Arriva una notizia con risvolti decisamente cruenti da Senigallia dove l’associazione animalista Essere Animali ha smascherato un allevamento dove i maiali venivano uccisi a martellate. Questo ha portato i carabinieri a compiere un vero e proprio blitz vista l’estrema gravità della situazione. Il video era stato registrato di nascosto da un infiltrato e successivamente pubblicato su Youtube insieme a una petizione per far chiudere la struttura. Del caso si sono occupati i carabinieri forestali della Nipaaf di Ancona e delle stazioni di Arcevia, Genga, Sassoferrato e Senigallia. Il mandato è stato disposto dalla procura di Ancona. Le forze dell’ordine hanno setacciato tutto l’allevamento per far emergere ulteriori elementi e dare così maggiore consistenza alla già gravissima accusa. Sono stati così sequestrati alcuni strumenti che si ipotizza fossero usati per le torture degli animali. Clicca qui per la petizione online.
AMMISSIONI DA PARTE DEL PERSONALE
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera sul suo portale online ci sarebbero state anche delle ammissioni da parte del personale. Qualcuno avrebbe sottolineato come venivano mutilati alcuni animali senza le necessarie licenze veterinarie e le necessarie abilitazioni. La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo al quale si va ad aggiungere il materiale video-fotografico raccolto dai carabinieri. Il titolare dell’azienda aveva dei precedenti visto che era già stato denunciato in passato ma per inquinamento ambientale. È un uomo con origini piemontesi ma oggi risiedente nelle Marche. Ora rischia fino a un massimo di due anni di carcere se le accuse dovessero essere confermate.