questione della indagini: «Non c’è nessun golpe giudiziario – precisa Salvini – ci sono delle inchieste. Spero che facciano bene e facciano in fretta. Rispetto il lavoro di tutti». Quindi ha aggiunto: «Conto di fare per almeno 5 anni il lavoro di ministro dell’Interno, senza essere considerato un assassino o un rapitore. Aspetto con curiosità le sentenze che mi riguardano, sono disponibile ad andare a Palermo domani anche a piedi, non sono al di sopra della legge». Salvini ha ribadito di rispettare il lavoro di tutti, ma che nel contempo intende proseguire il proprio lavoro per portare a termine ciò che gli italiani gli chiedono: «Sono disposto a spiegare ai magistrati che bloccare il traffico di esseri umani è un mio dovere – chiosa il vice presidente del consiglio – e commetterei omissione di atti di ufficio se non lo facessi. Ho la coscienza così a posto che sono disposto a essere indagato anche per altre 15 fattispecie di reato». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LA REPLICA DI CHEF RUBIO
Non è di certo passato inosservato il video pubblicato nella giornata di ieri da parte di Matteo Salvini sulla propria pagina Facebook. Il leader del carroccio ha letto praticamente in diretta quanto speditogli dalla procura di Palermo, a conferma delle indagini a suo carico a seguito dei fatti della Diciotti. Una scenetta che non è piaciuta a Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, da sempre acerrimo oppositore del ministro dell’Interno. Il noto personaggio tv ha utilizzato il proprio profilo Twitter per esternare il proprio disappunto nei confronti dell’iniziativa salviniana: «Disonorevole @matteosalvinimi – scrive – sei imbarazzante come politico, uomo ed essere umano. È bene che tu sappia che i professionisti del tuo settore si stanno vergognando per te. Sei (purtroppo) il Ministro dell’Interno della Repubblica italiana, non un blogger». Quindi Rubio ha pubblicato un altro post poche ore dopo: «Dimmi Matte’, che c’è? Sei il primo ministro degli interni al mondo ad aver letto un avviso di garanzia in diretta Facebook? Embeh? E mica c’entro niente! Fortuna che non siamo in Turchia e tu non sei Erdogan.. fiuuu. Dai fai l’uomo e affronta il tuo destino». Arriverà la replica del diretto interessato? (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MOBILITAZIONE DI PIAZZA IN ARRIVO
Il ministro dell’interno Matteo Salvini è indagato dalla procura di Palermo per sequestro di persona aggravato. Lo ha comunicato lo stesso leader del Carroccio, aprendo su Facebook in diretta la busta speditagli dal procuratore palermitano Francesco Lo Voi. Il vice-premier chiama a raccolta il suo popolo, è convinto di agire rispettando il mandato degli italiani, e di conseguenza, è pronto a scendere in piazza per manifestare contro la procura. Come riferisce l’edizione online de La Stampa, entro la fine di quest’anno, forse a Roma o forse a Milano, Salvini chiamerà a raccolta i suoi seguaci e lo farà nel periodo in cui con grande probabilità verrà pubblicata la decisione in merito all’inchiesta sui migranti della Diciotti. «Sarà un modo per stringersi attorno al nostro leader – fanno sapere dalla Lega a La Stampa – al termine di un anno in cui è riuscito a bloccare l’invasione dei migranti, ha ottenuto importanti risultati nella Legge di Bilancio, ma anche il modo per essere solidali a Matteo dopo un autunno politicamente caldo». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL COMMENTO DI DI MAIO
Tra i due vicepresidenti del Consiglio c’è distanza sulle accuse ai magistrati che Matteo Salvini ha rivolto dopo il caso Diciotti. Luigi Di Maio infatti, confermando la linea del Movimento 5 Stelle già anticipato dal Ministro della Giustizia Bonafede, ha fatto un passo indietro rispetto ai toni infuocati mantenuti da Salvini. Ha spiegato l’attuale Ministro dello Sviluppo Economico: “Sulla vicenda della nave Diciotti sapevamo che le decisioni erano decisioni forti ma noi le rivendichiamo come governo e abbiamo dato il nostro sostegno, detto questo non si può dare sostegno alle accuse ai magistrati. Salvini ha preso la decisione insieme a noi, non condivido però l’idea di accusare la Magistratura.” (agg. di Fabio Belli)
BONAFEDE: “NON SIA RITORNO A SECONDA REPUBBLICA”
Sul duro sfogo del Ministro dell’Interno Matteo Salvini contro la Magistratura è arrivato anche il commento del Ministro della Giustizia Bonafede, esponente del Movimento 5 Stelle, che ha cercato immediatamente di abbassare i toni, soprattutto considerando quelli che erano i presupposti in tema di Giustizia del Governo gialloverde: “Il ministro può ritenere che un magistrato sbagli ma rievocare toghe di destra e di sinistra è fuori dal tempo. Non credo che Salvini abbia nostalgia di quando la Lega governava con Berlusconi. Chi sta scrivendo il cambiamento non può pensare di far ritornare l’Italia nella Seconda Repubblica.” Bonafede teme che la situazione possa degenerare, quantomeno nei toni, mettendo a rischio quelli che erano i punti fermi del contratto di Governo tra Lega e Movimento 5 Stelle. (agg. di Fabio Belli)
“IO ELETTO, PM INVECE NO!”
