Il critico Roger Ebert sul Chicago Sun-Times ha paragonato “Amistad” con “Schindler’s List”, entrambi diretti da Steven Spielberg: “In Amistad come Schindler’s List di Spielberg (…) i buoni cercano di lavorare all’interno di un sistema malvagio per risparmiare alcune delle sue vittime. […] La cosa più preziosa di Amistad è il modo in cui fornisce volti e nomi per i suoi personaggi africani, che i film spesso trasformano in vittime senza volto”. Lietta Tornabuoni, su La stampa, ha commentato: “La maestria di Spielberg, grande artista popolare americano, si riconosce nelle scene di rivolta sulla nave, sotto la pioggia, nel buio che occulta e rivela la lotta di uomini seminudi contro uomini armati, nel caos di sangue, paura, esultanza oppure nelle scene di incomunicabilità. Ma più spesso l’intento didattico schiaccia il film col suo terribile peso”. Il film “Amistad”, clicca qui per vedere il trailer, va in onda su La7 a partire dalle 21.15 e lo potremo seguire anche in diretta streaming grazie al portale della rete televisiva cliccando qui.
CURIOSITÀ SULLA PRODUZIONE DEL FILM
La prima serata di La7 si apre con la messa in onda della pellicola Amistad del 1997, prodotta in USA e diretta da Steven Spielberg. Il soggetto e la sceneggiatura sono stati scritti da David Franzoni mentre il montaggio è stato realizzato da Michael Kahn e le musiche sono state composte da John Williams e Debbie Allen, la scenografia è stata invece ideata da Rick Carter. Al fianco di Anthony Hopkins, nel cast figura anche l’afro-americano più prolifico del cinema moderno, Morgan Freeman, ‘Le ali della libertà’, ‘Robin Hood – Il principe dei ladri’, il terrificante thriller ‘Il collezionista’ sono tra le sue pellicola più celebri. Del cast anche Matthew McConaughey e in una piccola parte pure il nostro Tomas Milian, un cast in grado di rendere al massimo una sceneggiatura diretta da Spielberg. Un film di quelli epocali: ‘Amistad’ ha sconvolto l’opinione pubblica come solo Spielberg ha saputo fare nella sua carriera con tanti film diretti su temi delicati come i diritti civili e il valore della vita in quanto tale. Quattro candidature all’oscar, quattro anche ai Golden Globe, l’unanimità della critica nel decretare il valore di questo film e un grande successo del botteghino sono le credenziali per La7 di puntare ad uno share alto in prima serata, momento di lotta assoluta tra reti.
NEL CAST ANTHONY HOPKINS
Questa sera, mercoledì 19 settembre, sulle frequenzedi La7 alle ore 21,15 tornerà infatti il film drammatico Amistad, diretto da Steven Spielberg, che narra le vicende legate all’ammunitanamento di una nave di schiavi, una storia di lotta e di libertà, di diritti civili ed eroismo. Nel cast di Amistad troviamo protagonista, nel ruolo di John Quincy Adams, Anthony Hopkins, mr Hannibal Lecter, feroce serial killer cannibale de ‘Il silenzio degli innocenti’, ruolo che gli porta l’Oscar come miglior attore, ma anche profondo e dolcissimo nella pellicola ‘Casa Howard’, spericolato e temerario cacciatore di vampiri nel ruolo romanzesco di Van Helsing in ‘Dracula di Bram Stoker’, un attore davanti al quale dovremmo tutti inchinarci, cresciuto soprattutto in tarda età, dopo avere risolto importanti problemi legati all’alcool. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.
AMISTAD, LA TRAMA DEL FILM
La nave Amistad è piena del suo carico di schiavi africani ovviamente diretti verso la schiavitù nei campi americanidei bianchi, nelle famiglie bianche, ovunque si possano impiegare uomini, donne e bambini in lavori umilianti con condizioni inumane. Ma la tempesta nel mare aperto colpisce la nave e, durante un parapiglia a bordo, uno degli schiavi riesce a liberarsi ed a sua volta liberare altri schiavi che prendono il controllo della nave minacciando i negrieri. Un vero ammutinamento in grande stile. La nave ora, su ordine degli schiavi che ne hanno preso il controllo definitivo, viene dirottata su un’isoletta al largo delle coste africane anche se il sogno di libertà degli schiavi stessi, illusi di essere ora padroni del proprio destino, s’infrange nel momento in cui approda sull’isola un’altra nave, americana, che riprenderà il controllo della situazione. Inizia così la diatriba processuale su chi sia il padrone degli schiavi perché l’Amistad era di proprietà iberica mentre la USRC Washington è americana, una lotta giudiziaria inumana nella quale il valore della vita viene meno.