In un Paese già tormentato dal tifone Jebi, il terremoto odierno che ha colpito l’isola di Hokkaido con una scossa di magnitudo pari a 6.7 di intensità sulla Scala Richter sta destando molte preoccupazioni: infatti, a seguito della segnalazione della locale Agenzia di Regolamentazione del Nucleare, si apprende che la centrale di Tomari potrebbe aver riportato delle conseguenze dopo la scossa tellurica, anche se per adesso a seguito di alcune verifiche non sono state riscontrate ancora delle anomalie nel funzionamento, grazie anche all’immediata disattivazione dell’impianto di raffreddamento. Intanto, il Governo, su iniziativa del premier Shinzo Abe, ha inviato a Hokkaido 25mila uomini dato che circa 2000 persone sono state sfollate, mentre il bilancio al momento parla da alcune ore di nove vittime. Più ingenti i danni dal punto di vista dei disagi per la popolazione locale, dato che la scossa ha causato un blackout che interessa circa tre milioni di persone, mentre a livello di trasporti e infrastrutture sono stati chiusi alcuni tratti di autostrada e anche l’aeroporto di Sapporo. (agg. di R. G. Flore)
PAURA PER CENTRALE NUCLEARE
Dalle ultime notizie che filtrano dal Giappone dopo il tremendo terremoto di Hakkaido, è stata provocata l’interruzione della corrente elettrica ad oltre 3 milioni di persone, oltre alla «chiusura dell’aeroporto di Sapporo e di diverse tratte autostradali, e l’interruzione dei servizi ferroviari veloci Shinkansen e degli autobus pubblici», riporta La Stampa di Torino. Dopo i timori per le centrali nucleari, l’Agenzia di regolamentazione del Nucleare ha reso noto con un comunicato che la centrale nucleare di Tomari «non dovrebbe presentare anormalità»: l’impianto di raffreddamento è stato disattivato dopo la prima scossa, ripristinato però dopo le ore 13 di oggi (in Italia). Per quanto riguarda altri eventi previsti in Giappone nelle prossime ore, è stata cancellata l’amichevole tra la nazionale nipponica e il Cile, prevista per venerdì sera allo stadio di Sapporo. (agg. di Niccolò Magnani)
EMERGENZA CIBO
Sono a dir poco sconvolgenti le immagini del terremoto di magnitudo 6.7 che ha stravolto il sud dell’isola di Hokkaido, in Giappone, che al momento ha fatto registrare un bilancio di 9 morti. Per fronteggiare l’emergenza il premier Shinzo Abe ha annunciato che 25mila esponenti delle Forze di autodifesa verranno impiegati nelle operazioni di soccorso, in aggiunta ai team locali di protezione civile. Come riportato da Il Sole 24 Ore, le autorità nipponiche hanno anticipato che potrebbe volerci probabilmente anche una settimana per il ripristino completo dell’elettricità. L’emergenza principale in questo momento sembra essere però legata al cibo. Come ha spiegato un italiano sul posto, i supermercati sono stati letteralmente depredati. Ma sono soprattutto gli anziani adesso a temere di fare ritorno a casa, per passare magari una nuova notte al buio e senza cibo. (agg. di Dario D’Angelo)
TERREMOTO GIAPPONE, PAURA PER CENTRALE NUCELARE TOMARI
Sono drammatiche le conseguenze provocate dalla forte scossa di terremoto registrata a pochi chilometri da Hokkaido, in Giappone, la scorsa notte. Oltre al numero di vittime (tristemente salito a nove), feriti e dispersi cresce il timore anche in merito alla centrale nucleare dell’isola che, per via dell’assenza di energia elettrica in seguito al grave black-out sopraggiunto e che ha lasciato senza corrente milioni di abitazioni. Come spiega il quotidiano La Stampa, la centrale nucleare di Tomari, la quale non era in funzione prima del terremoto, è stata costretta ad attivare il sistema d’emergenza per mantenere il processo di raffreddamento operativo. E’ lo stesso governo a spiegarlo in una nota ufficiale: “L’impianto nucleare a tre reattori di Tomari, gestito da Hokkaido Electric Power Co. e in arresto dopo il disastro di Fukushima, ha perso potenza dopo il terremoto che ha colpito l’isola nelle prime ore di oggi”. Ad intervenire anche il segretario capo del gabinetto Yoshihide Suga, che ha aggiunto: “Le barre di combustibile della centrale vengono raffreddate con l’energia di emergenza fornita dai generatori diesel”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
8 VITTIME, FRANE E SMOTTAMENTI
