L’Italia versa all’Unione Europea 12 miliardi di euro, ricevendone in cambio 9.8. I dati di Bruxelles sono stati elaborati stamane dai colleghi de Il Sole 24 Ore, ed evidenziano come il Bel Paese versi per ogni persona 198 euro all’UE, ricevendone in cambio 162, per una differenza quindi di 36 euro. L’Italia è considerata un contributore netto dell’Unione, ovvero, un paese che versa più di quanto ricevuto. C’è da sottolineare, però, che la nostra penisola compare per 13 volte nella top 5 dei beneficiari delle principali categorie, (non scendendo mai al di sotto dell’ottava posizione), leggasi infrastrutture, sostegno alle Pmi, fondi regionali, agricoltura e sicurezza.
PRIMA PER SOSTEGNO ALL’IMMIGRAZIONE
L’Italia è ad esempio la prima nazione in Europa in termini di contributi sull’immigrazione, con 91 milioni di euro sui 598 stanziati globalmente. 3 i miliardi invece incassati sul fronte della «crescita intelligente e inclusiva», di cui 1.5 solo per investimenti in crescita e occupazione. Terzo posto per i progetti infrastrutturali ,dietro solo a Francia e Germania, e medaglia di bronzo anche per il Cosme, il programma per la competitività delle imprese, dove solo Belgio e Germania ottengono più finanziamenti. Infine, attenzione ai 5 miliardi di euro che l’Italia si porta a casa grazie al programma di crescita sostenibile, fondi che vanno a finire nell’agricoltura, pesca e sviluppo rurale.