Prostituzione minorile, allarme a Napoli e Bari: le situazioni di Vico e dello stadio San Nicola al centro dell’attenzione, storie terribili con minorenni costretti a vendere il proprio corpo per pochi euro. Storie Italiane ha ascoltato un alto esponente delle forze dell’ordine partenopee, che ha evidenziato il legame della vicenda con la camorra: “Ogni singola attività che si sviluppa in quei territori è difficile pensare che non possa rientrare tra quelle gestite dalla criminalità organizzata”. Parliamo di ragazzi di appena 13 o 14 anni: “Parliamo di alcune zone della città dove questo fenomeno sta crescendo, si tratta di ragazze nigeriane – ma non solo, basti pensare alle ragazze dell’Est Europa – fondalmente dai 14 ai 18 anni”.
PROSTITUZIONE MINORILE A BARI
Una situazione molto delicata che si verifica anche a Bari, nella zona dello Stadio San Nicola. Intervenuta a Storie Italiane, l’assessore Francesca Bottalico ha sottolineato: “Lo Stato è assente? E’ un fenomeno molto complesso: a Bari siamo quotidianamente impegnati. Ritengo sia fondamentale che lo stato,le amministrazioni e la politica siano onnipresenti. L’indagine era già in corso quando ci sono stati gli eventi mediatici, era già in atto un intervento tanto che erano stati colti tre minori nei giorni precedenti. L’insediamento che si era creato era temporaneo: da alcuni mesi monitoravamo l’insediamento di alcune roulotte. Da quel momento sono stati arrestate sei persone”. Continua l’assessore: “Noi abbiamo attive unità di strada, con all’interno un equipe specializzata di mediatori e assistenti sociali: quotidianamente attraversano quella strada. Questo è un lavoro continuo, tanto che diverse ragazze hanno accettato di denunciare gli sfruttatori e di entrare in programmi di protezione”, sottolineando che “gli ultimi due arresti hanno riguardato due padri di famiglia”.