E’ di almeno otto morti il drammatico bilancio del terremoto che si è registrato ieri in Giappone, devastando l’isola settentrionale di Hokkaido. La scossa di magnitudo 6.7 è stata così violenta da provocare un vero e proprio black-out che ha lasciato senza corrente elettrica quasi 3 milioni di abitazioni ma anche 40 ospedali della regione. Bloccate anche le linee telefoniche mentre risulta assente il segnale di trasmissione dei canali televisivi locali. Stando a quanto riferito l’emittente tv nazionale, Nhk, sei delle vittime sarebbero del villaggio di Atsuma dove si sono verificate le maggiori frane e numerosi smottamenti in seguito al sisma, provocando la distruzione di decine di abitazioni. I soccorritori, come spiega La Stampa, sarebbero attualmente alla ricerca di circa una quarantina di persone che risultano attualmente disperse mentre sono 130 le persone rimaste ferite. Sia prima che dopo il violento terremoto sono state registrate altre scosse di assestamento che sono proseguite per tutta la notte e fino a questa mattina. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ALMENO 8 MORTI E DECINE DI DISPERSI
La forte scossa di terremoto di magnitudo 6.7 della scala Richter e che ha colpito nella notte l’isola dell’Hokkaido, a Nord del Giappone, ha provocato non poche conseguenze. Il violento sisma ha causato frane e smottamenti soprattutto nella cittadine di Atsuma, nei pressi dell’epicentro, ma a provocare i maggiori disagi è stato il grave black-out che ha coinvolto una vasta area di Hokkaido, lasciando circa 3 milioni di abitazioni senza luce. In merito al bilancio attuale delle vittime, si parla attualmente di almeno 8 morti e 126 feriti. Preoccupa l’elevato numero di dispersi, al momento 37, anche se questi dati potrebbero mutare in negativo con il passare delle ore. Secondo quanto fatto sapere dal ministero dei Trasporti, l’aeroporto di Sapporo resterà chiuso per l’intera giornata ed anche il servizio dei treni veloci di Shinkansen potrebbe subire importanti limitazioni. Già approvata dal governo una unità di crisi con l’invio di 25mila uomini delle forze di Autodifesa con l’obiettivo primario di salvare vite umane. CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO (Aggiornamento di Emanuela Longo)
EPICENTRO A 62 KM DA HOKKAIDO
Ancora una forte scossa di terremoto in Giappone dunque, con la magnitudo di 6.6 fissata dall’istituto geologico Usa che è stata individuata presso l’isola di Hokkaido, a sudest della capitale regionale di Sapporo, a circa 39 chilometri di profondità. Hokkaido tra le isole principali del Giappone è quella più a Nord, e proprio in virtù del suo status di isola, la preoccupazione più grande riguarda il pericolo di una Tsunami che potrebbe causare ulteriori danni. Il Giappone è storicamente una nazione estremamente preparata ai terremoti, ma la potenza della scossa e la situazione da tenere sotto controllo rendono prudenti le autorità prima di parlare di pericolo scampato. (agg. di Fabio Belli)
PAURA PER RISCHIO TSUNAMI
Non c’è pace per il Giappone, dove oggi si è registrata una violentissima scossa di terremoto di magnitudo 6.8 a Sapporo. Secondo quanto riportato dall’INGV il sisma sarebbe avvenuto alle 3:07 (le 20:07 ora italiana) ed avrebbe fatto registrate le seguenti coordinate geografiche: 42.66 di latitudine e 141.88 di longitudine. Il terremoto è avvenuto ad una profondità di 20 km. Dopo essere stato flagellato dal tifone considerato il più potente degli ultimi 25 anni, dunque, il Giappone è chiamato ad affrontare anche una nuova emergenza. Secondo le primissime informazioni riportate da Forexlive.com, il sisma sarebbe avvenuto al largo delle coste giapponesi. L’Usgs ha parlato inizialmente di un terremoto di magnitudo pari a 7, avvenuto a 112 km a Sud Est di Sapporo e ad una profondità di 66 km. Un evento sismico decisamente importante ma fortunatamente di entità inferiore rispetto a quello avvenuto nel 2001 e seguito da uno tsunami. In quel caso si trattò di un sisma di magnitudo 9.1 registrato a 32 km di profondità e a 72 km al largo.
TERREMOTO IN GIAPPONE: NESSUNA ALLERTA TSUNAMI
Sicuramente un terremoto di magnitudo 7.0 risulterebbe del tutto devastante, in base alla profondità registrata ed al punto in cui esso si verifica. Nel caso di Haiti nel 2010, ad esempio, fu questa la magnitudo registrata e che provocò la morte di 100mila persone. Come sappiamo, il Giappone è altamente preparato a gestire emergenze di questo tipo e in questo caso si tratta di un sisma avvenuto fortunatamente non nei pressi della costa e sufficientemente profondo. Dopo i primi dati forniti dall’Usgs, il terremoto ora mostrato sulla mappa è stato riclassificato pari a magnitudo 6.7. Queste le località vicine al sisma in Giappone: Osatsu; Chitose; Enami; Izarimachi; Izumisato; Kasuga; Eniwa; Rankoshi; Mo izari; Minamishimamatsu. Al momento non sarebbe stata segnalata alcuna allerta tsunami ma in determinate regioni costiere potrebbero essere osservati lievi cambiamenti nel livello del mare. Attualmente non si conoscono notizie certe su eventuali danni a cose o a persone.