Krizia era una donna di grande talento. Gli esordi avvennero tra gli anni Cinquanta e Sessanta, da quando iniziò a macinare successi in un mondo prevalentemente maschile. Non fu facile affermarsi: le ci vollero quasi trent’anni per conquistare la fama internazionale. Il suo era un modello di “rottura”, originale tanto esteticamente quanto simbolicamente. Tante le testimonianze ad arricchire il docufilm: Carolina Rosi, nipote e attrice, Dante Ferretti, scenografo premio Oscar, Giovanni Gastel, fotografo, Matteo Marzotto, imprenditore, Gabriella Pescucci, costumista premio Oscar, Rossella Mauri, cugina e ufficio stampa, Andrée Ruthm Shammah, regista di teatro, Lina Sotis e Isa Tutino, giornaliste e scrittrici, Krizia Antonio D’Anna, head designer e Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda. Tra le amiche figura anche Inge Feltrinelli, l’editrice recentemente scomparsa. [agg. di Rossella Pastore]
LA PUNTATA
Raccontare Krizia, alias di Mariuccia Mandelli e colosso della moda femminile, non è di certo un compito facile. Sarà Carolina Crescentini a ripercorrere i punti salienti dell’esistenza di Krizia grazie a Illuminate, un ciclo che andrà in onda su Rai 3 domenica, 23 settembre 2018, in access prime time. Quattro docu-film che vedranno l’attrice al centro di un teatro, sotto la guida attenta di Gianfranco Giagni. L’improvvisazione sarà l’arma vincente che l’artista dovrà sfoderare al centro della scena, grazie a monologhi arricchiti da immagini e documenti storici, interviste e molto altro ancora. Una raccolta che completerà il duplice volto della stilista, tracciando un disegno che unirà la sua personalità come donna e come personaggio pubblico. Dalle prime sfilate fino alla passione per la moda, in cui ha infuso se stessa anche grazie all’uso sapiente di dettagli. Promotrice di tendenze, Krizia viene ricordata ancora per quei pantaloncini ultra corti che hanno saputo sconvolgere il mondo dell’alta moda ed il pubblico italiano. Scomparsa a 90 anni nel dicembre del 2015, la stilista originaria di Bergamo ha il merito di aver contribuito alla nascita della Milano così come è tutt’oggi riconosciuta, la capitale della moda italiana.
CHI È KRIZIA?
Sono anni di fermento quelli in cui Maria Mandelli diventa per tutti Krizia, il nome che ha scelto di dare al suo brand di moda. A metà degli anni cinquanta, la stilista decide infatti di aprire un piccolo laboratorio con un’amica, per poi scegliere di fondare il suo marchio. Un nome emblematico che fa parte però della storia e della letteratura latina, in riferimento ad uno degli ultimi dialoghi di Platone, in cui parla della femminilità e della vanità. Sono anni in cui la moda è dettata da Parigi, un palcoscenico su cui l’Italia si è appena affacciata. Krizia però ottiene i riflettori nazionali grazie a Palazzo Pitti, che le permette di presentare la sua prima collezione. Il suo debutto segna la storia della moda: Firenze, che fino a quel momento è considerata fucina di tessuti e vestiti di alta qualità, cede il posto a Milano. Il merito della Mandelli, come ricorda Il Post, non sarà solo di contribuire alla nascita del pret a porter tutto italiano, ma anche alla rivoluzione interna al concetto di moda. Prima del suo arrivo, il termine è associato a capi eleganti, molto elaborati. Per Krizia invece è essenziale puntare tutto sulla semplicità e sulla vestibilità. Come i suoi hot pants, i pantalconcini cortissimi che ha presentato in una sfilata nei primi anni Settanta.