Il 20 agosto si festeggia San Bernardo Abate, tra i padri fondatori dell’ordine dei frati Cistercensi. La parola deriva dal latino Cisterium, perché Roberto di Molesmes, a Cîteaux, fondò il primo monastero di questo ordine di frati fondamentale, come i Benedettini, in quello spirito che voleva i monaci attivi nel sostentamento del priorato. In quel medioevo in cui l’Europa viveva grandi carestie, l’opera dei Cistercensi prevedeva il lavoro nei campi, il sostentamento dell’Abbazia, attraverso un regime quasi autarchico, non potendo contare sulle donazioni di una società in cui guerre e pestilenze non concedevano troppe opportunità di donare ai religiosi la possibilità di ricevere oboli sufficienti. Il Santo nacque in Borgogna, a Fontaine-lès-Dijon ed il nome di Bernardo di Chiaravalle deriva da Clairvaux, villaggio nel quale fondò la sua Abbazia di riferimento dopo avere trascorso, assieme ad un gruppo di parenti, con i quali prese congiuntamente i voti e la scelta della vita monastica, un periodo lungo di formazione alla Regola Cistercense proprio nell’Abbazia di Cîteaux.
La vita religiosa del monaco Bernard de Fontaine, latinizzato in Bernardus Claravallensis(da lì l’evoluzione in Chiaravalle), fu caratterizzata da una profonda immersione nello studio basato sull’origine umana o meno della possibilità di espiare il peccato originale attraverso il battesimo ed in ciò Bernardo fu abbastanza deciso nel lasciare scritti in cui il suo profondo pessimismo voleva l’umanità peccatrice assoluta perché figlia di un peccato inestirpabile. D’altronde quella società vedeva la guerra, la violenza, la miseria, la morte per malattia come atti quotidiani di un’umanità molto sofferente, profondamente ingiusta negli assetti sociali dell’Europa feudale in cui le comunità rurali erano quasi alla mercé di Signorie e vassalli feudatari, avidi nel chiedere gabelle e tasse al fine di finanziare le crociate. La vita di Bernardo fu concentrata sulla riflessione della condizione umana, misera ma riscattabile attraverso una profonda immersione nella preghiera, nel lavoro pensando a Dio, nella gioia di condividere la propria regola assieme ai confratelli. Fu anche un ottimo studioso della medicina in un’epoca in cui la cura del popolo era affidata soprattutto ai monaci più illuminati ed esperti nella farmacia erboristica. Per questo motivo è anche voluto come Patrono degli apicoltori.
LE COMUNITÀ CHE LO FESTEGGIANO
Molte comunità festeggiano San Bernardo Abate come Patrono cittadino: tra queste citiamo la bella manifestazione nella giornata del 20 agosto nel Comune di Chiaravalle nelle Marche. Il borgo prese proprio nome dall’Abbazia di Clairvaux, perchè nel nucleo d’insediamento locale di monaci benedettini, in seguito l’Abbazia scelse di seguire la regola Cistercense nel nome di Bernardo Abate che fondò a Clairvaux la sua comunità. Durante le giornate di celebrazione, viene innanzitutto, come atto di devozione al Santo, esposto un velo sul quale è ritratto il volto del Patrono alcuni giorni prima della data di celebrazione, dando inizio ad un periodo in cui attorno alla figura del Santo si concentrano momenti di preghiera, di dibattito sul valore ancora attuale delle riflessioni di Bernardo uomo di Chiesa e depositario di diversi scritti di riflessione. La Chiesa di Chiaravalle, nel giorno del 20, con due Sante Messe, la Processione per le vie della borgata e un Rosario particolare, unendo l’attività religiosa a quella ludica organizzata dalla Pro Loco, concentra la sua giornata di festa tra momenti profondamente religiosi ed attività ricreative, facendo sì però che non si deconcentri la comunità dallo scopo della giornata, onorare il Santo, ricordare il valore della sua parola.
GLI ALTRI SANTI DI OGGI
Assieme a San Bernardo Abate nel giorno del 20 agosto si celebrano anche San Bernardo Tolomei, ‘anch’esso figura fondamentale per la Chiesa monastica in quanto Fondatore degli Olivetani, San Samuele, Giudice e profeta d’Israele, Santa Maria de Mattias e diversi altri tra Santi e Beati.