Matteo Salvini ha commentato con ironia la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati per sequestro di persona aggravato dal fatto che è un pubblico ufficiale, che c’erano minori a bordo della nave Diciotti e che il trattenimento si sia protratto per giorni. «Grazie ai magistrati, grazie al procuratore di Genova, grazie a tutti: mi date solo più forza», ha dichiarato aprendo in diretta la busta con i documenti dei carabinieri. Il capo di Gabinetto del Viminale, Matteo Piantedosi, invece non risulta indagato. «Per me è un’esperienza nuova e ci tengo a condividerla con noi», dice il ministro dell’Interno agli utenti collegati in diretta. Poi il leader della Lega legge il contenuto del plico nel quale viene informato che si sta procedendo ad «indagini preliminari» nei suoi confronti per il reato «commesso fino al 25 agosto 2018». Salvini non appare particolarmente turbato, anche se rischia «almeno 15 anni, a cui si bisogna aggiungere le aggravanti». Anzi il ministro è pronto con la difesa: «Sui 100 immigrati che avrei sequestrato pare che 75 siano spariti. A fronte dell’accoglienza che è stata loro garantita hanno risposto sparendo, non si sono fatti identificare». (agg. di Silvana Palazzo)
SALVINI INDAGATO PER SEQUESTRO DI PERSONA AGGRAVATO
Matteo Salvini è stato iscritto nel registro degli indagati per sequestro di persona aggravato. La Procura di Palermo ha modificato le contestazioni ipotizzate da quella di Agrigento nei confronti del ministro dell’Interno sul caso Diciotti. Invece il capo di gabinetto Piantedosi non risulta indagato. I magistrati palermitani hanno quindi trasmesso al tribunale dei ministri del capoluogo siciliano il fascicolo d’indagine chiedendo ai giudici di svolgere le indagini preliminari nei confronti del leader della Lega. Ad annunciarlo lo stesso Salvini che ha aperto in diretta Facebook la busta consegnatali dai carabinieri e inviata dalla Procura di Palermo. Poco prima di aprire il plico ha detto: «Non mi ritengo né un sequestratore né un eversore. E magari mi assolvono». Poi si è detto disponibile ad essere interrogato domani a Palermo: «Vengo a piedi a spiegare cosa ho fatto». Al fascicolo trasmesso al tribunale dei ministri è stata allegata una relazione firmata dal capo dei pm di Palermo Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Marzia Sabella.
“VOGLIONO FERMARMI”
La Procura di Agrigento aveva aperto un’indagine sull’illecito trattenimento a bordo della Diciotti dei migranti soccorsi dalla Guardia Costiera contestando al ministro dell’Interno e al capo di Gabinetto del Viminale Piantedosi i reati di sequestro di persona, sequestro di persona a scopo di coazione, arresto illegale, abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio. La Procura di Palermo, sulla base delle valutazioni giuridiche e degli elementi di indagine trasmessi loro dai magistrati di Agrigento, ha invece contestato al titolare del Viminale il reato di sequestro di persona aggravato, mentre Piantedosi non risulta indagato. Il tribunale dei ministri ora ha 90 giorni per svolgere le indagine ed eventuali approfondimenti istruttori. Potrbbe anche modificare i reati ipotizzati e disporre nuove iscrizioni nel registro degli indagati o archiviare il fascicolo, in alternativa rimandare gli atti in Procura perché chieda al Senato l’autorizzazione per procedere a carico del ministro. Nella diretta Facebook però Salvini ha commentanto anche la sentenza sui fondi Lega: «C’è poi l’altra sentenza in cui mi sequestrano soldi che non ci sono per fatti avvenuti molti anni fa… mi viene il sospetto che qualcuno che ha voglia di fermare Salvini, la Lega e la voglia di il cambiamento del popolo italiano. Non ci fermeranno».